In questo sito il protagonista sei tu.
Registrati ne Il Mondo Dei Librogames  
Login
Nome utente:

Password:

Ricordami

Hai perso la password?

Registrati ora!
Ricerca
Menu principale
Statistiche Utenti
Membri:
Oggi: 0
Ieri: 0
Totale: 1330
Ultimi: Cucciola78

Utenti Online:
Guests : 0
Membri : 44
Totale: 44
Lista utenti Online [Popup]
Utenti più attivi
1
lonewolf79
3954
2
FalcoDellaRuna
3427
3
Gurgaz
2622
4
Xion_Aritel
1734
5
=Dr.Scherzo=
1452
6
MetalDave
1262
7
Devil_Arhangel
1228
8
Skarn
1174
9
UomodiAnaland
1090
10
Federico
1025
Nuovi utenti
Cucciola78 12/11/2021
Alexthelord 20/5/2021
il_regno_di_Ozz 27/4/2021
riki25 11/4/2021
RangerDelSommerund 5/4/2021
Mirsea 28/3/2021
Marco 27/1/2021
Rinaldo 8/12/2020
giuseppe95 24/11/2020
Spymode 23/11/2020
Segnala messaggio:
 

Re: Recensioni dei libri

Oggetto: Re: Recensioni dei libri
inviato da Gurgaz il 21/4/2010 19:12:55

LA LUCE DI ORIONE --- di Valerio Evangelisti

Tre mesi fa mi è stato donato Cherudek e, pur non tessendone entusiastiche lodi, ho ammesso che mi aveva fatto piacere leggerlo. Nel 2007 l’autore ha ormai dieci anni di romanzi alle spalle e ha affinato lo stile per riproporre gli stessi ingredienti in una veste leggermente diversa, in cui i dettagli sono disseminati ad arte per nascondere il solito filo conduttore. È l’impressione che si ricava dalla lettura de La Luce di Orione, ad oggi l’ultimo romanzo con protagonista l’inquisitore Nicolas Eymerich, il personaggio di maggior successo inventato da Evangelisti.

Il tempo è trascorso nei romanzi così come nella vita reale: Urbano V siede sul soglio pontificio di Avignone e per qualche strana ragione la fortuna di padre Eymerich, inquisitore generale del regno d’Aragona, sembra giunta al termine. Inviato in esilio a Gerona, il domenicano ci mette poco a trovare una pista fatta di simboli, presagi e visioni, che lo conduce dalla Spagna a Padova, dove incontra Francesco Petrarca, indi a Venezia dove parte con la quinta crociata guidata da Amedeo di Savoia, volta a soccorrere Costantinopoli assediata dai Turchi ottomani. La spedizione, che ha finalità temporali assai più rilevanti di quelle spirituali, si trasforma in un pretesto per portare Eymerich nella capitale dell’Impero d’Oriente, dove la sua presenza è richiesta per combattere nemici di natura assai meno mondana dei musulmani.

In verità, la crociata si rivela un pretesto per Evangelisti, che può attingere alla storia, agli usi e alle leggende di un ambiente medioevale greco-ortodosso, del tutto diverso da quello sfruttato in altri suoi libri. Con l’attenzione e l’essenzialità che gli sono proprie, inserisce in poco spazio (344 pagine piuttosto rade) un’encomiabile quantità di informazioni storiche e culturali, riferite ad una zona geografica di cui non si suole approfondire i dettagli storici. La decadenza di Costantinopoli, minacciata dai Turchi e dissanguata dalle Repubbliche Marinare, trova una degna rappresentazione, sintetica ed efficace, nonostante qualche dettaglio inutilmente scabroso. Se penso alla brevità de La Luce di Orione, ammiro la naturale propensione dell’autore a farsi divulgatore storico.

Eppure ci sono tante cose che non vanno. A volte è solo il mio gusto personale ad essere deluso, ad esempio dalla profusione di personaggi caricaturali e dalle maniere colorite, quasi che Eymerich debba apparire per forza come l’unico uomo saggio, capace di azioni risolutive. Le altre figure sono o dei fessacchiotti mascherati (il patriarca Philoteos, Maria Kantakouzene, Demetrios Kydones, Fra Bartolomeo) o tizi dai modi assai sconvenienti (Francesco Gattilusio, la principessa Irene, il principe Andronikos, l’eunuco Arsenios). Da questa folla di caricature emerge frate Pedro Bagueny, assistente di Eymerich ed alter ego del lettore, visto che dice e pensa esattamente come farebbe il lettore se fosse al suo posto. La sua presenza nella storia serve a creare empatia e ci riesce bene.

La pecca principale sta, secondo me, nella trama; il mistero da svelare è grossolano ed in ultima istanza poco credibile. Soprattutto non si riesce a capire perché tutti sappiano la verità tranne Eymerich, perché chiedano il suo aiuto per poi ostacolarlo, perché sembrino dei pazzi furiosi che insistono nelle loro pratiche abominevoli contro ogni raziocinio. Il più grande punto di domanda è però la trama parallela. Si tratta di una storia telegrafica in un futuro strampalato, in cui una guerra totale oppone delle mega-federazioni di stati in un Iraq “mai pacificato”, mentre altrove ad un genio incompreso di nome Frullifer (!) è concesso di creare una supernova in laboratorio e nel contempo scatenarne altre per empatia cosmica. Non so se sia più incredibile il fatto che questa storia non abbia alcuna utilità nell’economia del libro, se non di spezzare la narrazione e creare inutili attese, oppure che nel 2007 si continui ad immaginare un futuro dove la Cina non ha un ruolo.

Credo che uno scrittore maturo debba migliorare la qualità dei suoi racconti, non il numero degli stessi. Dopo La Luce di Orione ho qualche dubbio su quel che Valerio Evangelisti continuerà a proporre. Un libro divertente, anche curato, ma privo di eleganza e raffinatezza creativa.
Annunci
copyright (c) 2006-2007 IMDL All right reserved