Re: [Prologo] - Maltravasso |
Oggetto: Re: [Prologo] - Maltravasso inviato da Gurgaz il 20/1/2009 22:12:08 Ignaro di aver perso la refurtiva, Maltravasso si allontana dal mercato canticchiando allegramente un’aria delle sue terre. -“Ro-sa-munda, Tu si la vita por me! Ro-sa-munda, tutto mio core per te! Paraparapappappa... nei tuoi basi, v’è tanta felicità, più te guardo e più me piaci, Rosamu … un … da”. Si mette a ridacchiare da solo, mentre Brumante scuote la testa sconcertato. Raggiunge l’androne di un grande caseggiato e fa per aprire la sacca. Amara sorpresa. Due ragazzini che giocavano nel cortile sentono prolisse urla riecheggiare sotto l’arco e si avvicinano per vedere chi è che fa tutto quel baccano. Scorgono Maltravasso proprio quando scaglia la sacca bucata contro il muro, lasciando partire una serie di colorite imprecazioni: “Ah, si fussi foco, andrei da lo sartoro che sì maldestramente cucì cotesta sacca! Guarda un po’, credea di aver rubbato bona mercanzia, ma confidar non si puote nell’arte d’un bottegaro de Ilmona. E poi diconmi ladro! Vero ladro è chi intasca moneta sonante per opra che non li compete”. I bambini sgranano gli occhi alla vista di quel rude individuo, che parla così strano e con tanta foga. Di colpo davanti a loro si para Brumante, il pelo dritto e la schiena arcuata. Il gatto li squadra con gli occhi giallastri ed emette un ringhio soffocato. E’ una visione così tremenda ed infernale, che i bimbi scappano a gambe levate, a piangere dalla mamma. -“Di un po’, satanasso” – gli si rivolge Maltravasso – “Parti atto onorevole, incuter timore a du’ povere criature? Cotesta azione l’è proprio degna del pusillanime che tu sei. Potessi un dì veder le pregiate zanne e li rostri tuoi dilaniar li nemici de Maltravasso, che stamani lasciasti a mal partito con De’Carrocchi! Tieni il ventre d’un gigante e la paura d’un sorcio”. Il gatto lo guarda di sfuggita e gli fa ben capire che sta parlando a vanvera. Così il ladro riprende la strada, diretto verso un altro mercato. Si aggiusta la fusciacca e, con gran stupore, scopre al suo collo una bella collana d’oro, con dentro l’immagine di un Sacro Protettore. -“Ohibò!” – esclama – “Trattasi senz’ombra di dubbio d’un dono della soave Rosamunda. Oh, amante meravigliosa, che così gentilmente hai voluto provveder l’omo tuo! E chi è cotesto vecchio ubbriacone? “S. Dondino, bello è bere solo vino”. Potrebbe esser lo protettor mio, s’io credessi in tali scempiaggini”. Si toglie la collana e la ficca in tasca. -“Prezioso all’occhi miei è l’oro” – dice Maltravasso – “e cognosco compare che darà giusto guiderdone per cotesto amuleto”. Si avvia verso un quartiere malfamato, fatto di stretti vicoli ed orribili tuguri infestati dai ratti. Brumante trotterella qualche metro più indietro ed alterna brusche sparizioni ad altrettanto improvvise ricomparse. (Prosegue Dr.Scherzo. Racconta il tuo incontro col misterioso ricettatore e come conduci la trattativa. Vorrei che alla fine qualche soldo lo avessi, per mandare avanti la narrazione. Ti comunico anche che le unità monetarie di Laitia sono, in ordine crescente di valore: il Ceo di bronzo, la Moneta d'argento, il Pezzo d'Oro Alchemico e l'Oplo di platino. 1 oplo=10 Oro Alchemico=100 Monete=1000 cei. 1 oplo sono tanti soldi, però qualche pezzo di Oro Alchemico lo puoi spuntare. L'oro minerale, considerato prezioso, non viene usato come moneta. |