Re: librigame "sui generis" |
Oggetto: Re: librigame "sui generis" inviato da merlin_cocaio il 21/11/2007 0:14:52 Grazie mille a tutti, mi appunto subito sul registro di guerr... sul taccuino i preziosi suggerimenti elargitimi (a parte Fire Wolf che già conoscevo, colpa mia che ho dimenticato di specificarlo all'inizio. Il barbaro è anzi un "sorvegliato speciale" che non mancherò di ghermire se dovessi avvistarne da qualche parte qualche volume. Ora come ora mi è rimasto solo l'ultimo della serie). Ottima anche la segnalazione di HOTU, su cui non mi era mai passato per la mente potessero reperirsi anche collane di librogame. Per quanto riguarda la questione che ho sollevato riguardo a sistemi di gioco "peculiari", mi sembra di capire dalle recensioni lette e dalle vostre risposte che nessuna serie, perlomeno tra quelle pubblicate in Italia, con un gameplay che in misura maggiore o minore si discosta dall'approccio stile rpg (se non erro dovrebbero grosso modo essere compact, detective's club, realtà & fantasia, realtà virtuale, sherlock holmes, time machine) abbia raggiunto risultati nel complesso entusiasmanti. A questo punto scatta la domanda da un milione di dollari (o se preferite, da niubbo reo confesso): il connubio tra cyoa - intesa come mera "storia a bivi" - e rpg si deve quindi in ultima analisi considerare come il più alto stadio evolutivo del libro gioco, la sua forma più raffinata? E ciò può essere dovuto al fatto che la maggior parte delle deviazioni da questo percorso si sono rivelate sterili e non sono riuscite a produrre innovazioni tali da costituire nuovi paradigmi alla luce dei quali considerare l'interattività in un libro game, o più semplicemente perché non hanno incontrato un sufficiente favore del pubblico? |