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Re: libri fantasy

Oggetto: Re: libri fantasy
inviato da Xion_Aritel il 12/10/2006 11:36:41

Era proprio per questo che chiedevamo una sezione aggiuntiva sui libri/fumetti/ecc...

Comunque, parlando di "classici" del fantasy se ne potrebbero citare a bizzeffe. Almeno sono comunque molti i romanzi di genere fantasy che hanno avuto un grande seguito.
Sulla "commercialità" (sarà giusta la parola???) di alcuni di questi non mi voglio soffermare.

Alcune serie che mi sento di consigliare sono:

George R. R. Martin - Le cronache del ghiaccio e del fuoco: saga attualmente in scrittura, giunta in Italia alla pubblicazione del 7° libro (negli States siamo, se non erro, al 9°) e che dovrebbe concludersi tra altri 3/4 volumi. Stile di scrittura ineccepibile, ben dosato tra azione e descrizione, ambientazione con una presenza del "fantastico" (tutto ciò che non sarebbe esistito in un tardo medioevo reale, per intendersi) piuttosto ridotta ma di un certo peso. Le trame (sono molte, così come i protagonisti) si intrecciano in modi che talvolta lasciano stupiti, scrivendo con realismo (e con la crudezza dei fatti reali) che rende alla perfezione le contorte convoluzioni che le vite umane talvolta compiono.
Niente di trascendentale in questo, per carità, ma ci si trova davvero stupiti dell'astuzia di taluni personaggi, si compiange la sorte di altri (mai affezionarsi nei libri di Martin... il tasso di mortalità dei personaggi "piacevoli" è decisamente alto ) e ci si appassiona a seguire le avventure di tutti.
Forse non racconta niente di nuovo, è vero, ma scrive queste "non novità" in un modo che appassiona veramente.

Robert Ervin Howard - Saga di Conan il Cimmero (ed altro): scrittore geniale, secondo me, che convoglia in un eroe quasi senza difetto tutto quel che di più brutale può esserci nel fantasy. Si vivono avventure al limite tra il reale ed il fantastico, con creature e mostri da incubo e reali difficoltà da superare con astuzia e muscoli.
Nonostante questo non è uno stile "power", secondo me. Le difficoltà che incontrano i protagonisti (Howard ha scritto di Conan, Solomon Kane e Krull, oltre a qualche altro racconto di ambientazione Lovecraftiana) sono ben dosate in merito alle loro capacità, ed ogni volta devono dar fondo a tutte le loro risorse per non avere la peggio.
I suoi racconti sono, forse, la trasposizione nel fantasy dei vecchi "romanzi d'avventura" (Salgari docet) con una crudezza che mi fa pensare al periodo in cui sono stati scritti (anni venti-trenta, se non ricordo male) ed alla vita condotta dall'autore (tutt'altro che felice, morto giovanissimo).

J.R.R. Tolkien - Il Signore degli Anelli (e altro): vabè, ne devo parlare? Se ci sarà una sezione adatta ne scriverò una pretenziosissima recensione Nell'attesa vi basta quel che sapete certamente già (probabilmente più di me, quindi ).

Michael Moorcock - Saga di Elric di Melnibone (Stormbringer): autore che conosco solo di fama, dato che non ho mai leto niente da lui scritto. Un eroe che proprio eroe non è, al limite tra il bene ed il male, posseduto dal demone che dimora nella sua spada (Stormbringer - Tempestosa, appunto) e che lo costringe ad un costante uso di droghe sempre più potenti per sostenerne le esigenze (in termini di risorse fisiche, mentali ed altro).
Non so dire niente dello stile, purtroppo, ma mi dicono che riflette un po' la vita dell'autore, il quale probabilmente trasponeva nel suo personaggio molto della sua stessa vita poichè (a quanto so) faceva anch'egli un costante uso di droghe. Me lo hanno consigliato tutti, non l'ho mai letto per mancanza di tempo e per una certa difficioltà a reperire alcuni libri.

Terry Pratchett - La saga del Mondo Disco: vogliamo essere sempre seri? Una risata ogni tanto ci sta bene, no? Ok, allora leggere i libri di Terry Pratchett una pagina alla volta, altrimenti soffocherete dalle risate. Un fantasy comico, dissacrante, che prende per i fondelli TUTTI i canoni classici del fantasy senza perdere mai l'incredibile originalità. La lettura è godibilissima, con uno stile scorrevole che non scorda ogni tanto una descrizione degna di nota.
E non si ride solamente. Fra le lacrime causate dall'ilarità si rischia di rimaner colpiti da situazioni appassionanti, da scene d'azione (talvolta incasinatissime) e di tensione, piccole riflessioni che sfuggono la banalità.
Poi si torna a creapre dalle risate.
Solo lui poteva inventarsi la Morte come personaggio (IT nella versione originale, se non erro), che parla IN MAIUSCOLO
Un genio. Ha scritto anche la serie del Piccolo Popolo dei Grandi Magazzini e qualche altro romanzo non prettamente fantasy ma sempre molto divertente (classificato come letture per ragazzi).

Per ora questi, mi prendo un po' di tempo e scrivo poi anche degli altri dei quali conosco qualcosa
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