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Re: [Prologo] - Floriano

Oggetto: Re: [Prologo] - Floriano
inviato da Gurgaz il 20/1/2009 22:19:32

Il cibo della mensa non è migliorato in cinque anni. Le porzioni non sono abbondanti, per fortuna, perché le cuoche non sono certo le migliori di Laitia. Sempre verdure ed ortaggi, in particolare rape. Rape bollite, rape in umido, rape cotte nelle vinacce... dopo tanto tempo Floriano non è ancora riuscito ad abituarsi. -“Le rape ti svegliano la mente, giovanotto!” – dicevano quei donnoni, la cui pinguedine debordava da grembiuli sporchi di unto e sudore. –“Per diventare mago devi mangiare verdura, soprattutto rape; la carne, il formaggio e il pesce, sono roba per guerrieri dal cervello di gallina!”.

E così Floriano ha mangiato le rape, è diventato Mago, e non può andare in giro a fare il galletto come tanti giovani della sua età. Gli mancano due spalle forti per farsi valere e perfino due gambe scattanti per fuggire. Ma almeno tutte quelle rape gli hanno donato la curiosità, se non la sapienza. La prima cosa che farà appena uscito dalla scuola, sarà consumare un pasto come si deve.

Come d’accordo, dopo pranzo Floriano sale nello studio di Mastro Aufidio. Bussa alla porta un paio di volte, poi sente la serratura scattare e la porta si apre da sola. Floriano non è sorpreso: Aufidio usa sempre il suo Ectoplasma Metamorfico come usciere, per non alzarsi dalla scrivania. Il giovane Mago entra in un ambiente illuminato dalle finestre rivolte a mezzodì, pieno di strani oggetti scuri. Mastro Aufidio non butta via niente e conserva nelle sue stanze ogni genere di chincaglieria magica, buona parte scarto di qualche esperimento riuscito a metà. Però c’è anche qualche artefatto utile, che Floriano ha sempre desiderato provare.

-“Caro Floriano” – lo accoglie Aufidio, alzando gli occhi da un libro enorme, pieno di simboli arcani ed immagini sconvenienti – “Mi dispiace che te ne vai, ma capisco la tua voglia di viaggiare e conoscere. Sappi che le porte della modesta Scuola di Mastro Aufidio saranno sempre aperte per te”. Floriano ringrazia ancora il buon maestro, ma non riesce a nascondere l’impazienza e la curiosità. -“Avete detto di volermi dare qualcosa” – dice – “potrei sapere di che si tratta?”

Il vecchio stregone sorride e si alza dalla scrivania, diretto verso i disordinati scaffali. -“Ecco, non posso lasciarti andare via da qui senza farti un bel regalo” – continua Aufidio – “Ma dove l’ho messa? Ehm... perdonami un istante” e si mette a rovistare tra bottiglie, pergamene e calamai impolverati. –“Eppure deve essere qui” – borbotta il mago, mentre vari oggetti piombano in terra.

A Floriano si gela il sangue nelle vene quando vede cadere una gabbia con dentro un Basilisco vivo, che balza subito fuori e si nasconde lesto sotto un mobile. Uno sguardo di quella bestiaccia può trasformare in pietra!

(Prosegue Falco della Runa. Scegli tu se tentare di recuperare il Basilisco oppure no. E' pericoloso, ma qualche nozione in fatto di bestie fantastiche il tuo personaggio ce l'ha. Chiedi a me se ti servono particolari. Se, invece, scegli di restare in attesa, aiuterai il tuo maestro a cercare l'oggetto che vuole donarti, che sarebbe una statuetta raffigurante una maga. Approfittane per far parlare ancora Floriano e il maestro, se scegli questa strada)
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