Re: "Mappare" un librogame: come? |
Oggetto: Re: "Mappare" un librogame: come? inviato da EGO il 1/2/2007 11:38:48 Citazione:
Un programma del genere era anche una possibilità che mi era venuta in mente, solo che non ne conosco e non sapevo se esistessero, quindi non l'ho buttata lì come possibilità concreta. L'obiezione che sollevi è giusta, anche se non capisco totalmente se mi stai dicendo "non esplorare tutte le strade in una volta, lasciatene qualcuna per l'eventuale prossima partita" oppure "se ti segni tutte le strade e ti fai una mappa, la prossima volta che giocherai non ci sarà nessun gusto". Le "mappe" che ho intenzione di fare hanno uno scopo molteplice. Da un lato, se mai volessi fare una partita tra qualche anno, avrei per lo meno a disposizione uno strumento che mi permette di evitare scelte decisamente sciocche; del resto, nei librogame di Brennan, se arrivi al famoso 14 lui stesso ti dice di sfruttare tutta l'esperienza accumulata e di ignorare i riferimenti a trappole che già conosci e in cui, avendo il senno di poi, non puoi più cadere (del resto, perché dovresti caderci di nuovo, scegliendo di nuovo il paragrafo sbagliato come se non avessi mai giocato?). Ma il resto non cambia di una virgola. Una mappa non mi permetterà di evitare i combattimenti, ma mi permetterà di scegliere quali combattimenti voglio affrontare. In AD&D questo si applica poco, ma in un Lupo Solitario, per esempio, sarebbe di grandissimo aiuto. Dall'altro lato, devo dire che, nonostante abbia passato anni a giocare coi miei librogame, praticamente in nessuno ho esplorato tutte le possibilità. Una volta che trovavo il percorso giusto, ad ogni partita lo ripetevo, soprattutto in quelle serie come LS dove ogni cosa che trovi nel volume prima te la porti dietro in quello dopo; sarebbe stato sciocco non fare così. Eppure mi rimangono innumerevoli sentieri da esplorare, e poterli mappare, anche per scoprirne la struttura, le diramazioni, le varie possibili vie d'uscita, sarebbe interessantissimo. Per esempio, ieri ho passato almeno tre ore su AD&D 10, ho esplorato un mucchio di strade e mi sono meglio reso conto di come sentieri che sembrano apparentemente lontanissimi alla fine si riuniscano negli stessi checkpoint; inoltre, segnandomi tutti i percorsi già fatti, ero in grado di decidere subito quali alternative scegliere nella partita successiva. In questo modo sfrutto al meglio un libro che altrimenti potrei finire in due tentativi e riporre sullo scaffale per altri chissà quanti anni. Del resto, un librogame finito è un'esperienza talvolta irripetibile. Nei libri di Jackson c'è una sola strada giusta, e come dimostrano le nostre discussioni, una volta che la troviamo ce la ricordiamo benissimo; in fondo anche questo elimina l'incertezza. Avere una sorta di mappa non significa usarla per forza alle partite successive, ma almeno hai uno strumento che puoi decidere di usare nei casi in cui Brennan ti ha già fatto fuori venti volte nella Tomba degli Incubi e non hai più voglia di girare a vuoto, visto che ormai sei già un Pivello Rimbalzante |