Re: Critiche da parenti/amici per essere lettori di Librogame? |
Oggetto: Re: Critiche da parenti/amici per essere lettori di Librogame? inviato da Gurgaz il 21/2/2008 18:30:29 Giusto qualche giorno fa ho affrontato "l'argomento" con mio padre, che ovviamente non sa quanto ho speso per la collezione (che non è completa, in verità). Da qualche mese sto leggendo assiduamente i librogame, per produrre le recensioni e perché ritengo sia il caso di conoscere ed approfondire l'argomento, prima di cimentarsi in scrittura. Ho in programma di scrivere dei librogame, visto che il progetto mi pare più breve e fattibile del romanzo che sto portando avanti e che, forse, non vedrà mai la fine perché non ho abbastanza tempo. Dovrei arrivare al punto di prendere ferie per scrivere, magari lontano dalle distrazioni. Ne ho parlato con mio padre, senza addurre troppe giustificazioni o motivi che dovrebbero rendere intelliggibile una passione che, ovviamente, non lo è. Gli ho semplicemente spiegato che è un prodotto del mio passato e che fa parte di me. Da lì si potrebbe passare all'argomento: oggi non è più come un tempo, in cui i giochi erano mosca cieca e girotondo, per cui dopo una certa età è tempo di pensare ad altro. Oggi i giochi hanno un livello di complessità e qualità tale che possono sostituire altre fasi della vita. Per esempio, con gli amici non è necessario uscire sempre o trovarsi sempre a cena; ci si può trovare anche a fare una partita ad un GDR o a un gioco da tavolo. O almeno dovrebbe essere così, solo che ci vorrà ancora qualche generazione perché diventino "la normalità". Io non mi affanno a spiegare le cose a chi non può capirle e non ha bisogno di farlo. A mio padre dico che leggo/recensisco librogame/libri/film perché desidero conservare le mie capacità di produzione scritta ed analisi, in modo da non trovarmi a 40 anni incapace di mettere assieme due righe scritte bene, oppure di perdere la capacità di apprendimento. Ovvio che mio padre si chieda perché passo le serate a leggere invece di cercarmi la fidanzata, oppure perché impieghi i sabati pomeriggio a scrivere invece di andare a spasso, o peggio, di aiutare nelle attività di giardinaggio (che per lui sono un passatempo, per me è lavoro, anche se d'estate lo faccio volentieri perché non mi va di stare al chiuso). Ovvio che lui non capisca e come lui tutti gli altri che non si sono mai appassionati più di tanto ad un gioco che non sia un videogame. D'altra parte, io ai videogame non ci gioco praticamente mai. |