Oggetto: Re: Critiche da parenti/amici per essere lettori di Librogame? inviato da Roby il 25/5/2008 11:03:54
Citazione: =Dr.Scherzo= ha scritto: Allora, uhm... io dico la mia, vediamo se qualcuno è d’accordo. :)
Partiamo da un presupposto piuttosto banale: abbiamo età diverse, e concepiamo la vita in modo diverso. Ognuno di noi affronta esperienze distinte da tutti gli altri, e ha vissuto (o vive tutt'ora) perfino periodi storici differenti: mia madre, ad esempio, ricorda eventi o “tendenze” che molti (me compreso) non hanno potuto vivere in prima persona. E’ evidente ad esempio che, per chi è nato molto prima dell’avvento di internet, dialogare via pc sia un’opzione difficilmente comprensibile. Questo perché ognuno ha vissuto (e vive) in un mondo in continua evoluzione, dove ciò che andava bene ieri, non va bene oggi, e viceversa.
Tutto è relativo, affermava il simpatico Einstein. Ovvero, dipende dal punto di vista di chi osserva, e dal bagaglio d'esperienze che ha vissuto.
Il problema, per me, è che la gente tende a giudicare esclusivamente sulla base di ciò che vede, a trarre conclusioni affrettate, a ragionare spesso per compartimenti stagni.
Ti piace guardare il Grande Fratello? Sei un rozzo popolano. Frequenti un corso di taglio & cucito? Sei un gay. Ascolti musica metal? Sei un disadattato. Vai in discoteca? Sei un drogato. Leggi i librigame? Sei uno sfigato.
E’ sempre stato così, sarà presumibilmente sempre così. Ci sarà sempre gente che giudica senza conoscere l'argomento, che prende di mira uno per il sollazzo di molti, che affronta in maniera superficiale o integralista la vita perché, per loro, “si si, tutti hanno il diritto di parlare, ma io ho ragione, e tu vaffan***lo” (soprattutto in un periodo di falso perbenismo e di politically correct come quello in cui stiamo vivendo, che scatena reazioni diametralmente opposte).
L’unica cosa che mi sento di consigliare, se vi è gradito, è questa: non crucciatevi troppo. Vivere è a volte complicato, questo è vero, ma non sentitevi schiacciati dal giudizio degli “Altri”, o della “Società”. Questa onnipresente “Società”, in fin dei conti, non è così importante (anche se alcuni tentano di farvi pensare l’opposto). Ci vivete, certo, dovete rispettarne le leggi, ma non dovete per forza seguirne i dettami a priori. In altre parole, ognuno vive la vita che preferisce, e paga la conseguenza delle proprie scelte. Il concetto di ‘giusto’ o ‘sbagliato’ non è rigidamente inflessibile, nel senso che se una cosa va bene per te, non necessariamente deve andar bene anche per me. Ognuno è fatto a modo suo, ed ha pregi, difetti ed inclinazioni del tutto personali. Cercate ciò che vi aggrada, che vi completa, che vi fa sentire sereni – sempre nel rispetto altrui. Sperimentate tutto almeno una volta, così da poter dire di aver provato. Siate curiosi, ma non molesti. Cercate un vostro equilibrio, badando solo a non esagerare, poiché ogni eccesso, alla lunga, può risultare dannoso. E' curioso notare, tra l'altro, che la vostra opinione, come anche quella di chi vi sta intorno, nel corso del tempo tenderà a cambiare. E cambierà spesso. Accetterete situazioni che fino a poco prima non avreste nemmeno preso in considerazione, e arriverete a rifiutare posizioni che per anni avete difeso con forza. Questo perché tutti cambiano, in un modo o nell’altro. Pantha Rei, diceva Eraclito. Tutto scorre, tutto si modifica, tutto è soggetto allo scorrere del tempo. Le idee, come le persone.
Concordo pienamente
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