Re: Etica del librogioco |
Oggetto: Re: Etica del librogioco inviato da Gurgaz il 12/11/2007 21:17:39 Stai aprendo un sacco di discussioni interessanti, alcune delle quali esulano dai soliti temi che ho visto trattare in anni di discussioni. Complimenti! L'etica del librogioco esiste, ma si tratta di un compromesso con se stessi, la propria coscienza e il proprio orgoglio personale. Per questo io inizio sempre un librogame quando muoio (salvo casi particolari, come tiri di dado sfortunati) e sono particolarmente felice di farlo quando c'è un sistema per evitare la morte. Da questo il mio apprezzamento per gli instant death rispetto ai librogame dove si muore a poco a poco e spesso perché lo dicono i dadi. Quando ricomincio un librogame e non me la sento di tentare strade diverse, sempre che ce ne siano, non leggo mica tutti i paragrafi. Di solito pongo più attenzione alle alternative alla fine, valutando per bene dove è bene variare rispetto al percorso che mi aveva portato alla fine prematura. I librogame dove non si può morire, in fondo, non sono così divertenti come quelli dove si combatte, si risolvono enigmi e ci si trova a dover lottare per sopravvivere e portare a termine una missione. Sicuramente è interessante contemplare più finali, uno dei quali migliore degli altri, ma non è un espediente utilizzato molto spesso. |