Re: Recensioni dei libri |
Oggetto: Re: Recensioni dei libri inviato da Gurgaz il 5/1/2008 9:46:54 FONDAZIONE: LA QUADRILOGIA COMPLETA --- di Isaac Asimov Dopo almeno 10 anni ho tirato giù questo volume dallo scaffale, l’ho aperto e ho cominciato a leggere. Si tratta della raccolta di 4 racconti: Prima Fondazione, Fondazione e Impero, Seconda Fondazione, datati 1951-53 e L’Orlo della Fondazione, uscito negli Anni Ottanta. Non volendo soffermarmi sulla trama, peraltro inadatta ad essere riassunta qui (sono 500 anni di storia galattica!), mi limiterò ad un paio di note stilistiche e a qualche giudizio globale. Asimov possiede uno stile asciutto, piatto e poco ricercato nel lessico. La sua prosa è dialogica, non indugia praticamente mai in descrizioni e tende a raccontare più i pensieri che i fatti o le azioni. Personalmente, preferirei che uno scrittore utilizzasse più cura nel descrivere luoghi, persone ed oggetti che sono così difficili da immaginare. Asimov lascia tutto in sospeso, tutto all’immaginazione del lettore: se in certi casi questo ha un effetto positivo, perché con poche parole la fantasia prende il volo, in altri si resta un po’ disorientati e non ci si può raffigurare un bel niente. La vaga descrizione data di Trantor, il pianeta-città capitale dell’Impero Galattico, sortisce un grande effetto, poiché al lettore basta la sensazione di immane grandezza a far partire le congetture. Invece, le capatine fugaci su alcuni pianeti sono troppo scarne. Veramente non sono riuscito ad immaginare un bel nulla. Anche l’uso dei personaggi è del tutto singolare, visto che spesso non sono altro che un nome, privo di caratteristiche fisiche, psicologiche e di retroscena. Sono sempre figure dotate di grandi capacità intuitive, perlopiù scienziati di professione o scienziati “nello spirito”. E’ un clichè dal quale Asimov si scosta pochissime volte. La rapidità con cui usa e getta i vari individui impedisce di affezionarsi e di approfondire la conoscenza di questi. Quanto detto vale perlopiù per i primi tre romanzi; il quarto, L’Orlo della Fondazione, è un racconto più lungo, articolato, con un numero chiuso di personaggi ben sviluppati. Bisogna dire che Asimov ha maturato molto anche il suo stile narrativo: se i primi tre mi erano risultati poco interessanti, il quarto romanzo è dotato di un ritmo incessante che impone di proseguire la lettura. Fatto sta che l’ho terminato in 2 giorni. Questi racconti sono veramente pietre miliari della fantascienza; tanti luoghi comuni, reperibili in film come Guerre Stellari, sono stati sviluppati qui: il viaggio nell’iperspazio, i fulminatori, l’Impero Galattico, ecc..., anche se qui sono presentati in una veste scientificamente e storicamente più valida, sempre che si sia disposti a credere che un giorno la Galassia sarà dominio degli uomini. Asimov mostra una visione antropocentrica dell’Universo; non ci sono altre forme di vita e tutti i pianeti sono stati colonizzati, in un processo che ha perfino fatto dimenticare all’uomo di essere nato sulla Terra. E’ molto curioso come il pensiero dello scrittore vari dall’inizio alla fine della quadrilogia; inizialmente la fede nella scienza e nella tecnologia è altissima; subentra poi gradualmente l’idea di un governo di scienziati mentalisti illuminati; alla fine, nell’ultimo romanzo, trionfa una soluzione diversa, quasi spirituale, di cui non vi svelo nulla. Fondazione merita una lettura. Tende a prendere moltissimo nella parte iniziale, ad annoiare un po’ in quella intermedia per poi riacquistare interesse verso la fine. Se vi piace la fantascienza sicuramente avrete letto questo libro; se siete come me e non la gradite troppo, questo libro può essere una lettura piacevole ed un buon modo per accostarsi a questo ambito letterario. |