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Re: SMILE --- di Francesco Gasperoni

Oggetto: Re: SMILE --- di Francesco Gasperoni
inviato da Gurgaz il 6/9/2009 9:58:05

Citazione:

=Dr.Scherzo= ha scritto:
Mi domando come possa andare a finire questo filmone, dal momento che hai bocciato la trama senza se e senza ma. Cos'è, qualcuno riesce a fotografare la macchina fotografica stessa (allo specchio, per dire), e quella, disperata, si suicida?


Ci sei molto vicino, ma non è la macchina a farci le spese. I due superstiti hanno appena capito come sono andate le cose (c'è del soprannaturale di mezzo, ma senza motivazioni particolari, c'è e basta) e così, su una strada asfaltata in mezzo al deserto, Clarissa si mette a scattare foto al nulla per consumare il resto della pellicola della macchina. Mentre il caro Paul la esorta a calmarsi e a lasciar perdere, passa una macchina in stile limousine dello sceicco di turno e Clarissa non se ne accorge (come è possibile, in mezzo al silenzion del deserto?). Presa dalla frenesia di finire la pellicola, la macchina le passa davanti e lei scatta una foto. Orrore! nella foto si vedono lei e Paul riflessi nello specchio della macchina! La macchina improvvisamente impazzisce e ritorna indietro per farli fuori. E lì finisce il film.

Citazione:

=Dr.Scherzo= ha scritto:
Ma poi perchè in Marocco e non, ad esempio, a Pordenone? C'è una motivazione?


Sì, la storia poteva aver luogo ovunque. Il Marocco è un buon pretesto per inserire alcune inquadrature affascinanti nel deserto e nelle città. La parte dei boschi è un po' più tetra e bisogna dire che le luci sono state usate piuttosto male. Quella poteva essere girata anche nei boschi sulle colline a 4 km da casa mia.

Penso che il Marocco sia stato un pretesto per giustificare le sovvenzioni dei vari ministeri ed enti benefici citati all'inizio del film.

Citazione:

=Dr.Scherzo= ha scritto:
Comunque non ne so nulla. Mai sentito, 'sto Smile. Si tratta d'una pellicola uscita nelle sale in questo periodo, o ti sei procurato il dvd, o altro?


E' uscito il 28 agosto e il 29 mi è capitato di vederlo. Ero andato per vedere "Il Messaggero" ma uno degli amici intervenuti lo aveva già visto, così per non costringerlo a rivedere un film abbiamo cercato una (non) valida alternativa.

Citazione:

=Dr.Scherzo= ha scritto:
Mi domando anche se davvero non esistano idee migliori di questa. Mi rendo conto sia difficile trovare spunti originali, ma se uno fa il regista significa che qualcosa deve pur aver appreso, studiato ed ideato. Possibile non si possa realizzare un'inquadratura "artistica" della pala che uccide la persona? Boh. Hitchcock non mostrava mai sangue. Non ne aveva bisogno: utilizzava espedienti intelligenti per mantenere alta la tensione e vivo l'interesse. C'era ovviamente un gran talento ed una gran preparazione dietro, e mi domando perchè non debba essere lo stesso oggi: se uno fa il regista, almeno si documentasse, testasse inquadrature nuove, studiasse angolazioni e prospettive che possano stupire o divertire. Altrimenti perchè farlo? Solo per la pecunia? E l'Arte? L'Arte, dannazione, dov'è? :D


Confesso di non aver mai visto un film di Hitchcock. Sangue o non sangue, ci sono mille modi diversi di girare una scena ed il regista ha il compito di trovare quello migliore, considerati i mezzi a sua disposizione. In questo caso, vuoi per scarsi mezzi o per inesperienza, le scene sono sempre frettolose, monche, poco chiare. Gasperoni ci ha messo un po' di ingegno in certi casi, non ha né il talento né la preparazione di un grande maestro come Hitchcock (sarebbe ingiusto pretenderlo), però il suo lavoro lo ha fatto. I problemi stanno nella storia, nelle accelerazioni temporali ingiustificate, nei dialoghi banali, in un sacco di cose date per scontate senza diritto di farlo.

Non pretendo grande Arte dal cinema horror, men che meno da quello italiano. Un po' di onesto divertimento o di tensione ben calibrata sarebbe più che sufficiente. In Italia mancano gli sceneggiatori di un tempo, e i registi-sceneggiatori.

Citazione:

=Dr.Scherzo= ha scritto:
A me il 90% della produzione cinematografica italiana non garba, quindi non mi sorprende più di tanto che anche questo film sia un sesquipedale flop. Ormai ci siamo abituati. E' quando accade l'opposto - ovvero quando le cose funzionano - che mi stupisco (e questo spiega alcune cose dell'Italia, ed anche di me, forse).


E' così un po' per tutti credo. Ieri ho visto brandelli di un film pubblicizzato al tg in occasione della solita fiera del cinema di Venezia, non ricordo né il titolo né il regista, forse la figlia di Comencini, comunque c'è Claudia Pandolfi nel cast. Ebbene, parla del '68, di comunismo e lotta di classe. Un'altra grossa sorpresa!
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