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Re: ripubblicazione: cosa vorreste? come vorreste la ripubblicazione?

Oggetto: Re: ripubblicazione: cosa vorreste? come vorreste la ripubblicazione?
inviato da limner il 28/11/2006 16:09:39

avere un ritorno di fiamma come negli anni 80/90 con i librogame così come erano mi sembra cosa piuttosto dura: occorre capire che nel 1980-1990 si viveva un contesto completamente diverso da quello di oggi, da qui occorre capire quali furono i motivi del loro successo.

I librogame andavano a prendere una fetta di mercato che oggi è occupata in parte dai videogiochi ed in parte dai giochi di ruolo su carta e penna: all'epoca i primi erano molto poco evoluti (sopratutto graficamente) ed i secondi erano poco diffusi e quasi totalmente in inglese, in queste condizioni i librogame poterono prosperare senza troppi problemi di concorrenza.

Oggi invece ci troviamo in una condizione nella quale:

- i videogame sono molto più evoluti, sopratutto graficamente.
- i giochi di ruolo su carta e penna sono diffusi e quasi tutti tradotti (esistono ormai case traduttrici apposite)

sono quindi cadute le condizioni iniziali che decretarono il successo dei librogame.

Queste sono le note dolenti quindi, però vorrei continuare l'analisi per farvi capire il mio punto di vista, ed il perchè potrebbero avere ancora spazio, se "ammodernati".

Intanto iniziamo con il dire che Lupo Solitario viene ancora oggi stampato, quindi già questo dovrebbe dire che il fenomeno non è mai morto: questo secondo me è il fenomeno che va analizzato, va capito il perchè non sia deceduto ed occorrerebbe capire se può essere ampliato.

Analizzando il librogame, possiamo dire che esso prende piede in una situazione ludica che investe, nella maggior parte dei librogame, una singola persona e per sua fattezza tratta sempre ed unicamente tematiche da "gioco di ruolo" o avventura, mai da sparatutto/shotem-up, i costi sono ridotti rispetto ad altri suoi simili prodotti come giochi elettronici o di ruolo su carta, lo spazio per utilizzarlo ed i tempi richiesti sono molto bassi, oltre che il numero di persone, visto che per un librogame basta una persona, per una partita ad un gioco di ruolo occorre coinvolgere più persone.

quindi i librogame sono

-economici: molto meno costosi di analoghi prodotti elettronici
-pratici: richiedono meno tempo di utilizzo, una sola persona e meno strumentazione (basta aprirlo, matita e gomma)
-romanzeschi: trattano sempre avventure a tematiche GDR non lineari
-accattivanti:le tavole grafiche all'interno spesso sono molto ben disegnate se non addirittura appassionanti
-collezionabili: l'arte grafica ne fa un prodotto collezionabile


Probabilmente uno dei motivi per cui lupo solitario continua ad essere stampato è perchè:
è stata la prima serie, contemporaneamente ha trattato una storia "avvincente e plausibile" ed ha soddisfatto pienamente i criteri sopra elencati (economicità, praticità, accattivante, romanzesco e collezionabile), altre serie non hanno segnato in altrettanto modo il passo probabilmente per la natura meno romanzesca o la grafica scadente o completamente mancante (non me ne voglia nessuno, io stesso amo sortilegio )


Ora, tutte queste chiacchiere per dire che occorrerebbe capire come penetrare oggi il mercato con un librogame, visto che ancora il fenomeno esiste.
Dal mio punto di vista i punti 1,2 e 5 sono sempre soddisfatti dalle serie precedentemente stampate (perfino da realtà e fantasia)...quello che di solito vengono a mancare sono i punti 5, accattivante, ma sopratutto 3: l'essere romanzesco, credibile, avvincente, con una tematica GDR pienamente esplosa (vedi regole consistenti)

Il punto 5 si scontra esattamente con le tecnologie grafiche di oggi: una tavola grafica ben disegnata contro un videogioco con un motore grafico di tutto rispetto, mentre il punto 3 sul mercato vince veramente con poco: oggi come oggi escono 100 videogiochi l'anno di cui 98 consistono nel far fuori chi ti sta di fronte, 1 nel chiedergli come si chiama e poi farlo fuori ed 1 nel capire qualcosa di più (ma poi farlo fuori....tristemente anche oblivion è così).

Del resto questo probabilmente e uno dei motivi per cui i libri sono ancora oggi venduti: narrano storie che ancora i videogame non sono in grado di narrare allo stesso modo (l'incredibile complessità per intrecciare storie complesse che non ricadano nello stereotipo "ammazza e conquista" è elevatissima, costosissima e raramente attuata ancor' oggi); i libri sono meno complessi di un videogioco,i libri sono immediati: per leggere un libro basta aprirlo mentre per giocare ad un videogioco se si tratta di una consolle devi predisporla, se si tratta di windows devi incrociare le dita perchè funzioni (per noi sono tutte operazioni semplici, ma non vale per il resto della popolazione)


Forse, quindi, i librogame per sfondare dovrebbero far leva su quel mercato di persone che hanno voglia di un avventura complessa e con molte sfaccettature, come potrebbe essere un libro, ma che contemporaneamente vogliono essere partecipi, vivi, come in un videogioco.

Quindi sostanzialmente, per penetrare meglio il suo mercato, il librogame dovrebbe puntare moltissimo sulla storia che narra (con un adeguato sistema di regole che renda partecipi) e sulla grafica che lo compone: sia la copertina che la presenza delle illustrazioni al suo interno.

Questo è quello che penso.....
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