Re: nuove recensioni |
Oggetto: Re: nuove recensioni inviato da Gurgaz il 1/9/2007 22:23:09 Per come la vedo io, è quasi un piacere esaminare le traduzioni di Lughi & Co. e sbellicarsi dalle risate. Oggi siamo abituati a tutto, a sentire nomi fantasy tutt'altro che orecchiabili (io penso che il primato lo detenga M.Moorcock con la città di R'Lin K'Ren A'a), ma quando i librogame furono tradotti le persone incaricate si sono trovate davanti a scelte difficili. Mantenere l'originale o cercare una perifrasi, o una parola dalla grafia/sonorità più genuinamente italiana? Secondo me Lughi ha fatto un buon lavoro e la chiarezza dei primi 5 LS e degli Oberon, tradotti personalmente da Lughi assieme a Judy Moss, è assai superiore ai successivi librogame. A me ha sempre dato fastidio il profluvio di nomi con cui Dever denomina le varie creature del Magnamund. Mi sta anche bene che i classici mostri "generici" del fantasy vengano identificati con nomi specifici (i goblin diventano Giak, gli spettri diventano Vordak, i Lupi Neri si chiamano Tigerwolf ecc...), ma da un certo punto in avanti si comincia veramente a sragionare. I primi libri, tradotti da Lughi, cercano di limitare questo profluvio di nomi cacofonici ed incomprensibili. Vuoi mettere essere attaccati da un banale minotauro, quando si può affrontare un Exterminus? Oppure subire l'assalto di un familiare Serpente Marino, quando invece si può avere la nave sconquassata da un poderoso Xargath? Quel che non capisco non è tanto l'inversione di tendenza che c'è stata ad un certo punto della serie, quando i traduttori hanno smesso di censurare i nomi e hanno preso a trascrivere quelli originali; ciò che davvero mi sorprende è la mancata fedeltà al passato e la completa cancellazione del contributo di Lughi. Perché recuperare nomi come Ruanon, Gwynian, ecc... creando solo confusione? Non si potevano mantenere a quel punto quelli originali? Come in italiano sono entrate in uso certe denominazioni per parole straniere (per esempio le città), perché mai ad un certo punto dovremmo cominciare a chiamarle in altro modo? Al telegiornale a volte tentano di inculcare pronunce diverse di parole note (es Cèrnobyl che è diventata Cernòbyl), ma ogni volta suona strano e fastidioso. Avrei preferito che nella serie fosse stata mantenuta una certa continuità. A questo punto, in vista di una riedizione, la scelta migliore sarebbe buttare tutto il contributo di Lughi nel cesso e tradurre di sana pianta almeno i primi 4 libri. Rimane però inevitabile che Kai venga tradotto con Ramas... ma vogliamo mettere? Kai è una parola insignificante rispetto a Ramas, almeno per il suono che ha in italiano. E Magnakai fa sbaccanare, mentre Ramastan sembra qualcosa di serio. |