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Re: Recensioni dei libri

Oggetto: Re: Recensioni dei libri
inviato da Gurgaz il 8/3/2008 18:28:21

L'AMANTE DI LADY CHATTERLEY --- di David Herbert Lawrence

Tra tante opere meritevoli della letteratura inglese il caso mi ha fatto scegliere L’amante di Lady Chatterley. Si tratta di un romanzo molto popolare, uno dei classici del Novecento e allo stesso tempo radicalmente diverso da altre opere famose e fortunate. Molti lo hanno letto, come testimonia la copia sgualcita che ho reperito in biblioteca, ma ho seri dubbi che tutti l’abbiano compreso correttamente. L’incertezza si estende anche a me stesso, imperfetto conoscitore dell’animo umano.

David Herbert Lawrence pubblicò la sua opera più famosa nel 1928, suscitando un nugolo di polemiche e censure. Le 376 pagine riportano la storia dell’amore proibito tra Lady Chatterley, moglie di Sir Clifford, e il guardiacaccia della loro tenuta, Oliver Mellors. Il nome di battesimo della nobildonna è Constance Reid e proviene da una famiglia di intellettuali aperti alle novità del secolo, mentre il marito Clifford è un rappresentante della nobiltà terriera inglese, legato alle antiche convenienze e molto orgoglioso. Quando viene ferito in battaglia e resta paralizzato alle gambe, Clifford si chiude prima in un isolamento intellettuale, poi si getta a capofitto nell’amministrazione delle sue proprietà, in particolare le miniere di carbone di Tevershall. Connie vive il suo esilio dorato con grande sofferenza, disgustata dal vuoto spirituale che la circonda. Si scopre istintivamente attratta dal guardiacaccia e ben presto i due cominciano a frequentarsi, raggiungendo una comunione di corpo e spirito che non credevano possibile. Il loro amore diventa una sfida a tutte le convenzioni e logiche sociali, dominate dal denaro e responsabili della crisi spirituale del Novecento.

Se qualcuno lo vuole vedere come un libro osé, scritto per stuzzicare i bassi istinti dei lettori, credo che abbia completamente sbagliato prospettiva. La storia di Lady Chatterley è carica di simbolismo ed impregnata di critica sociale, a tratti confusa, ma globalmente azzeccata ed attuale. Non c’è nulla di volgare nella descrizione dell’atto amoroso fornita da Lawrence, che non vuole dare in pasto al pubblico l’intimità tra uomo e donna, bensì caricarla di un senso nuovo, al passo coi tempi, dove natura e spiritualità si fondono per creare qualcosa di irripetibile.

Sono d’accordo con il pensiero di Lawrence e mi sorprende che un secolo fa la società fosse afflitta dai medesimi problemi di oggi: intellettualismi fini a se stessi, ricerca sfrenata del denaro e del divertimento tratto dalla spesa, sessualità relegata ad atto fisico ed imbarazzante e convenzioni sociali che soffocano la felicità individuale. L’autore riesce a presentare una serie di riflessioni taglienti e che non annoiano, perché inserite in una trama che non consente cali d’interesse.

Lo stile è impeccabile, chiaro e perfettamente leggibile, il che spiega il successo del romanzo più della sua tematica falsamente scabrosa. C’è una bella differenza con le opere del XX secolo, in buona parte votate all’artificiosa ricerca dell’originalità, generalmente tradottasi nella descrizione puntigliosa del malessere e della nevrosi causata dalla società industriale. L’amante di Lady Chatterley non vuole soltanto documentare la sua epoca ma anche proporre una ricetta di salvezza, che può essere riassunta dalle parole dello stesso Lawrence: “la vita è sopportabile solo quando lo spirito e il corpo vivano in armonia, e l’uno abbia per l’altro un naturale rispetto”.

Pur non essendo breve non annoia, è scorrevolissimo e riesce ad appassionare anche se non ospita una gran quantità di eventi. È una lettura che consiglio perché offre materiale su cui pensare senza rendere triste il lettore, come invece capita spesso coi libri del Novecento.
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