Oggetto: Re: BURN AFTER READING - di Ethan & Joel Coen inviato da =Dr.Scherzo= il 27/9/2008 20:19:53
Sempre piacevole leggere le tue recensioni, Gurgaz. Non ho ancora avuto modo di vedere questo film, ma avrei una domanda:
Citazione:
Gurgaz ha scritto:
Oltre alla recitazione, il lato migliore di Burn After Reading sono le musiche di Carter Burwell, molto singolari ed efficaci. Il resto è sufficiente per intrattenere ma non per entusiasmare; non è un film che si guarderebbe un’altra volta, se non altro perché l’effetto dovuto alle poche sorprese presenti svanisce alla prima visione. Lo spettatore fa grande fatica a trovare un senso a quanto mostrato, perché è tutto eminentemente strano, inusuale e fuori dagli schemi. Personalmente la ritengo una falsa commedia, il cui scopo è mostrare la tragedia dell’umanità che vive nel sospetto, nel terrore di essere osservata e nella costante attività di spionaggio nei confronti degli altri. Trovo curioso (ed anomalo) che i personaggi non si accusino mai direttamente, pur non facendo altro che tramare alle spalle degli altri. È una sorta di visione esagerata della nostra naturale ipocondria e malafede.
Intendi dire che sembra d'assistere quasi ad uno di quegli strampalati reality show odierni, in cui i partecipanti parlano costantemente alle spalle degli altri, salvo poi ritrattare nel momento in cui sono di fronte all'oggetto delle loro maldicenze nel 90% dei casi? Perchè se è così, la cosa non mi sorprenderebbe più di tanto. Dipingerebbe il comportamento attuale di alcune - molte - persone, troppo poco "coraggiose" (ed uso questo termine nella sua accezione più vasta) per essere considerate un vero punto di riferimento.
Altra curiosità: Il film, secondo te, può per caso essere visto come una critica, nemmeno troppo velata, alla mediocrità spacciata per eccezionalità (in mancanza di veri "eroi")? Del tipo: "Tutto, anche perdere la dignità, purchè si parli di me"?