Re: Recensioni dei libri |
Oggetto: Re: Recensioni dei libri inviato da Gurgaz il 29/4/2007 20:08:29 GUERRA E PACE --- di Lev Tolstoj Non credo di sbagliare affermando che Guerra e Pace è un romanzo sulla bocca di tutti, ma un innato timore reverenziale e l’immane mole di questo capolavoro della letteratura ne scoraggiano la fruizione da parte del pubblico contemporaneo. Io stesso, noto divoratore di libri, ho impiegato quasi quattro mesi per terminarlo e ho sofferto qualche piccola crisi, complice un periodo piuttosto intenso della mia vita. Se avessi rinunciato a proseguire non me lo sarei mai perdonato, perché questo testo è troppo denso di pensieri, fatti e considerazioni di largo respiro per essere ignorato. Si tratta di un romanzo storico pubblicato a puntate tra il 1865 e il 1869, mentre la vicenda narrata è ambientata sessant’anni prima, cioè ai tempi dell’invasione della Russia da parte di Napoleone. Lo scenario è ricostruito con grande fedeltà e gli avvenimenti storici costituiscono lo sfondo per le vicissitudini di numerosi personaggi. In un’epoca tumultuosa per la Russia, Tolstoj presenta le esperienze di vita di tre famiglie nobili, i cui destini finiscono per intrecciarsi. Si possono individuare tre protagonisti, ma solo in base allo spazio che è loro dedicato; infatti, ciascuna figura è tracciata con cura impressionante e segue un percorso evolutivo nell’arco del libro. È improponibile riassumere una trama che abbraccia dieci anni di storia russa, più le innumerevoli vicende familiari dei protagonisti, perciò mi limito a sottolineare la completezza del libro, la finezza con cui sono ritratti i personaggi storici e la suprema attenzione con cui Tolstoj trasmette l’atmosfera di quegli anni, dove guerra e pace si alternavano senza sosta. Per quanto riguarda i nuclei tematici, può essere utile passare in rassegna i tre eroi di Guerra e Pace. Il primo, Pierre Bezuchov, è un uomo divenuto ricco da un giorno all’altro e proprio per questo non riesce ad orientare la sua vita, trascorrendo i giorni nel vizio e nell’insoddisfazione. Attraverso numerosi errori ed esperienze laceranti, Pierre acquista maggior consapevolezza di sé e finalmente riesce a trovare risposta ai dubbi che lo tormentano. Il principe Andrej Bolkonskij, invece, è rimasto profondamente disilluso dopo la sconfitta di Austerlitz e vive nell’apatia più completa. Solo l’incontro con la terza figura chiave, Natasa Rostov, lo smuove dal suo stato e stimola la sua vitalità, ma il loro fidanzamento viene rotto a causa dell’immaturità di Natasa. Quando molto tempo dopo Andrej muore e Natasa lo assiste negli ultimi giorni, per entrambi è un momento di crescita morale e spirituale. Alla fine, Natasa diventerà moglie di Pierre e una madre esemplare. Nessun riassunto può compendiare quanto scritto in pagine e pagine di romanzo. Guerra e Pace è uno spaccato della società e della storia ottocentesca della Russia, una miniera di informazioni e una lunga ed ordinata riflessione. Il tema più caro a Tolstoj è sicuramente il significato della storia e la confutazione degli storiografi del suo tempo, che solevano trovare nell’iniziativa e nella genialità di pochi individui le cause dei grandi avvenimenti. Secondo Tolstoj, invece, l’uomo moderno non può accettare queste semplificazioni e la storia va vista come l’esito delle azioni di milioni di uomini, nessuno dei quali è interamente libero o costretto. Un argomento che può ancora far discutere, visto che oggi l’umanità sembra ancora convinta che pochi uomini determinino il destino di molti. Il testo è abbastanza scorrevole, perché sobrio e sempre in grado di appassionare. Mi sento però in dovere di mettere in guardia i potenziali lettori: il romanzo è ampio e dettagliato, ma quel che risulta più ostico sono le lunghissime parti scritte in francese. Non so perché, ma questi brani non vengono tradotti (mentre i trafiletti in tedesco sì) e a tratti sono pesanti, anche per chi il francese lo conosce. Inoltre, la parte iniziale è assai traumatica per il numero spropositato di personaggi introdotti in poche pagine. In questi momenti mantenere alta l’attenzione è un’autentica impresa, poi per fortuna il testo si concentra su alcune figure ed i tempi si dilatano. Nel complesso, un romanzo che consiglio per l’enorme ricchezza di temi e fatti degni di nota, tuttavia solo a chi ha tempo da dedicare alla lettura ed è disposto ad impegnarsi a fondo. |