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Re: Licia Troisi - Scrittrice Fantasy

Oggetto: Re: Licia Troisi - Scrittrice Fantasy
inviato da =Dr.Scherzo= il 10/1/2009 17:20:20

A mio avviso, Gurgaz, c'è una differenza fondalmentale tra te e la Troisi o Paolini: bisogna capire quale sia l'intento di chi scrive. Non dubito che mademoiselle Troisi conosca la grammatica; presumo però che il suo scopo non sia tanto quello di affrontare chissà quali profonde tematiche, quanto di raggiungere principalmente un determinato 'target di mercato', nella fattispecie la fascia d'età adolescenziale. Per far ciò le basta trasmettere sensazioni "di comodo", sovente primitive, quasi grezze, poco curate sia sul piano linguistico che su quello emotivo. Ha già avuto successo facendo così, adesso lo sa, le basta proseguir su quella strada. Penso anche che il modo di concepire la vita, e le aspettative che si hanno su di essa, appaiano diversi se visti con gli occhi di un sedicenne: per catturare la loro attenzione a volte (spesso) è necessario puntare su concetti 'basilari', chiassosi e colorati, di grande impatto scenico, che a noi possono apparire banali. Cosa che puntualmente certi scrittori fanno.

La semplicità che sta alla base dei racconti come Eragon o di queste Terre Emerse, tuttavia, secondo me non è affatto un pregio, anzi. Un conto, infatti, è limitarsi ad impilare migliaia di pagine stereotipate giusto per lucrarci sopra sfruttando l'inesperienza e le insicurezze d'una determinata fascia d'età, un altro è raccontare una bella ed intelligente storia con parole semplici. Per ricorrere ad un stile narrativo "semplice" ma allo stesso tempo "che dica qualcosa", buffo a dirsi, bisogna essere più che preparati. Questo perchè giocare con la materia utilizzata è SEMPRE indice d'una esperienza e d'un livello di maestria assoluti. Pensiamo agli Elio & Le Storie Tese: sembrano un gruppo di storditi che fanno canzonette sciocche, poi si scopre che hanno tutti un curriculum mostruoso e che Elio, ad esempio, s'è diplomato al Conservatorio. Per rimanere in ambito letterario, prendiamo Terry Pratchett: il suo stile, a mio modo di vedere, rasenta la genialità. E' - appunto - semplice ed efficace, e può sembrare tutto facile, ma dietro vi è uno studio approfondito che rivela una padronanza dell'argomento talmente ampia che ci si può solo togliere il proverbiale cappello. Che poi, permettetemelo, è l'essenza dei Grandissimi: far apparire semplice ciò che è complesso.
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