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Re: Recensioni dei libri

Oggetto: Re: Recensioni dei libri
inviato da Gurgaz il 7/5/2008 21:59:48

IL SERPENTE PIUMATO --- di David Herbert Lawrence

Incoraggiato dalla piacevole esperienza avuta con L’amante di Lady Chatterley mi sono impegnato a leggere quest’altro romanzo di D.H. Lawrence, che è unanimemente giudicato il capolavoro dello scrittore inglese. Non posso che sottoscrivere tale parere, aggiungendo che Il serpente piumato è un romanzo straordinario sotto molti aspetti, sebbene non si possa ritenere del tutto privo di difetti.

Pubblicato nel 1925, è la storia di una quarantenne di origini irlandesi e del suo ambivalente approccio con la cultura, le tradizioni e la più intima essenza del Messico. Kate è una donna moderna, abituata ad essere trattata con la stessa dignità degli uomini; è naturale che desideri fuggire davanti ad uno spettacolo barbaro e cruento come una corrida. Il destino incrocia la sua strada con quella dello studioso Ramon Carrasco e del generale Cipriano Viedma. Questi autentici uomini messicani hanno un’aspirazione abbastanza inconsueta: risollevare lo spirito popolare, piegato da un autolesionismo congenito, mediante la rievocazione di culti morti e sepolti. Ramon si presenta come il redivivo dio Quetzalcoatl, il serpente piumato, mentre Cipriano si convince di essere l’incarnazione del dio guerriero Huitzilopotli. Kate è trascinata a viva forza in mezzo a gente che conserva tratti decisamente primitivi, ma che a differenza della decadente civiltà occidentale è ancora in grado di suscitare un turbine di emozioni e sensualità. Nonostante in cuor suo derida le ambizioni e l’operato dei due uomini, Kate è preda del loro fascino magnetico, al punto di unirsi a Cipriano in un cerimonia dal sapore antico. Kate accetta di sposare lo Huitzilopotli vivente, lasciandosi trasformare nella dea Malintzi. Non riesce ad essere totalmente la moglie di Cipriano, perché la sua parte razionale continua ad opporsi, tuttavia non riesce neppure a tornare a casa, accontentandosi della convinzione che il messicano non la lascerà andar via.

È una storia narrata con grande lentezza, in cui sono davvero pochi gli eventi che portano avanti la trama. Il contenuto principale de Il serpente piumato non è la vicenda di Kate, o la rinascita del culto di Quetzalcoatl; l’oggetto del romanzo è il Messico, presentato ad un livello di approfondimento eccezionale. La vita quotidiana si disvela in ogni dettaglio ed appare un’esistenza pigra e rassegnata, un velo sotto cui sopravvivono antiche superstizioni. Lawrence è riuscito ad offrire una panoramica senza eguali del grande paese centroamericano, visto da un punto di vista europeo ma con una spiccata attenzione per il comportamento e le credenze dei locali.

Lo scrittore si prende tutto il tempo necessario per creare qualche sporadico climax, mantenendo un registro pacato e minuzioso nel descrivere. I dialoghi sono più briosi ed accorati, ma occupano uno spazio limitato. Oltre alla prosa sono presenti gli inni a Quetzalcoatl, da molti giudicati i migliori brani poetici anglosassoni dell’epoca. In italiano non li ho trovati così stimolanti, nonostante l’ottima traduzione di Elio Vittorini.

Credo che gli appassionati dell’America Latina non possano perdersi questo romanzo, per nessun motivo. Il grado di immersione nella cultura messicana è fenomenale; a tratti sembra di vedere le donne al mercato, i bambini sulla spiaggia di Sayula o i peones che assistono creduli alle fervide orazioni di Ramon. È un romanzo che tratta con rispetto il tema della sensualità, sottolineando il divario innegabile tra il mondo civilizzato e morente dell’Europa/America del nord e la vitalità latente sotto la sottomissione, l’apatia e la scarsa cura di sé che il popolo messicano dimostra agli occhi dello straniero. L’intelligenza di Kate resta infine piegata da quest’energia segreta, dal mistero che regola i rapporti tra uomo e donna e così tutte le meccaniche sociali di questa grande nazione dal cuore selvaggio. Certamente una riflessione degna di essere letta ed interiorizzata.
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