Re: Recensioni dei libri |
Oggetto: Re: Recensioni dei libri inviato da Gurgaz il 5/1/2008 10:32:46 MYSTERY TALES --- di Edgar Allan Poe Chiunque ha avuto modo di accostarsi ai racconti di Poe si è certamente reso conto che si tratta di testi complessi, eterne testimonianze di una creatività senza limiti. Edgar Allan Poe fu uno scrittore straordinario, un vero pioniere nei generi letterari, capace di comporre poesie (pur non raggiungendo mai il successo) e raffinati testi di prosa. È proprio con le short stories che l’autore ottenne una certa notorietà, dopo aver vinto le iniziali resistenze del pubblico americano. Il libro che ho letto è Mystery Tales, una raccolta dei migliori racconti dello scrittore di Boston, in versione integrale e in lingua originale. Sono solo nove, di lunghezza diversa, distribuiti lungo 188 pagine; in così poco spazio, Poe ha saputo trattare temi assai diversi tra loro. Abbiamo storie che si potrebbero definire inquietanti, se non horror (The Fall of the House of Usher, Ligeia), dove eventi soprannaturali si mescolano con fatti perfettamente normali, tanto che spesso si dubita dell’affidabilità del narratore. Lo stesso si può dire per []The Black Cat[/i], a mio avviso la storia più visionaria e terrificante di Poe, capace di tenermi sveglio la notte da bambino; o per The Masque of the Red Death, altro racconto dove accadono eventi impossibili e non si comprende bene se il narratore sta delirando e distorcendo la realtà. A suo modo sa colpire perfino il brevissimo The Oval Portrait, dove un quadro è capace di rubare la bellezza della donna che ritrae, portandola alla morte. Quante opere sono state influenzate da questi brevi racconti? Poe è stato ammirato da moltissimi autori inglesi che lo hanno preceduto ed è facile trovare nei suoi racconti l’ispirazione per R.L Stevenson e A.C. Doyle. The Gold Bug descrive la laboriosa caccia ad un antico tesoro di pirati, mentre William Wilson racconta la schizofrenia di un giovane, assillato da un “doppio” che lo insegue in ogni parte del mondo, allo scopo di vanificare le sue iniziative. Si scoprirà che il persecutore è solo una proiezione della mente del giovane. Poe si dimostra anche precursore dei romanzi polizieschi, con The Murders in the Rue Morgue e The Purloined Letter, in cui il raziocinio infallibile di Monsieur Auguste Dupin, prototipo di Sherlock Holmes, porta alla soluzione di casi oltremodo misteriosi. Naturalmente questi racconti sono solo una frazione del corpus letterario di Poe, però chi li ha selezionati ha fatto un buon lavoro, offrendo un assaggio variegato della capacità creativa e narrativa dello scrittore americano. Le storie sono molto affascinanti, anche se richiedono dedizione e attenzione per essere seguite nel modo corretto. Il testo inglese è molto complesso, perché Poe usa un lessico ricercato, soprattutto nelle descrizioni. Più volte avrei avuto bisogno di un vocabolario al mio fianco, per poter comprendere appieno le bellissime immagini tracciate dall’autore, ma non volevo rovinarmi la lettura scartabellando un altro libro. Spero tra qualche anno di poter riprovare, forte di una conoscenza migliore del lessico inglese. Il testo è ostico anche perché lo stile elevato è ormai in disuso presso gli anglosassoni; pur sapendo molto bene l’inglese moderno, mi trovo in enorme difficoltà ad orientarmi nei periodi lunghi ed articolati di Poe. Questi racconti meritano lo sforzo necessario per apprezzarli. Potrebbe essere utile procurarsi un testo con note a margine, che chiariscano almeno i punti più difficili. Ad ogni modo, chiunque apprezza lo stile di Poe, oltre all’argomento delle sue storie, farebbe bene a tentare la strada della lingua originale, un percorso impervio ma ricco di meraviglie. |