Re: Recensioni dei libri |
Oggetto: Re: Recensioni dei libri inviato da Gurgaz il 2/1/2008 19:09:18 LA GUERRA DEGLI ELFI --- di Herbie Brennan In qualità di irriducibile fan dei librogame, non potevo lasciarmi scappare un romanzo scritto da uno degli autori che mi hanno colpito di più per stile letterario e creatività: John Herbie Brennan. La Guerra degli Elfi è comparso nelle librerie nel 2003 e nel 2006 è stato ristampato per la quarta volta, a testimonianza di un ottimo successo editoriale. Brennan ha scritto anche il seguito, Il nuovo re, che non tarderò a procurarmi. Lo scrittore britannico è noto per il fine umorismo e per la dimestichezza con le tematiche fantasy, da lui efficacemente rielaborate in chiave comica nei game-book Grail Quest (in Italia Alla Corte di Re Artù) e Horror Classics. Giocando queste avventure da bambini è possibile che le sue notevoli abilità letterarie siano rimaste in secondo piano, soprattutto se non si sono letti i librogame di Fire*Wolf. In realtà, Brennan possiede uno stile agile e sorprendentemente puntuale, in grado di trasmettere concetti complessi e creare un mondo coerente impiegando un irrisorio numero di pagine. Per chi trova pesanti le ampollose descrizioni talora presenti nei romanzi fantasy, non c’è nulla di più appetibile de La Guerra degli Elfi e della sua prosa dialogica e trascinante. Mi limito a trascrivere il riassunto sul retro copertina: Pyrgus Malvae è nei guai... grossi guai. Suo padre, Re del Regno degli Elfi, ce l’ha con lui perché è scappato di casa. Lord Rodilegno vuole la sua testa perché gli ha rubato una fenice. Bombix e Sulfureo, proprietari di una sinistra fabbrica di colla, vogliono sacrificarlo a Beleth, principe demone che sta mobilitando le sue armate ed è disposto a tutto pur di annientare il Regno degli Elfi. Insomma, per il giovane principe è meglio cambiare aria... Così Pyrgus parte per il Mondo Analogo (che poi sarebbe il nostro) e finisce nel giardino del vecchio Fogarty, un eccentrico scienziato. È la che Henry, adolescente in crisi, lo salva dalle fauci di un gatto, per scoprire con infinita sorpresa che quella creaturina alata non è una farfalla qualsiasi... Sebbene tale sintesi riveli un particolare che era meglio non spiattellare in faccia al lettore, è perfetta per dare un’idea di quanto la trama si ingarbugli in sole 316 pagine. Ci sono continui colpi di scena, azioni decisive, sorprese, mentre il Regno degli Elfi si delinea sempre di più agli occhi del lettore. L’ambientazione creata da Brennan parte da un presupposto non originale, ovverosia la presenza di più mondi paralleli tra i quali ci si può spostare mediante portali, ma si tratta solo di un punto di partenza per giustificare la presenza di miti e credenze non dimostrate del nostro mondo (dall’Inferno agli UFO), oltre che per imbastire una storia fatta di complotti ed alleanze extradimensionali. Per non parlare dei personaggi, alcuni dei quali davvero riusciti, nonostante il poco spazio a disposizione, e dell’atteggiamento ironico che pervade l’intera vicenda, anche quando ci sono morti ammazzati ed evocazioni demoniache. Non ci sono canoni da rispettare: Brennan stravolge i luoghi comuni del fantasy, trasforma la magia in qualcosa di tecnologicamente buffo e riscrive da zero le leggende più classiche, offrendo un racconto da divorare in poche ore. Anche se il finale lascia aperto un possibile seguito, che in effetti c’è stato, si vede subito che La Guerra degli Elfi non è stato scritto per dare inizio ad una saga, ma per raccontare una storia da cima a fondo. Il bello è che si tratta di una storia articolata, adatta a lettori di tutte le età ma pensata per gli adolescenti di oggi, che come il protagonista Henry hanno ben altri problemi rispetto ai coetanei per cui Brennan scriveva i game-book. Un eccellente lavoro da parte di un autore brillante, al passo coi tempi e dotato di un irresistibile vena umoristica. |