In questo sito il protagonista sei tu.
Registrati ne Il Mondo Dei Librogames  
Login
Nome utente:

Password:

Ricordami

Hai perso la password?

Registrati ora!
Ricerca
Menu principale
Statistiche Utenti
Membri:
Oggi: 0
Ieri: 0
Totale: 1330
Ultimi: Cucciola78

Utenti Online:
Guests : 0
Membri : 25
Totale: 25
Lista utenti Online [Popup]
Utenti più attivi
1
lonewolf79
3954
2
FalcoDellaRuna
3427
3
Gurgaz
2622
4
Xion_Aritel
1734
5
=Dr.Scherzo=
1452
6
MetalDave
1262
7
Devil_Arhangel
1228
8
Skarn
1174
9
UomodiAnaland
1090
10
Federico
1025
Nuovi utenti
Cucciola78 12/11/2021
Alexthelord 20/5/2021
il_regno_di_Ozz 27/4/2021
riki25 11/4/2021
RangerDelSommerund 5/4/2021
Mirsea 28/3/2021
Marco 27/1/2021
Rinaldo 8/12/2020
giuseppe95 24/11/2020
Spymode 23/11/2020
Segnala messaggio:
 

Re: Vecchie recensioni di film

Oggetto: Re: Vecchie recensioni di film
inviato da UomodiAnaland il 26/11/2007 15:28:03

ArcimagodiMampang

TRE SAMURAI FUORILEGGE
ANNO 1964
REGIA Gosha Hideo
SCENEGGIATURA Abe Keiichi, Shiba Eizaburo, Gosha Hideo
ATTORI Tanba Tetsuro (Shiba), Hira Mikijiro (Kikyo Einosuke), Nagato Isamu (Sakura), Kuwano Miyuki (Aya), Kimura Toshie (Ine), Fujiwara Kamatari (Jinbei), Ishiguro Tatsuya, Tatara Jun
GENERE Storico

(tratto da asiaexpress.it)

"Jinbei, Gosaku e Yohachi, tre contadini, sono asserragliati in un cadente mulino, dove tengono imprigionata Aya, la figlia del magistrato. Un ronin casualmente di passaggio, Shiba, li scopre, ma non interviene, comprendendo che i tre disperati non vogliono fare del male alla fanciulla, quanto portare agli occhi di tutti le ingiustizie cui sono quotidianamente sottoposti. Il corrotto magistrato, impensierito dalla visita del lord del suo clan, che avverrà entro dieci giorni, sguinzaglia la riluttante guardia del corpo, Kikyo, e un manipolo di prigionieri liberati all'uopo - tra cui anche un disilusso samurai, Sakura - per riavere indietro la figlia e sedare la rivolta. Non ha fatto però i conti con l'onore di Shiba, il senso della giustizia di Kikyo e Sakura e soprattutto l'avidità dei suoi uomini.
L'esordio nel lungometraggio cinematografico di Gosha Hideo, già produttore e regista di diverse serie tv per la Nippon Television a partire dal 1959, è nel segno di una morale nerissima e senza via di fuga. Seguace dei chanbara fin dalla più tenera età, Gosha ne approfitta per portare sullo schermo una parabola spietata e cinica sulla coercizione delle coscienze cui il potere - nella sua forma più opprimente e spietata - costringe gli oppressi. Il mondo selvaggio nel quale inscatola la sua epica non è altro che l'esplicitazione dello scontro rognoso tra la nomenclatura corrotta di palazzo, persa tra intrighi e sotterfugi per nascondere le proprie colpe, e un vivaio di menti deboli preda degli eventi, che tentano una ribellione cui sono impossibilitati a dare seguito. Bilancieri della giustizia, aghi impazziti di equilibri di forza ormai in disfacimento, sono i tre samurai del titolo, unici in grado di impugnare a salde mani il futuro, eppure proprio per questo costretti a scelte difficili, in ultima istanza sovrumane; l'abbandono della persona amata, l'allontanamento dalla legge, infine la morte - simile a un inutile martirio, perché nulla può cambiare. Three Outlaw Samurai (Sanbiki no Samurai in originale) riesce a soggiogare la materia filmica in un riuscito connubio di cinetica violenza e amara riflessione; Gosha Hideo predilige un uso libero della macchina da presa, che svela la storia tramite inquadrature cristalline, necessarie a comunicare il senso di oppressione e indomita speranza impliciti nell'intreccio. Carrellate e punti di vista che permeano la visione di un erotismo decadente (la cattività di Aya, la punizione di Shiba, il rincorrersi di Sakura e Ine), una malia sopita che danza con la morte, nei rari momenti in cui la tensione si libera nel vibrare delle spade.
Del film esiste anche un elegiaco remake hongkonghese, trasognato e meno pessimista, opera di un altro mattatore del genere, Chang Cheh (The Magnificent Trio, 1966)."


(domani posto le mie impressioni su questo flm che mi appasionò mesi fa quando lo vidi per la prima volta e che mi ha entusiasmato oggi quando lo ho rivisto)
Un capolavoro,è questa la mia opinione su questo film.



C'è azione(dosata in maniera egregia),c'è la musica,che accompagna alcuni momenti ed è molto bella,c'è impegno,e c'è una sceneggiatura veramente solida.Fin dall inizio del film mi emoziono e vengo scosso dalla figura di Shiba, ronin errante che capita nella capanna,dove i tre contadini stanno tenendo in ostaggio la figlia del funzionario.Il film va via coinvolgendomi sempre di piùfra trame e sottotrame.Molte frasi mi impressionano e rimangono scolpite nella mia mente.
Che personaggi che vengono delineati!Shiba è delineato(pochi personaggi mi hanno infiammato come questo,il tipico personaggio che vorrei interpretare ad un gdr,umile,estremamente generoso,silenzioso,spadaccino insuperabie,disposto a pagare di persona per cause giuste)strepitosamente,così some Sakura(fantastica figura,estremamente ben delineata e credibile,di ronin catturato e mandato contro i ribelli[Shiba e i tre contadini]che ha l oscuro passato di provenire da una famiglia di contadini[come Toshiro Mifune nei Sette samurai il capolavoro assoluto del maestro Akira Kurosawa]) e Kikyo(la gurdia del corpo che si dimostra,a inizio film,superficiale e disposto a eseguire qualsiasi ordine,ben lieto di essere pagato profumatamente)
Esco dalla visone di questo film con una sensazione di benessere visiva,spirituale,morale.Sento un legame con il regista,il quale dà in questo film ,un idea del mondoe un'idea del cinema(come diceva uno dei miei registi favoriti:Truffaut),ed entrambe mi entusiasmano.
L ho visto su Rai Cinema World,in giapponese sottotitolato,dovrebbe far parte del catalogo RaroVideo,il che mi fa pensare che forse passerà su rai tre ,sennò nisba.No so se esista una versione doppiata in italiano ma vi consiglio di seguirlo in lingua originale,vale la pena.



voto 9
Annunci
copyright (c) 2006-2007 IMDL All right reserved