Re: io intanto ho preordinato la collector's edition...
Oggetto: Re: io intanto ho preordinato la collector's edition... inviato da EGO il 17/2/2009 10:14:05
Per un attimo, rivedendo quel numero 3, la fascetta, il titolo e il disegno, ho vissuto un flashback quasi fisico al tempo in cui ebbi per la prima volta tra le mani il Kaltenland originale. Questo libro è sempre stato speciale per me, e credo che questa riedizione lo sarà allo stesso modo. Bellissima copertina... oggi vado a vedere se è uscito!
EDIT: ed eccolo!
Frontespizio. Notare, in alto, la prima apparizione del famoso logo che ha fagocitato la metà superiore delle copertine Mongoose. Meno male che da noi non è in copertina!
Il Baknar. Massiccio!
La Pietra della Morte. Si introduce nelle illustrazioni un tocco di computer grafica che farà capolino anche nella figura finale.
Il Javek. Interpretazione un po' banale...
L'Akraa Neonor. Ehm... originale.
Loi-Kymar. Terribile!
Infine, questo è il Vonatar dell'avventura bonus. Ho visto cose migliori nei volumi peggio disegnati di AD&D...
Osservazioni sparse:
- la mappa, nella versione EL, potremmo definirla quasi pessima. In bianco e nero è di difficile lettura sulle parti grigie, ed è un peccato perché è un disegno enorme.
- Rich Longmore migliora, anche se i suoi disegni non potranno mai avere la pulizia, la precisione, la compostezza e l'incisività di quelli di Chalk, che per Kaltenland erano e sono ancora indimenticabili (l'Akraa Neonor era DIVINO). Non vi ho linkato apposta la Biscia Cristallina perché non ne vale la pena Diversi disegni sono comunque interessanti e riprendono/ricordano bene quelli originali. Peccato che il disegnatore si sia dimenticato presto che i Barbari dei Ghiacci non hanno le pupille: se non sbaglio, li ha disegnati così solo in uno dei disegnini tra i paragrafi. I disegni dell'avventura bonus, anche se pochissimi, sono di nuovo da dimenticare, vedi il Vonatar qui sopra. Il disegnatore è un altro, comunque.
- il paragrafo 192, assente nella prima infornata Mongoose, c'è
- ad una prima occhiata, il testo mi sembra aver subìto le minime variazioni e i cambi di spaziatura intra-paragrafo già visti nel volume 2, pur restando quello di Lughi & Moss.