Re: Recensioni dei libri |
Oggetto: Re: Recensioni dei libri inviato da Gurgaz il 20/6/2009 19:28:55 LA CATTEDRALE --- di Joris-Karl Huysmans Chissà perché ho preso in prestito questo libro? Avevo sentito parlare dell’autore e sapevo che questo era il suo maggior successo commerciale, eppure non avevo alcuna nozione sui contenuti e sullo stile de La cattedrale. Ho iniziato la lettura senza attese di nessun genere e in un momento di traballante concentrazione. Lo stile di scrittura ricco e dettagliato mi ha fuorviato: ho creduto che fosse stato scritto in pieno secolo XIX, invece Huysmans è vissuto nella fin de siècle e ha pubblicato questo racconto nel 1898. Ma si può davvero parlare di racconto? Direi di no, visto che abbiamo a che fare con una delle trame più flebili ed inconsistenti che si possano trovare. Lo scrittore non focalizza i propri sforzi sulle vicende personali di Durtal, protagonista “in pectore” de La cattedrale e di altri romanzi, bensì sul luogo dove avviene la rinascita della sua fede religiosa: la cattedrale di Chartres. Mirabile opera del gotico, al pari di numerose altre chiese francesi (Amiens, Reims, Bourges, Notre-Dame de Paris), la cattedrale di Chartres è descritta nei minimi dettagli, svelata nei suoi recessi più oscuri ed impenetrabili, esaltata per la sua storia di prodigi e fatti storici di prim’ordine. Huysmans si cala nel suo alter ego letterario Durtal e, con l’aiuto di pochi altri personaggi, illustra le opere d’arte, snocciola aneddoti e fa il possibile per trasmettere la spiritualità che un edificio così austero, permeato di preghiere, cerimonie ed oblazioni, gli ha comunicato durante le sue visite. Da quel che ho letto c’è stata una controversia riguardo alla conversione di Huysmans al cattolicesimo; egli nacque in Olanda, paese di fede protestante, visse una vita non troppo soddisfacente che stimolò una vena pessimistica nel suo stile di scrittura. Il tardo ravvedimento, che lo portò a diventare oblato benedettino poco prima della morte, è ben rappresentato in questo romanzo, dove il protagonista vive gli stessi dubbi, la mancanza di obiettivi ed energie che deve aver caratterizzato l’autore in quel periodo tormentato della sua vita. Chissà se ne è venuto fuori come Durtal, incantato dallo splendore della cattedrale e da secoli di costante devozione? Non lo sapremo mai con certezza, e poco importa. Quel che resta è un racconto singolare, una specie di “guida turistica” a Notre-Dame de Chartres intrisa di afflato mistico e tensione spirituale. La prosa è abbastanza scorrevole, nonostante l’abbondanza di particolari. Le descrizioni si susseguono ininterrotte, ma non insistono troppo a lungo sullo stesso particolare; nel complesso non ci si stanca a leggere La cattedrale, però sono costretto a catalogarlo tra quei romanzi che non sono per tutti, in quanto troppo distanti dagli standard odierni dove c’è poca riflessione e tanta azione. Qui è l’esatto contrario e serve una certa dose di pazienza (e devozione!) per arrivare in fondo alle 242 pagine. |