Halloween - The Beginning di ROB ZOMBIE |
Oggetto: Halloween - The Beginning di ROB ZOMBIE inviato da FalcoDellaRuna il 8/1/2008 10:36:54 Mi sono approcciato a questo film senza pensare al fatto che un regista che usa uno pseudonimo di questo tipo (Rob Zombie) fosse effettivamente una persona con il cinema horror nel DNA. Diciamo che avevo anche qualche remora nell'andare a vederlo perché, diciamocelo, tutti i film "Presentati da" non è che siano sinonimo di gran qualità. Ad ogni modo il fatto di avere la tessera studente (valida fino al 2010) mi consente di andare al cinema a 4.90 tutti i giorni, quindi ne approfitto per vedere più film possibili. Cosa sapevo di Halloween prima di entrare in sala? Umm, direi praticamente quasi nulla, sapevo che era una saga di film horror lunghissima, alla Nightmare o Venerdì 13, ma non ricordavo praticamente altro. Questo è già un buon punto a favore del film, te lo godi senza dover per forza fare paragoni con i vecchi film (ma ovviamente è una cosa applicabile solo personalmente). Ve lo dico subito: il nuovo Halloween è un classico film horror, nulla di più, nulla di meno, credo che sia definibile di genere Slasher, cioè quei film dove un pazzo killer uccide a sangue freddo decine di persone senza praticamente un motivo valido. Quindi ora sapete cosa aspettarvi da questo film, che però racconta anche una storia dal principio. La storia è quella di Micheal Myers, un ragazzino di dieci anni che vive in una piccola (e ancora per poco tranquilla) cittadina dell'Illinois. Il bambino evidenzia fin da quest'età dei comportamenti strani, dovuti principalmente alla vita infima e piena di delusioni che alimentano la sua depressione. Prima di tutto la famiglia, un patrigno ubriacone e che insulta quotidianamente sua madre e la sorella più grande, che a sua volta è tutto fuorché una brava ragazza. La sorellina più piccola, di pochi anni, è l'unica persona, insieme a lla madre a cui Micheal realmente tiene, e questo sarà un tema dominante in tutto il film. Micheal peggiorerà e si vendicherà di tutti i soprusi la notte del 31 ottobre (Halloween), e nel momento in cui la madre si trova a lavoro (spogliarellista) egli si renderà artefice di una strage che ha dell'incredibile per crudeltà e freddezza. Quella notte Myers cambierà la sua vita per sempre, entrando nella leggenda dei più spietati killer (i suoi occhi saranno il titolo di un libro fittizio del suo psichiatra all'interno del film, intitolando quel libro:"Gli occhi del diavolo - La storia di Micheal Myers"). Nei suoi anni di prigionia, che si fermano a 15, egli non parla mai con il suo unico dottore, né con sua madre (che non reggerà lo stress) né con nessun altro... la sua fuga dall'istituto dà inizio alla parte più "slasher" del film: Micheal, che copre il suo volto con una maschera (perché così "nascondo la mia bruttezza"), inizia un lungo viaggio che lo riporterà nella sua cittadina di origine, alla ricerca di qualcosa di importante per lui (che non svelerò). E' in questa parte che si ha purtroppo qualche buco nella sceneggiatura e che abbassa il giudizio del film, peraltro ben girato nelle sua scene cruente e emozionanti. Altri difetti si ritrovano nella scontatezza di certe scene, ma quello lo si poteva immaginare fin da subito, data la natura di Prequel-Remake che il regista ha voluto fare. Insomma, un film horror classico senza troppe pretese, che prende un personaggio molto famoso e ne riscrive in parte le origini e il curriculum, facendo comunque un buon lavoro (di certo non è un Z-Movie, cioè un film scadente o di serie Z) con il beneplacet di un mostro sacro come Carpenter. Giudizio 6.5/10 |