Re: Progetto: intervista a Dave Morris |
Oggetto: Re: Progetto: intervista a Dave Morris inviato da EGO il 15/11/2008 22:30:51 Citazione:
E' mia intenzione chiedere a Morris che cosa ne pensa delle sue collaborazioni con altri autori, e dei risultati ottenuti. Nel caso di Realtà Virtuale i volumi peggiori (1 e 3) sono di Mark Smith: il nome di Morris compare solo in quanto la serie, per i primi 4 volumi, era da considerarsi un progetto congiunto tra i due autori. Non ci sono state effettive collaborazioni nella stesura dei testi, e onestamente direi che si vede benissimo. Direi che alcune cose da chiedere a Morris potrebbero essere: - Qualche informazione sulla sua vita, gli studi compiuti e gli interessi principali che hanno influenzato e animato il suo lavoro. Per quanto le sue opere siano splendide e molto apprezzate, di Dave Morris non si sa quasi niente. L'unico autore di librogame che sia mai stato interrogato a fondo sul suo passato è Joe Dever, gli altri sono stati ampiamente ignorati dalle cronache. - Come si è accostato al gioco di ruolo, e le sue esperienze relative: giochi provati, compagnie di gioco (inclusi autori come Oliver Johnson e Jamie Thomson), creazioni personali (Dragon Warriors), spunti per i librogame. - Come, quando e perché ha deciso di diventare autore di gamebook. La storia delle sue opere, le idee di fondo, i tentativi di pubblicazione, il perfezionamento individuale, la voglia di provare sempre qualcosa di nuovo invece di fossilizzarsi su una formula particolare. - Esperienze ed opinioni di gamebook di altri autori. Il rapporto, in particolare, con Fighting Fantasy: somiglianze e differenze con Golden Dragon, e le motivazioni dietro l'unico FF da lui scritto (insieme a Jamie Thomson). - Le sue impressioni ed opinioni sui colleghi, sia autori che disegnatori, e il rapporto instaurato con loro. Gli eventuali contatti tutt'oggi mantenuti con alcuni di loro. - Progetti incompiuti, specialmente Fabled Lands; i motivi dell'interruzione, e le speranze di vederli un giorno completati. - A che cosa si è dedicato Dave Morris dopo la fine del librogame, nel 1996. Progetti attuali e futuri, per quanto se ne può rivelare. - Opinioni sull'attuale stato e il futuro del gioco in generale, del gioco di ruolo e del librogioco. - Dettagli vari sulle sue opere: dubbi su regole e situazioni di alcuni librogame (Blood Sword è realmente pensato per qualsiasi combinazione di giocatori o si predilige la squadra completa?). La semplificazione attuata con la serie Realtà Virtuale. La struttura che Morris considera ideale per un librogame (true path duro e puro o molteplici possibilità? Quale livello di difficoltà? Quanta importanza attribuire al caso, rappresentato dai dadi?). Il librogame non soltanto come dungeon solo-player, ma come opera letteraria e veicolo di messaggi. Sulla base di queste linee guida si può scendere nei dettagli. |