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Re: Recensioni dei libri

Oggetto: Re: Recensioni dei libri
inviato da Gurgaz il 20/6/2009 19:30:44

I TRE MOSCHETTIERI --- di Alexandre Dumas

Questo è un gran classico della letteratura. Tutti conoscono la storia e i protagonisti, per sommi capi, però mi chiedo quanti lo abbiano effettivamente letto. Oggi ho ventisette anni e finora non avevo avuto l’occasione o l’ispirazione per farlo; faccio fatica a pensare che altri non abbiano avuto esitazioni, visto che è anche piuttosto lungo (424 pagine molto ampie e scritte in piccolo).

È impressionante pensare che un testo così corposo sia stato scritto tra il 14 marzo e il 14 luglio 1844 e che sia uscito giorno dopo giorno sul quotidiano parigino Le Siècle, per raggiungere entro la fine dell’anno lo status di libro vero e proprio. Se tuttavia si pensa che allora gli scrittori erano pagati per quanto producevano, si comprende che Dumas aveva i suoi buoni motivi; infatti la produzione di questo autore è sterminata, fatta di centinaia di opere di vario genere, di cui I Tre Moschettieri è solo il titolo più noto ed amato.

È una storia fatta di storie, come si può immaginare vista la cadenza delle pubblicazioni. Forte di personaggi ben caratterizzati, simpatici ed imprevedibili, come il guascone D’Artagnan ed i compagni Athos, Porthos e Aramis, l’autore trascina il romanzo a suon di colpi di scena, rapimenti, missioni segrete, amori, imprevisti, coincidenze ed assassinii. Si divide essenzialmente in due parti. Nella prima D’Artagnan giunge a Parigi e conosce gli amici moschettieri, s’innamora di Costanza Bonacieux e viene incaricato da questa di raggiungere l’Inghilterra per recuperare dei puntali di diamanti, incautamente ceduti dalla regina Anna d’Austria al Duca di Buckingham come pegno del suo amore. Il gran nemico di Sua Altezza è Sua Eminenza il cardinale Richelieu, i cui intrighi non riescono ad avere la meglio su D’Artagnan e compari. La seconda parte è caratterizzata dalla comparsa di Milady, contessa di Winter, donna infida e dal passato scabroso. Prima di essere catturata e giustiziata, Milady ne combinerà di tutti i colori ed i nostri eroi avranno un bel daffare a tenerla a bada.

Tutto questo si svolge in uno scenario squisitamente storico, sia nell’ambientazione che nel riferimento ad eventi reali, soprattutto l’assedio di La Rochelle, roccaforte dei protestanti francesi. Personaggi storici si muovono accanto a quelli immaginari con naturalezza e senza forzature, grazie all’abilità dell’autore nel creare l’atmosfera dell’epoca. Spacconeria e baldanza si alternano a forti passioni e grandi atti di magnanimità e devozione, secondo quel che piace immaginare dei bei tempi andati. Dumas lo sa benissimo e dà al suo pubblico quel che desidera: avventura, passione, intrigo, suspense e dimensione storica.

Egli vuole farsi leggere giorno dopo giorno e per questo rifiuta l’eccessiva complessità, sia nel lessico che nell’intreccio. La vicenda scorre rapida, i nuclei tematici si aprono e si chiudono rapidamente, senza fare grossi riferimenti a quel che è passato. È veramente un fiume in piena, condotto con grande brio e poche pause ben studiate, che offrono graditi momenti di respiro dopo che tanti eventi hanno animato la scena. Di certo Dumas aveva studiato questo metodo a tavolino, però la costanza nell’applicarlo è ammirevole. Sebbene si percepisca la natura frammentaria del romanzo non c’è mai un’incongruenza, mai un errore vistoso. Nella sua semplicità, I Tre Moschettieri è un capolavoro di letteratura d’intrattenimento.

Consigliare un classico ha del demenziale e non ce ne sarebbe bisogno, ma dopo averlo letto mi sento in dovere di sottolineare tutto il suo valore. Il lettore si troverà immerso in un’altra epoca, senza pericolo di annoiarsi e senza bisogno di documentarsi fuori del testo, come magari potrebbe servire a chi legge I Promessi Sposi.
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