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Re: Petropoli

Oggetto: Re: Petropoli
inviato da Gurgaz il 29/12/2007 19:29:20

Anche io ho letto commenti simili ai tuoi (Tana del Goblin?).

Non è lungo quanto Monopoli, a meno che non si giochi in due giocatori. In 5 dopo 90 minuti avremmo terminato la partita, ma abbiamo deciso di procedere fino all'esaurimento dei barili presenti sul tabellone.

Le meccaniche non sono innovative, questo è certo. L'unica mia conoscenza dei "Coloni di Catan" si rifà ad un tuo breve riassunto in sede Lucca Games 2007, quindi non posso ravvisare somiglianze.

Io non sono necessariamente contrario alla componente fortuna e non credo si possa realizzare un gioco in cui la fortuna non è presente solo escludendo i dadi o attrezzi simili. Non credo che Puerto Rico, gioco stupendo ed ingegnoso, sia privo della componente fortuna. Semplicemente la tua fortuna non è decretata da due cubi numerati, ma dalle scelte fatte dai giocatori prima di te. A volte ti trovi a non poter fare qualcosa non perché uno stupido dado ha detto NO, ma perché le attuali contingenze (dettate dalle azioni degli altri giocatori) ti impediscono di fare come vorresti. Forse per te è più facile da accettare, ma dal mio punto di vista è del tutto equivalente. Per non parlare della sfortuna, per cui vengono interpretate male proprio le regole che causano la sconfitta tua e la vittoria altrui (quella sera a Puerto Rico ho perso perché i Punti Avventura li facevano gli altri caricando porcheria a vagoni, mentre io non potevo vendere il mio prezioso caffé, nonostante tutto sono arrivato al terzo o secondo posto).

Tornando a Petropoli, la particolare turnazione non è sbagliata. Anzi, secondo me è una regola che funziona bene, perché ritarda il passaggio dal Via! e la rendita delle centrali. Il problema è la pesca delle carte, affidata ad un evento estremamente sporadico come il lancio di un doppio numero! Sarebbe stato molto meglio utilizzare caselle dedicate, eliminando un po' di quelle dedicate a vendita e produzione petrolio (che sono tantissime), perché secondo me le carte possono movimentare il gioco e rendere la partita molto interessante.

Il problema delle banconote che non collimano coi ricavi del petrolio, ahimé, è una seccatura. Nella prima partita arrotondavamo per eccesso se c'era un margine di 6.000 $ o più, per difetto se era di 5.000 $ o meno. Questo dava vita a calcoli pazzeschi e speculazioni al limite, sinceramente non molto divertenti.

In generale occorre poter pescare più spesso le carte. Invece di quella scemenza dei numeri doppi, io direi: "peschi una carta se lanci un 8 o più".

Per quanto riguarda le aste, l'unica soluzione è imporre che gli scatti al ribasso siano di 10 in 10, senza considerare le unità, e fare così anche se l'asta si conclude senza ribassi. Però questo cozza col fatto che il petrolio ha aumenti di 1,2,3 o al massimo 5 $ alla volta (cali di 1 o 2 max), inoltre le aste durerebbero poco e si venderebbe a prezzi più alti, anche perché in questo gioco non sei mai con l'acqua alla gola, come invece accadeva in Monopoli. Qui devi guadagnare tanto, perciò se il prezzo scende troppo tanto vale attendere la prossima vendita e sperare di avere meno concorrenza!

Anche se io giudico negativamente Petropoli, ai miei cugini è piaciuto. Prima di dare un giudizio definitivo, vorrei provare una partita con 3 giocatori, per vedere se dura veramente come il Monopoli.
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