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Re: Articolo sul portale di Esaedro

Oggetto: Re: Articolo sul portale di Esaedro
inviato da Xion_Aritel il 11/9/2007 16:15:24

Citazione:

Elrond ha scritto:

Grazie Xion.
Penso che la tua analisi centri effettivamente meglio la situazione, tra le considerazioni fatte precedentemente e messe in ordine.
La morte del mercato negli anni '90 è stata segnata anche da moltissime produzioni di scarsissima qualità (ufficiale e "meno ufficiale"). E' inutile negarlo.
Quando ho detto tonnellate di materiale, in effetti, intendevo solo ciò che ho potuto toccare con mano comprandolo successivamente in inglese quando internet ha permesso tutto ciò. Parlo di moltissimi moduli del D&D basico, ad esempio, tra i quali si trovano delle immonde schifezze e dei capolavori assoluti. E indipendentemente da questi valori la Editrice Giochi interruppe la traduzione e l'importazione del materiale per un'insensata legge di mercato.


Il problema, secondo me, è che i capolavori erano in numero davvero esiguo rispetto alla quantità di produzioni annuali. Sarebbe stato davvero difficile effettuare una valida scrematura su tutto il materiale, tantopiù che credo che la TSR chiedesse al suo concessionario (la EG) la traduzione di TUTTO, non solo di materiale "a scelta".
Inoltre per la EG D&D ed AD&D erano giochi un po' "diversi" rispetto ai loro standard. Stargli dietro come avrebbero meritato (e con una casa madre che di certo non aiutava) avrebbe probabilmente trasceso il loro abituale campo d'applicazione. Si sarebbero dovuti specializzare in GdR, e probabilmente non hanno voluto correre il rischio.
Oppure, più semplicemente, il calo delle vendite li ha scoraggiati a sufficienza da farli mollare.

Citazione:

Elrond ha scritto:

Dico solo che per non perdere fette di appassionati compratori, i filoni e le saghe andrebbero seguite nella loro interezza per evitare la non-cultura del genere.


D'accordissimo se questo significa non interrompere delle valide pubblicazioni in corso lasciando incompiuti degli ottimi lavori (vedi Misteri d'Oriente tra i LG).
Meno d'accordo se intendi continuare a pubblicare con costanza sostenendo un mercato che non da prodotti all'altezza, ma non credo tu intendessi questo.

Citazione:

Elrond ha scritto:

Considerei non per ultimo, anche il problema della lingua.
La lingua italiana per quanto sia meravigliosa, è talmente complessa e particolare da rendere i suoi fruitori bisognosi delle traduzioni. Non sono certo se il motivo sia la poca disponibilità all'esterofilia piuttosto che la difficoltà psicofisica ad imparare le lingue anglofone (utilizziamo aree del cervello diverse, ma non ne so molto a riguardo). E' assodato però che a tutt'oggi siamo uno dei paesi culturalmente evoluti che parla meno l'inglese con la necessità di avere le produzioni per forza tradotte (tempo che si aggiunge al tempo nel quadro che ci hai descritto).


Non sapevo che usassimo differenti aree del cervello per la lingua, molto curioso
Ma quello che dici è vero. Il problema, purtroppo, è aggravato da una situazione quasi monopolistica del mercato: l'80% dei giochi è un prodotto Made in USA, e gli statunitensi quasi RIFIUTANO i giochi esteri.
In un vecchio numero della rivista Kaos c'era una sorta di "guida alla sopravvivenza alla Gen Con", e tra le "cose da non fare" era esplicitamente indicato: - NON andate alla Gen Con per vendere i diritti di pubblicazione di giochi italiani. Gli americani non pubblicano NIENTE che non sia americano.
La situazione, allora, non si dev'essere evoluta poi molto.
Quindi si perde anche la possibilità di avere prodotti "nostrani" che si avvantaggerebbero di non necessitare di tempo aggiuntivo per le traduzioni.
Purtroppo, tra l'altro, quasi mai ho visto qualcuno considerare un pregio che i suoi soldi ed il suo tempo venissero spesi in un gioco italiano anzichè straniero...
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