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Lupo Solitario 1 Director's Cut: commenti e opinioni

Oggetto: Lupo Solitario 1 Director's Cut: commenti e opinioni
inviato da EGO il 11/9/2007 18:49:49

Come ho scritto nell'altro thread, ho ricevuto il volume 1 del nuovo Lupo Solitario della Mongoose. Per il momento non l'ho ancora finito, ma ho completato la parte "extra" di avventura, e ho interrotto il gioco nel punto in cui comincia la storia che tutti conosciamo.

La parte dell'attacco al Monastero è piuttosto lunga: diciamo che, contando che sono morto una volta, mi ha preso almeno un'ora e mezza. I paragrafi sono lunghi, forse a volte in modo esagerato; se non vi è mai piaciuta la prolissità delle avventure del Nuovo Ordine, be', sappiate che bene o male lo stile è quello. Oltretutto, ci sono paragrafi che si somigliano moltissimo tranne che per alcuni particolari determinati dalle scelte compiute nelle sezioni precedenti. Mi spiego: mettiamo che, al 328 (invento un numero a caso), ci siano due scelte che conducono al 511 o al 433. Si scopre poi che sia il 511 che il 433 raccontano la stessa cosa, con la differenza che in uno dei due vieni ferito e nell'altro invece no. Ma il 95% del testo dei due paragrafi è identico, ed è anche molto lungo: si parla di sezioni che prendono più di una pagina, qualche volta perfino più di due.

La varietà di scelte e di bivi non è male, però i passaggi obbligati sono la maggioranza: mi sembra che, nei due tentativi che ho fatto, ci sia stata soltanto una variazione effettiva di percorso che mi ha fatto saltare un corridoio; per il resto, la successione degli eventi è assolutamente uguale, a prescindere dalle scelte. Per chi ci giocherà in futuro, consiglio di prendere lo Psicolaser o la Telecinesi, perché il punto che mi ha ucciso prevede o l'uso di una di queste due Arti, o un tiro di dado piuttosto sfavorevole.
A proposito: ho la sensazione che questa nuova parte costituisca anche una sorta di compensazione dello scarsissimo uso della Telecinesi nei vecchi 5 libri Ramas; credo che ci siano almeno 3 opportunità diverse di usarla, già solo in questa porzione di avventura.

Credo che, nonostante la buona narrativa, Joe abbia commesso qualche ingenuità di troppo. Non voglio spoilerare tanto, ma diciamo che mi ha fatto sorridere il Lupo Silenzioso che, frugando nel suo baule mentre fuori infuria la battaglia, si sofferma a pensare di non prendere con sé i libri, perché non gli serviranno Quasi sapesse già che dovrà scappare da solo...
La grande prolissità del testo è volta poi a dare una descrizione degli ambienti del Monastero: molto bella, ma qualche volta Joe esagera con la lirica e diventa stucchevole.
Inoltre viene richiesta un'attenzione forse eccessiva a quello che succede, che mi è sembrata una forzatura: ad un certo punto vi verrà chiesto di ricordare dei dettagli di due o tre situazioni che si sono verificate in precedenza, e ci sono riuscito, sì, ma il fatto che se non ci si riesce si muoia mi ha infastidito.

Riguardo ai combattimenti: data la situazione, sono molti, davvero molti, nel giro di pochi paragrafi. Ci sono parecchie assurdità nei punteggi dei nemici, per esempio ci sono coppie di Giak che hanno le stesse Combattività e Resistenza di alcuni Giak singoli, e converrete che non ha senso. La Guarigione non è strettamente essenziale, ma diciamo che può dare una mano. Ho trovato interessanti alcuni bonus e malus in battaglia, determinati dall'avversario e dal modo in cui si attacca.

Potrebbe essere solo una sensazione, ma credo che Joe abbia voluto lanciare una piccola frecciatina ai classici librogame: ad un certo punto viene fatto un accenno ad un Maestro Ramas chiamato True Path...
E ho anche trovato un piccolo errore d'ortografia: al 221 c'è scritto "feint noises" invece di "faint noises".

Nel complesso: questa prima parte mi è piaciuta, ma non la trovo così spaventosamente bella o necessaria. Mi è sembrata quasi una piccola scusa per fare il giro turistico del Monastero; non mi turba tanto il fatto che in pratica riscriva l'origine di Lupo Solitario, però il modo in cui è stato fatto non è perfettamente coerente, e lo capirete leggendo gli ultimi paragrafi prima che LS si ritrovi da solo nella foresta. Mi è un po' mancata l'essenzialità della vecchia versione: qui c'è una sbrodolata di parole che dà la forte sensazione di stare leggendo un romanzo, anche se la parte "game" del "libro" non è affatto scarsa. L'unica cosa che si può dire a riguardo è che le scelte riguardanti gli oggetti sono talmente guidate, che non arraffare tutti quegli item assolutamente unici che troviamo in giro vuol proprio dire farlo apposta.


Altri commenti seguiranno quando avrò letto il resto. Ciao!
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