Re: Howl of the Werewolf: il nuovo Fighting Fantasy |
Oggetto: Re: Howl of the Werewolf: il nuovo Fighting Fantasy inviato da Gurgaz il 16/9/2007 16:44:37 Bene, EGO. Ci hai presentato un interessante inedito che forse un giorno potremo apprezzare in italiano. Mi piace ancora sognare, anche se leggerlo in lingua originale è certamente più stimolante. Se poi si tratta di un lavoro fresco, valido ed entusiasmante, mi fa sperare che Fighting Fantasy abbia ancora le carte in regola per creare interesse intorno ai librogame, laddove Dever forse non ha più molto da dire... Io adoro la formula "avventura singola" di Fighting Fantasy: in un solo libro si trova una storia a sé, gestita in un modo sempre diverso e con qualche regoletta a dare varietà al sistema di gioco. Se l'autore azzecca questi punti, è facile che ne venga fuori un lavoro pregevole. Di avventure se ne possono scrivere tantissime, impiegando le idee più ingegnose ed originali, perché c'è ancora molto potenziale non sfruttato. Per quanto riguarda la questione dei nomi e dei codici, nonché dell'ipotetica traduzione in italiano, ti segnalo la presenza nel numero 11 di Dimensione Avventura di uno stesso enigma di questo tipo, gestito in modo buffonesco. [SPOILER] Arrivato a destinazione, devi trovare il luogo dove si trova il nemico finale: sulla mappa devi prendere il nome del luogo e sommare i numeri corrispondenti alle lettere... Ci sono nomi tipo: Campi Aperti, Rocca del Dragone, Cimitero di Fenmar, Battle Plains, Tombe degli Antichi Re, Tomba di Zarrikis... Come? "Battle Plains"? L'idea sarebbe tradurre il nome ed invertire il paragrafo utilizzato in inglese con quello utilizzato in italiano, ma non sempre è possibile. Non ho fatto il conto, ma forse in questo caso risultava un numero non utilizzabile. Se non è così chi ha fatto la traduzione (Mariangela Bruna) merita una tirata d'orecchie a 15 anni di distanza per la pigrizia. |