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Re: Petropoli

Oggetto: Re: Petropoli
inviato da Gurgaz il 29/12/2007 17:59:41

Anzitutto parto col commentare il riassunto che vi ho riportato, che in fondo riporta quello che mi aspettavo io da questo gioco. Ebbene, non una sola informazione ivi riportata rispecchia le meccaniche di Petropoli.

Descrizione

I giocatori (3-6) vestono il ruolo di arbitri del mercato del petrolio, nel concitato momento in cui l'oro nero si sta progressivamente esaurendo. Qual è la strategia più conveniente? Sfruttare la penuria e gli alti prezzi del petrolio od investire nelle nuove fonti di energia? La risposta è presto detta ed è la numero 1, visto che le meccaniche di questo gioco non sono esattamente ben curate.

Ogni giocatore inizia con 1.000.000 $ e lancia due dadi per spostarsi sul tabellone. La prima cosa che deve fare è acquistare petroliere ed attraccarle nei paesi "esportatori", dove si posizionano i barili di petrolio prodotti. I paesi sono numerati dal 2 al 12, perché ad ogni turno va posizionato un nuovo barile in base al risultato ottenuto dai dadi. Statisticamente c'è maggior probabilità di ottenere un 7 (Arabia Saudita), perciò il costo di attracco delle petroliere è proporzionale.

A seconda della casella, si deve:

- variare il prezzo del petrolio con l'apposito dado (il prezzo è visibile grazie all'apposito segnalino)
- produrre da 2 a 5 barili supplementari (tirando i dadi per ogni barile)
- scegliere un paese dove caricare il petrolio (le petroliere attraccate caricano in ordine, un barile alla volta tra quelli disponibili)
- tirare i dadi da 2 a 5 volte per sapere quali paesi "importatori" richiedono petrolio e, se possibile, soddisfare le loro necessità

Per importare petrolio occorre avere petroliere attraccate anche nei paesi "importatori" (che hanno la stessa logica degli "esportatori" per costo d'attracco), ma qui tutti i giocatori che hanno la petroliera possono ingaggiare una feroce asta al ribasso per vendere i loro barili. I barili di plastica equivalgono a 1.000 barili veri, quindi il regolamento dice che se l'asta finisce a 70 $ al barile, si ottengono 70.000 $ per ogni barile venduto. E qui casca l'asino: e se l'asta si conclude a 69$? Ottengo 69.000 $ a barile. Già, ma il taglio più piccolo delle banconote è di 10.000 $... c'è qualcosa che non va.

Comunque questo problema si può risolvere molto semplicemente, senza cambiare le regole del gioco. Quello che invece non si riesce a risolvere è quello delle carte, che non hanno caselle in cui vengono pescate. Si pesca una carta solo se si ottiene un numero doppio con i dadi. Purtroppo questo è troppo raro e ne risulta che cali/aumenti della produzione, cali/aumenti del prezzo, piccoli imprevisti e, soprattutto, la possibilità di acquisire centrali eoliche, centrali solari e di finanziare la ricerca scientifica sono davvero esigue.

Le centrali e le carte Ricerca si acquistano con un'asta al rialzo, esattamente il contrario della vendita del petrolio. Le rendite sono basse rispetto alla spesa, ma se si possiedono più centrali uguali la rendita migliora e raddoppia per ogni carta Ricerca in proprio possesso. Ciò non costituisce una valida alternativa al petrolio, poiché si incassa solo passando dal Via!. Non esistono Imprevisti e Probabilità che possono alterare i giri, inoltre esiste una regola interessante ma che rende estremamente improbabile la strada delle fonti alternative: i turni di gioco non sono fissi, ma a giocare è sempre il giocatore che ha l'ultima pedina. Questo comporta che arrivare al Via! è particolarmente arduo, così come incassare soldi per le centrali. Se tiri un bel 12, stai pur tranquillo che non giocherai finché tutti gli altri giocatori non ti avranno passato! Quel che mi chiedo è: gli autori hanno davvero pensato che un giocatore possa risparmiare i soldi delle petroliere e non partecipare alla corsa ai barili, per affidarsi all'effimera opzione offerta dalle carte? Secondo me è impossibile, perché è una scelta passiva e rischiosa.

Il gioco finisce in tre casi:
- il petrolio raggiunge i 100 $ al barile (poco probabile)
- è stata pescata l'ultima carta del mazzo (impossibile, visto che si pescano pochissimo)
- non ci sono più barili nella riserva per far fronte alla produzione di petrolio richiesta in un turno (assai probabile)

In verità, i 70 barili finiscono molto prima del previsto, in quanto è molto facile produrre e può capitare di non riuscire a caricare per molto tempo (ci sono poche caselle carico sul tabellone). Ricordo un momento in cui c'erano ben 16 barili in Russia. Se i barili sono venduti tornano nella riserva, quindi per evitare una prematura fine del gioco occorre vendere in fretta. In più, ogni volta che un giocatore passa dal Via!, bisogna buttare via un barile dalla riserva per simboleggiare che le scorte si stanno esaurendo.

Io sono rimasto basito dalla rapidità con cui i barili sono prodotti e il gioco si avvia verso la fine, soprattutto se ci sono tanti giocatori. Altro elemento di sorpresa è l'assoluta incapacità di capire chi sta vincendo, a meno di effettuare periodici conteggi del denaro. Vince infatti chi ha più soldi alla fine del gioco.

Pregi

Rispetto al Monopoli, di cui ricorda il nome, è assai più rapido e ha più regole per evitare il ristagno del gioco.

E' graficamente ben realizzato e propone una meccanica di gioco molto interessante.

Trascina i giocatori in serrate aste al ribasso o al rialzo, per cui è molto importante valutare quando è bene fermarsi.

E' divertente (risate assicurate).

Difetti

Purtroppo alcune sviste importanti rovinano buona parte delle premesse:

- la pesca delle carte è troppo rara e così gli eventi che rendono il gioco vario ed interessante (notizie dai mercati e nuove fonti energetiche)
- è troppo facile produrre barili, per cui il gioco può giungere ad una fine prematura per esaurimento scorte (soprattutto in tanti giocatori)
- la dotazione banconote non include biglietti da 1.000 $ e 5.000 $ (mentre sono presenti gli inutili 200.000 $ e 500.000 $), che sono indispensabili per la gestione delle vendite dei barili secondo quanto specificato nel regolamento

Contenuto: una plancia di gioco, 120 petroliere di plastica di 6 diversi colori, 70 barili di plastica, due dadi classici, un dado speciale per il prezzo del greggio, un segnalino nero per il prezzo del greggio, dotazione banconote, un mazzo di carte speciali, regolamento
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