Re: Halloween - The Beginning di ROB ZOMBIE |
Oggetto: Re: Halloween - The Beginning di ROB ZOMBIE inviato da Gurgaz il 27/1/2008 0:17:10 Citazione:
Era meglio allora che tu non vedessi il film! Perché andare al cinema a vedere film che si è già intenzionati a rigettare? Io ho smesso molti anni fa e adesso non ho neppure il tempo di vederli a noleggio. 30 anni di storia buttati alle ortiche? Mi pare che i sequel del primo Halloween abbiano già fatto abbastanza confusione nella storia ed erano la ripetizione del solito canone, come gli infiniti Venerdì 13. Qui non c'è nulla di diverso, il regista non ha fatto altro che mettere assieme la storia del primo Halloween con un paio di suoi pensieri su Michael Myers. Il bello è che non ha modificato proprio un cavolo del film originale, eccetto l'età a cui Michael commette la strage. Il motivo è presto detto: gli serviva un attore per il giovane Michael e un seienne non era semplice da trovare. E comunque l'età è solo un numero e non cambia la sostanza. Voleva dare un background a Myers, sviluppare un po' il personaggio del Dr. Loomis e riproporre un film che la gran parte della gente di oggi non ha mai visto. Magari visto questo film molti andranno a cercare il vecchio Halloween e si faranno una loro idea. In effetti, dare a Michael Myers una famiglia trash e un passato disturbato ne intacca l'alone di mistero, tuttavia questo era ormai divenuto fiacco e scontato. Non mi sembra che Zombie abbia ritratto Michael come un bravo bambino che è diventato un assassino perché ha vissuto in una famiglia del genere. Il film non spiega la sua pazzia e non spiega perché diventa invulnerabile la notte di Halloween, anche perché non c'è nulla da spiegare. Non è come Hannibal Lecter, dove il povero Hannibal diventa un assassino cannibale perché ha avuto un infanzia difficile. Se il film non piace è comprensibile. E' un remake, è di Rob Zombie, è grezzo, è imperfetto... gli puoi trovare tutti i difetti che vuoi. Ma non parlarmi di stupro di mostri sacri, dopo che sono usciti ben 7 capitoli che hanno fatto quel che gli pareva senza che nessuno venisse ad invocare la sacralità del genere slasher. Anzi, una simile serietà accostata ad un sottogenere horror come questo mi sembra davvero fuori luogo. Per quanto rilevato da topino, la tua risposta è impeccabile. Lo slasher è così e non c'è da domandarsi il perché. E' come domandarsi perché nei film di Bud Spencer e Terence Hill la gente si picchia e non si vede sangue, oppure perché nei film di Stanlio e Ollio non cadono spezzandosi l'osso del collo. Un film non è una fotocopia della realtà, per quanto si possano fare film strettamente realistici, bensì una forma d'arte in cui la finzione può intervenire a piacimento, onde veicolare una certa emozione. Può darsi che ci siano "assurdità assurde", impossibili da accettare, però guardare un film stando attenti al rispetto delle leggi fisiche è una pena per sé e per chi sta vicino. Ognuno di noi ha il suo limite oltre il quale non può sopportare immagini irreali, quindi ognuno si regola di conseguenza. E' bene però farlo prima di andare al cinema. |