In questo sito il protagonista sei tu.
Registrati ne Il Mondo Dei Librogames  
Login
Nome utente:

Password:

Ricordami

Hai perso la password?

Registrati ora!
Ricerca
Menu principale
Statistiche Utenti
Membri:
Oggi: 0
Ieri: 0
Totale: 1330
Ultimi: Cucciola78

Utenti Online:
Guests : 0
Membri : 49
Totale: 49
Lista utenti Online [Popup]
Utenti più attivi
1
lonewolf79
3954
2
FalcoDellaRuna
3427
3
Gurgaz
2622
4
Xion_Aritel
1734
5
=Dr.Scherzo=
1452
6
MetalDave
1262
7
Devil_Arhangel
1228
8
Skarn
1174
9
UomodiAnaland
1090
10
Federico
1025
Nuovi utenti
Cucciola78 12/11/2021
Alexthelord 20/5/2021
il_regno_di_Ozz 27/4/2021
riki25 11/4/2021
RangerDelSommerund 5/4/2021
Mirsea 28/3/2021
Marco 27/1/2021
Rinaldo 8/12/2020
giuseppe95 24/11/2020
Spymode 23/11/2020
Segnala messaggio:
 

OUTLANDER --- di Howard McCain

Oggetto: OUTLANDER --- di Howard McCain
inviato da Gurgaz il 9/8/2009 17:41:51

Guardare il trailer di questo film è sufficiente per capire almeno tre cose: è una produzione di livello medio-basso; è un clone de Il Tredicesimo Guerriero; ha ottime probabilità di rivelarsi una boiata pazzesca. Tutti i sospetti hanno trovato conferma al momento della visione. Outlander non sarebbe nulla più di un pop-corn movie estivo, quindi niente di impegnativo, ma purtroppo la sceneggiatura e la direzione si permettono alcune sviste e banalità che rendono fastidioso l’insieme.

Nel VII secolo d.C. la Norvegia è una terra selvaggia dove gli uomini sopravvivono di caccia ed agricoltura, quando non sono impegnati in scorrerie tra clan rivali. Uno strano oggetto precipita dal cielo e riempie la notte stellata di un bagliore infuocato: è un astronave aliena e dal suo rottame emerge un uomo di un altro pianeta, un soldato di nome Kainan (Jim Caviezel). Purtroppo non è solo; ha portato con sé un Moorwen, una creatura vorace e pericolosa, ultimo esemplare di una razza sterminata dai colonizzatori umani. Kainan è catturato dal guerriero Wulfric (Jack Huston) e portato al cospetto di re Rothgar (John Hurt). Lo straniero parla di una creatura dai sinistri poteri, vagamente simile a quella che i terrestri chiamano “drago”; non viene creduto, neppure quando il Moorwen attacca il villaggio. Si preferisce attribuire le morti prima ad un orso, poi alle scorrerie della tribù vicina, guidata dal possente Gunnar (Ron Perlman). Alla fine però non ci sono più dubbi: c’è una terribile bestia nei boschi. Kainan è fin troppo sveglio ed abile per non conquistarsi il rispetto dei barbari e in poco tempo passa da prigioniero a leader incontrastato della tribù. Non c’è da stupirsi che riceva le attenzioni della figlia di Rothgar, Freya (Sophia Miles). La battaglia contro il mostro è lunga e richiede il sacrificio di molti, ma sappiamo che Kainan ce la farà; semplicemente è troppo bravo, troppo lucido e troppo resistente per fallire.

La sceneggiatura di Dirk Blockman e dello stesso McCain ha un buon potenziale; se non altro rielabora in modo originale la leggenda del drago e la collega alla comparsa del Moorwen e dell’eroe Kainan, sceso dal cielo per salvare gli uomini come tanti guerrieri della mitologia. Eppure finisce tutto qui, perché una gestione dissennata dei dialoghi e di alcune scene rende Outlander una racconto scialbo, scontato e banale. Produzioni come Il Tredicesimo Guerriero, che pur non essendo capolavori riescono a raggiungere un minimo di dignità artistica, non hanno nulla a che vedere con quest’accozzaglia di eventi ed azioni mal gestiti. Nonostante gli investimenti per realizzare le scenografie, i costumi e gli esterni è tutto terra terra, vago e frenetico. Non si ha mai l’impressione di trovarsi in un’altra epoca, in compenso si assiste a qualche ripresa talmente low-budget da far cadere le braccia, ad esempio la scena della caccia all’orso. Per risparmiare il più possibile la regia adotta il ben noto espediente della fast motion: non si capisce quel che accade perché la telecamera si muove più veloce dell’occhio. Potrebbe trattarsi di una lotta all’arma bianca quanto di una corsa di cani, ma sicuramente è la meno costosa delle due.

I problemi principali risiedono nella recitazione e per un buon 50% nel protagonista J.Caviezel. Non so se gli sia stato imposto o se l’abbia scelto lui, in ogni caso mi pare una follia dar vita ad un personaggio monolitico ed inespressivo come Kainan. Capisco che è un umano “alieno”, che conosce perfettamente il Moorwen e che si sente naturalmente superiore ai barbari terrestri, ma questo non giustifica la sua impassibilità e carenza totale di emozioni. Una vera noia assistere alla sua impresa, incluso il finale in cui, chissà perché, il re dell’impassibilità decide di restare e diventa d’ufficio il signore della tribù. Migliori ma assai scontate le interpretazioni dei co-protagonisti J.Huston e S.Miles; poco influente l’esperienza di attori del calibro di J.Hurt e R.Perlman nella parte dei capitribù.

Gli effetti speciali sono di qualità alterna, globalmente al di sotto dello standard attuale. L’unico aspetto promosso a pieni voti è la colonna sonora di Geoff Zanelli, che nonostante paia qualcosa di già sentito (vedi ancora Il Tredicesimo Guerriero) accompagna bene il racconto e dà l’unico apporto utile per la collocazione storica della vicenda. Sebbene consideri il cinema un simpatico diversivo per una serata, anche d’estate, non consiglio Outlander perché troppo di bassa qualità e nel contempo troppo “serioso”; non è né carne né pesce, non è ben fatto e non risulta divertente, per questo raccomando di cercare una valida alternativa.

Voto di gradimento: 5
Voto critico: *
Annunci
copyright (c) 2006-2007 IMDL All right reserved