Re: Alla Corte di Re Artù |
Oggetto: Re: Alla Corte di Re Artù inviato da EGO il 3/5/2007 0:47:26 Be', signori, chi l'avrebbe mai detto? Ho rigiocato La Tomba degli Incubi, e... venirne fuori è stato infinitamente più facile di quel che ricordavo. Al punto che mi sono dovuto chiedere dove sono tutte queste difficoltà che io, gli altri giocatori e Brennan declamavamo a gran voce. Una cosa è ovvia: dopo la Piramide Nera di Skyfall, perfino la Tomba di Grott diventa un dungeon decisamente semplice e lineare. Farne una mappa precisa è stato abbastanza semplice, ed è il segreto per non smarrirsi mai e sapere sempre dove si è stati e dove bisogna ancora andare. Se ci si impunta a cercare passaggi segreti in ogni stanza, poi, come del resto si dovrebbe fare, non c'è nessun motivo per non riuscire a finire il libro con un Mortometro decisamente ridotto (io sono morto quattro o cinque volte, ottenendo comunque una buona valutazione). I nemici sono tutti fattibilissimi a patto che non tirino un 12 (nessun nemico mi ha ucciso, sono sempre schiattato per lanci di dado falliti), di trappole mortali ce ne sono ma nemmeno poi tante (di obbligatorie ce ne sono 3, e le prime due si trovano prima ancora di entrare nel cuore della Tomba)... alla fine della fiera devo per forza ritrattare un dogma che avevo difeso per anni e dire che il 7 NON è assolutamente il libro più difficile di ACDRA. Credetemi, trovare la strada nel Regno dell'Orrore è stata tutta un'altra fatica, e gli scontri e le trappole del Regno del Caos fanno impallidire quelli della Tomba. Che però è sempre un bellissimo libro, uno dei migliori della serie |