Re: Runebound - Gioco da tavolo della Fantasy Flight Games |
Oggetto: Re: Runebound - Gioco da tavolo della Fantasy Flight Games inviato da Gurgaz il 5/1/2009 18:57:15 Citazione:
Ieri si è svolta la fatidica partita a Runebound, quella che doveva aprirmi gli occhi sulla vera essenza di questo gioco e del mio rapporto con esso. Visto che nelle precedenti partite sono stati commessi errori marchiani nell'interpretare il regolamento, stavolta mi sono premurato di scaricare e leggere il manuale, per arrivare pronto almeno io. Devo dire che il regolamento è di una precisione e linearità eccezionale, semplice ed elegante come pochi. Impossibile che saltino fuori problemi (magari con le espansioni, chissà). Come è andata la partita? Male, malissimo, mi ha praticamente rovinato la giornata, e forse anche qualcosa di più. Abbiamo giocato in 5, un numero di giocatori ancora troppo elevato per non evidenziare i problemi già discussi in fase di recensione. Io ho avuto il privilegio di pescare un personaggio stranamente equilibrato, che non privilegia nessuna delle tre forme d'attacco. In pratica, dovrebbe essere più lungo e laborioso abbattere i nemici, ma ci si dovrebbe poter difendere meglio. Non è così, purtroppo serve essere fortunati, ed io di fortuna ieri non ne ho vista l'ombra. Non ne ho azzeccata una in tutta la partita: perdevo con avversari semplici, pescavo Eventi di cui sistematicamente beneficiava qualcun altro (prendendosi oggetti incredibili gratis), arrivavo sempre in ritardo perché i dadi Movimento continuavano a punirmi e gli altri giocatori mi "soffiavano" le quest. Dopo 4 ore di gioco, non c'era più sufficiente ripristino di quest, come al solito, e quelle facili mi venivano sottratte da chi poteva tentare qualcosa di più rischioso e remunerativo. Mah, è sua facoltà fare così, solo che in questo gioco le risorse sono limitate; se gli altri ti rubano le quest e tu non sei abbastanza forte da affrontare quelle difficili, non hai altra scelta che FARE NIENTE. Dopo un'ora intera spesa a FAR NIENTE, riesco ad ottenere un Seguace, con cui tento la mia prima quest blu (non c'erano alternative). Era alla mia portata, ma qui ci si è messo il fato, che si era già accanito abbastanza contro di me. Devo fare 6 o più per colpire...5 devo fare 8 o più per non subire danni...7, alla fine mi sono trovato a fare un tiro Riesci = Vittoria, Fallisci = Sconfitta. Tirare più di 8.... 6. E lì mi sono alzato arrabbiatissimo e ho detto che mi chiamavo fuori. Siccome erano le 20 circa (partita iniziata alla 15.00), abbiamo ordinato delle pizze e nel frattempo ho portato fuori il cane a fare il giretto (si giocava a casa mia, altro simpatico dettaglio). Al ritorno ho notato che qualcuno stava manovrando il mio personaggio, che avevo detto di seppellire senza tanti complimenti. Visto che era così difficile, l'ho fatto di persona. Dopo cena gli amici hanno continuato senza di me e sinceramente ero troppo indispettito ed annoiato per stare a guardare. Il gioco è finito alle 22.17, dopo quasi sette ore di gioco, con la vittoria di un personaggio neppure troppo forte, ma con l'"Oggettone" giusto. Finita la partita mi sono riunito al gruppo (nel frattempo mi sono guardato Balle Spaziali, almeno mi sono fatto quattro risate) e sono iniziate un po' di assurde discussioni sulle dinamiche di gioco. Io gli ho detto che mi ero sinceramente stancato di giocare ad un gioco vai-spacca-prendi il tesoro-torna a casa e curati, dove la componente sorte è così preponderante. In D&D, che usa sempre il d20 system, non è mica così facile restare secchi. Qui è una sequenza continua di allucinanti Tiri-Salvezza, in cui un colpo di sfortuna rovina tutta l'azione, anche se ben progettata. E poi cosa vuoi progettare; tutta la partita ho cercato di accumulare 5 monete d'oro per comprarmi un seguace fortissimo, ma non ce l'ho mai fatta perché ogni volta venivo ferito gravemente e dovevo curarmi. Visto che il mio personaggio aveva buoni valori in tutte le caratteristiche, questo è un buon indice della mia iella. Ovviamente il seguace l'ha comprato qualcun altro. Ad un certo punto, però, mi sono veramente arrabbiato. Non solo un gioco, con le sue meccaniche perverse, era riuscito a rovinarmi un pomeriggio intero, in cui invece di divertirmi avevo speso 7 ore ad incazzarmi con i dadi e un po' con gli altri, che continuavano a rubarmi le quest sotto il naso, ma ho dovuto anche sentire delle sgradevolissime "ramanzine tattiche". Secondo alcuni, nella mia situazione avrei dovuto fare semplicemente questo: gironzolare un po' a vuoto, in attesa che qualcuno pescasse un evento per ripristinare le quest. Ah, geniale. Ricordo che dopo il mio ritiro gli altri hanno giocato 40 minuti prima che ciò accadesse. Dovevo stare 40 minuti a girarmi i pollici, per dopo vedere comunque le quest "spazzolate" da chi aveva di meglio da fare, tipo tentare di vincere il gioco? L'insistenza sull'idea che guardar giocare gli altri sia accettabile mi ha fatto girare le scatole al punto che ho detto ai miei compagni di gioco che era meglio se se ne andavano, perché la discussione non poteva portare da nessuna parte. In pratica li ho cacciati da casa mia, dove da almeno 2 ore erano impegnati in un'attività cui io non partecipavo (e non avevo più voglia di partecipare). E' triste, dopo due o tre ore di gioco capisci non solo che non puoi vincere, ma che non puoi fare assolutamente nulla. Non hai fortuna e a questo si unisce il sistema punitivo alla base di Runebound, gioco in cui è assolutamente sconsigliato morire, peccato che sia veramente facile. Direi che la mia esperienza con questo Boardgame finisce qui, e forse dopo la litigata di ieri sera sono finite le partite di qualsiasi gioco. Sinceramente non posso più giocare con gente che fa discorsi del genere, assuefatta agli RPG da computer (se di RPG si può parlare) e che è disposta a giocare ad oltranza anche se c'è qualcuno che palesemente non si diverte. Di Runebound disprezzo quindi l'atmosfera che le regole creano, la sua difficoltà eccessiva che premia solo chi è mediamente fortunato (non il mio caso, io sbaglio 2 tiri di dado su 3) e si piega ad orribili meccaniche di gioco (tipo stare turni e turni con le mani in mano). |