In questo sito il protagonista sei tu.
Registrati ne Il Mondo Dei Librogames  
Login
Nome utente:

Password:

Ricordami

Hai perso la password?

Registrati ora!
Ricerca
Menu principale
Statistiche Utenti
Membri:
Oggi: 0
Ieri: 0
Totale: 1330
Ultimi: Cucciola78

Utenti Online:
Guests : 0
Membri : 25
Totale: 25
Lista utenti Online [Popup]
Utenti più attivi
1
lonewolf79
3954
2
FalcoDellaRuna
3427
3
Gurgaz
2622
4
Xion_Aritel
1734
5
=Dr.Scherzo=
1452
6
MetalDave
1262
7
Devil_Arhangel
1228
8
Skarn
1174
9
UomodiAnaland
1090
10
Federico
1025
Nuovi utenti
Cucciola78 12/11/2021
Alexthelord 20/5/2021
il_regno_di_Ozz 27/4/2021
riki25 11/4/2021
RangerDelSommerund 5/4/2021
Mirsea 28/3/2021
Marco 27/1/2021
Rinaldo 8/12/2020
giuseppe95 24/11/2020
Spymode 23/11/2020
Segnala messaggio:
 

Re: Halloween - The Beginning di ROB ZOMBIE

Oggetto: Re: Halloween - The Beginning di ROB ZOMBIE
inviato da Gurgaz il 13/1/2008 1:04:22

HALLOWEEN: THE BEGINNING --- di Rob Zombie

Come si fa a realizzare un prequel che non sia stucchevole, che aggiunga qualcosa di nuovo e che non sia una mera copia della fonte di ispirazione, con l’aggravante dello scopo di lucro? Bisognerebbe chiederlo al musicista Rob Zombie, che al suo terzo lavoro nei panni del regista horror ha scelto di cimentarsi con uno dei mostri sacri del genere: Michael Myers, l’assassino di Haddonfield protagonista dei numerosi episodi della serie Halloween. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del maestro John Carpenter, che non è tipo da concedersi al primo venuto.

Halloween: The Beginning non è solo un prequel, ma è anche un remake. All’inizio si racconta la situazione familiare del piccolo Michael Myers (Daeg Faerch), cresciuto in mezzo ad una famiglia scombinata e lacerata dalle divisioni. La madre Deborah (Sheri Moon) sbarca il lunario facendo la spogliarellista, la sorella se la spassa in barba a tutto, mentre il compagno nullafacente di Deborah dorme ubriaco in salotto. Michael è un ragazzo disturbato, che sevizia ed uccide piccoli animali e litiga con i compagni di scuola, il tutto nell’indifferenza dei familiari. La sera di Halloween qualcosa scatta nella sua mente ed è la scintilla che spinge il bambino ad uccidere il padre, la sorella e il ragazzo di lei. Solo la sorellina viene risparmiata. Michael finisce in un manicomio criminale, dove rimane 17 anni sotto le cure del dottor Samuel Loomis (Malcolm McDowell). Per tutto questo tempo non pronuncia una sola parola e non fa altro che fabbricare maschere per coprirsi il volto. Una notte (vigilia di Halloween, ovviamente!) Michael Myers riesce a fuggire e raggiunge Haddonfield, Illinois, dove la sua vecchia casa funge da rifugio alle coppiette. A questo punto la trama segue quasi alla lettera quella di Halloween, con la comparsa di Laurie (Scout Taylor-Compton), che non è altri che la sorella perduta di Myers. L’assassino ucciderà diverse persone prima di catturare Laurie e sottoporle una vecchia foto di loro due. La ragazza non capisce e colpisce Michael con un coltello. Ma è Halloween e l’Uomo Nero non si può uccidere così facilmente, come scoprirà anche il dottor Loomis...

Chi come me trova un po’ datato il vecchio Halloween non disprezzerà il dinamismo del film di Rob Zombie, decisamente al passo coi tempi in fatto di qualità dell'immagine e del sonoro. Se confrontato con i precedenti lavori del regista, Halloween: The Beginning è assai più serio e meno malato nel suo svolgimento, come se volesse cercare un’impossibile continuità con il film di Carpenter. Zombie non rinuncia ad inserire i suoi personaggi trash: la famiglia di Michael, le ragazze sboccate ed affamate di sesso, i marmocchi rompiscatole, il camionista Big Joe Grizzly (interpretato da Ken Foree!), l’inserviente messicano (Danny Trejo) e diversi piccoli cameo per la gioia degli appassionati.

L’horror di Rob Zombie è classico, sporco ed efficace. Il ritmo è eccellente: non si sa che cosa siano i momenti morti, il che è già qualcosa di straordinario al giorno d’oggi. Il cast non è male per un horror: dall’esperto McDowell alla giovane Taylor-Compton è una carrellata di interpretazioni oneste, anche se non siamo certo nell’ambito in cui militano i grandi divi. Dove la storia non ingrana, ci pensano gli attori a mettere una pezza con un paio di battutacce, oppure la scena viene invasa da un brano familiare ai cultori di un certo tipo di musica, che poi è il genere in cui si è cimentato Rob Zombie. L’intro con God of Thunder dei KISS è da antologia, ma la colonna sonora riserva altre sorprese.

A livello di splatter e violenza, siamo più vicini allo stile di Carpenter che a quello di Rob Zombie. Di rado la telecamera indugia su particolari cruenti, proprio come il capostipite Halloween, anche se era meglio utilizzare una ripresa meno convulsa per dare risalto alle gesta di Michael Myers. A pensarci bene, questo excursus non ha aggiunto niente di sostanziale a quello che già si sapeva sull’assassino del 31 ottobre; forse questo è un bene. Magari qualche profano della nuova generazione andrà perfino a cercarsi Halloween del 1978, dopo aver assistito ad uno spettacolo che vale il prezzo del biglietto. Può essere che io sia accecato dalla simpatia che provo per il regista in questione, ma devo dire che fa tutto il possibile per incontrare il favore dei fan dell’horror classico, che non si sono filati più di tanto roba come The Ring, The Eye o Saw. Sebbene non sia un lavoro originale (e ci mancherebbe!), Halloween: The Beginning non è il consueto prequel girato per far soldi e che svilisce un personaggio cinematografico. È un lavoro coerente col passato, adatto al presente e ricco di citazioni ghiotte per chi sa dove guardare.

Voto di gradimento: 7
Voto critico: ***
Annunci
copyright (c) 2006-2007 IMDL All right reserved