007: Quantum (eh?) of Solace (mah!) |
Oggetto: 007: Quantum (eh?) of Solace (mah!) inviato da =Dr.Scherzo= il 30/11/2008 13:04:42 Oh, sarà che io “Casino Royale” (l’episodio precedente) non l’ho visto, ma questo film mica m’è piaciuto troppo. Certo, esprimere opinioni senza prima aver visto l’intero pacchetto può risultare improvvido, però un giudizio puramente ‘estetico’ posso comunque offrirlo. Prima di tutto, il titolo: Quantum of Solace. Se non t’informi prima, non capirai mai a cosa diavolo si riferisca. Parola mia. L’avessero chiamato “Casino Royale 2: In Giro per il Mondo a Far Danni”, invece, non ci sarebbe stato nulla di male. Del classico 007, intendiamoci, c’è ben poco, anzi quasi nulla. Niente gadget, niente humor inglese, niente stile. Solo tanti cazzotti e tante sparatorie. Ma tanto lo sappiamo, no? Ormai il cinema contemporaneo viaggia su binari tristemente noti agli amici del forum. C’è il dannato Revisionismo Globale in atto. Ogni idea va modernizzata, destrutturata, ricostruita, ridisegnata secondo i nuovi canoni. Canoni che non possono assolutamente prescindere dall’esplosione in CGI, dalla scazzottata priva di senso, dall’attrice 90-60-90 ma inespressiva o dall’inutile volo ad effetto. Quindi anche James Bond, dopo Van Helsing, Achille e chi più ne ha più ne metta, subisce una simpatica (e soprattutto necessaria, come no) metamorfosi: da gentleman molto british, ironico e di classe, diviene una sorta di rude bullo di periferia, che prima uccide e poi fa domande. La trama, peraltro inconsistente, pare legata più che altro alle location che fanno da sfondo alla vicenda: un turbinio di paesaggi e di inquadrature splendide e suggestive quanto si vuole, okay, ma a mio avviso un filo troppo raffazzonate. Dall’Italia all’Austria, dal Cile ad Haiti, dalla Russia a Londra, i personaggi vengono sballottati su e giù per il globo senza una precisa motivazione. O meglio: sono certo che nella testa del regista una motivazione ci sia, ma a me è sembrata talmente forzata che mi ha lasciato perplesso. Diciamo che la trama consiste più in una serie di “azioni caotiche superfikissime che si susseguono senza esclusione di colpi” che in un degno film di spionaggio. Il film scorre via come decine di altri action-movies dell’ultimo periodo, senza particolari sussulti, senza suspance, senza nulla che sia legato all’idea classica della spia britannica di Fleming. Daniel Craig/James Bond per buona parte della pellicola insegue qualcuno, lo picchia, poi insegue un altro, lo uccide, poi insegue di nuovo qualcuno e gli spara, poi qualcosa di grosso esplode, poi c’è una scazzottata durante la quale le telecamere vorticano come impazzite, poi un altro inseguimento, un’altra esplosione, un’altra scazzottata, eccetera eccetera eccetera… Ulteriore grave pecca: oltre a tutto ciò, manca perfino la colonna sonora tipica di un film di James Bond. Mi han tolto anche lo strafasmosissimo motivetto “tannanana ta-nananan nananaaan”. Disagio assoluto. Se devo emozionarmi solo perché il protagonista guida una “figosixima” Aston Martin, oppure perché picchia e salta e vola e fa il saltimbanco più del peggior Spideman, se questo è il tipo di divertimento che va in voga ultimamente, boh, ne faccio a meno, grazie tante. Voto: 5 |