Re: Kata Kumbas - due parole sul gioco e l'ambientazione |
Oggetto: Re: Kata Kumbas - due parole sul gioco e l'ambientazione inviato da Gurgaz il 16/1/2009 18:46:46 Puoi scrivere quando preferisci, Asmodeus, non è necessario che io sia presente o cose simili; i prologhi possono proseguire in contemporanea visto che il contributo è individuale e sono liberamente seguibili da tutti. Approfitto per lasciare una NOTA IMPORTANTE: vi chiedo di non dilungarvi a piacimento nella stesura delle risposte. Mantenete lunghezze all'incirca pari a quelle del mio post iniziale, non di più (preferibilmente di meno). Questo non è per limitare la vostra fantasia, se questa è ben ispirata, quanto per evitare le divagazioni. E' chiaro che io ho in mente un preciso finale del vostro prologo e ci arriverò comunque; vorrei pertanto che vi concentraste su una sola scena e che facciate parlare prevalentemente il vostro personaggio, mentre io in qualità di Magister tenderò a dare più spazio alle altre figure (ovviamente col Dr. Scherzo non era possibile, visto che nella scena iniziale c'era solo il gatto ). Prendete questo prologo come un'occasione per pensare meglio il personaggio e calarvi nei suoi panni; da parte mia ne approfitterò per calare voi tutti nell'ambientazione, quindi non irritatevi se, a tratti, tendo a smorzare le punte. Non si tratta ancora di gioco vero e proprio, non potete morire, non subite danni, non usate le abilità; in sostanza si tratta solo di una narrazione, cui voglio farvi contribuire di persona perché non vi annoiate a leggere quel che scrivo io (sarebbe assurdo) e perché possiate entrare a Laitia "attivamente" e non semplicemente leggendo una serie di sterili note che potrei lasciarvi. Considerate che l'ambientazione del manuale è MOLTO vaga; saremo io e voi ad inventarla mentre giochiamo, così ho pensato di iniziare fin dal Prologo. |