L'AMORE E IL SANGUE --- di Paul Verhoeven |
Oggetto: L'AMORE E IL SANGUE --- di Paul Verhoeven inviato da Gurgaz il 5/11/2006 0:53:26 Alla fiera di Udine ho scartabellato i DVD di una bancarella, riesumando tra i vari titoli questo film del problematico regista P.Verhoeven, che ha saputo offrire al cinema titoli visionari ed entusiasmanti (Robocop, Atto di forza), così come autentiche schifezze (Showgirls, Starship Troopers). Il cast e la trama promettevano bene, la colonna sonora di Basil Poledouris fungeva da marchio di garanzia; per questo l’ho comprato e non ho potuto attendere a lungo prima di guardarlo. L’amore e il sangue (titolo originale Flesh and Blood, forse più appropriato) è ambientato nel 1501, in Europa. Il nobile Arnolfini (Fernando Hillbeck) ha assoldato una compagnia di mercenari guidata dal capitano Hawkwood (Jack Thompson), al fine di riconquistare la città che gli è stata sottratta. Arnolfini promette ai combattenti prezzolati un ricco bottino, ma non appena si rende conto della loro brutalità e cupidigia ha un brusco ripensamento. Ordina a Hawkwood di disarmare i mercenari e di disperderli, quindi lo congeda con un podere ed una borsa piena d’oro. Un piccolo gruppo di soldati di ventura non accetta il tradimento; guidati da un cardinale visionario (Ronald Lacey) e da un intraprendente guerriero di nome Martin (Rutger Hauer), i derelitti assalgono una carovana, sulla quale viaggia Agnes (Jennifer Jason Leigh), la promessa sposa del figlio di Arnolfini, Steven (Tom Burlinson). La giovane è rapita, violentata e fatta oggetto di scherni ed abusi. I mercenari finiscono col trasformarsi in banditi e si impossessano di un castello, dove intendono trascorrere giorni spensierati. Nel frattempo, il candore e le buone maniere di Agnes acquistano valore agli occhi di Martin, che si innamora di lei e trascura la compagna Celine (Susan Tyrrell). Steven rivuole indietro la fidanzata e mette a frutto tutto il suo ingegno per espugnare la fortezza. Per un curioso gioco di eventi, sarà Agnes a decidere il destino del suo fidanzato e di Martin, per il quale prova nonostante tutto una forte attrazione. Questa produzione olandese, girata perlopiù in Spagna e con attori emergenti, eccetto il divo Rutger Hauer, merita il massimo dell’attenzione. L’atmosfera di questo film ricorda il primo Conan, non solo per le epiche musiche di Poledouris, ma soprattutto perché precipita lo spettatore in un mondo diverso, in questo caso l’Europa medioevale. Eccetto il personaggio di Steven, una specie di scienziato, tutte le figure del film paiono genuine nel contesto: i mercenari sono rudi e superstiziosi, i nobili alteri e vigliacchi, le donne sono trattate alla stregua di oggetti con la massima naturalezza. È tutto merito di una recitazione superba, a tratti disarmante nella sua autenticità. Va detto che questo film include molte scene di nudo e tratta tematiche scabrose, ciononostante l’interpretazione non perde mai il suo smalto, anzi, sembra quasi raggiungere il sublime. Si prenda ad esempio la scena nella vasca da bagno, con R.Hauer e J.J.Leigh: i due sembrano davvero innamorati e sfido a trovare un’altra pellicola dove si ha la medesima, inequivocabile impressione. Forte di un’attenta sceneggiatura, che mescola agevolmente il drammatico ed il comico, L’amore e il sangue narra una storia emozionante e sanguigna, dove si contrappongono le passioni più basse (l’istinto della sopravvivenza) e quelle più idealizzate (la fedeltà in amore). Nonostante qualche ingenuità, volta a creare il colpo di scena nella parte finale, il film resta con i piedi per terra e preferisce intrattenere con i metodi tradizionali, cioè con una vicenda appassionante in cui si muovono personaggi ben delineati e si susseguono dialoghi di bella scrittura, che ritagliano scene indimenticabili, accompagnate da una colonna sonora da antologia. A voler essere pignoli si può questionare su alcuni scenari, che non si possono esattamente definire magnifici, ma ciò non inficia il realismo del Medioevo privo di fronzoli presentato da Verhoeven. Una gradita sorpresa, L’amore e il sangue si è ritagliato un posto d’onore tra i miei classici degli Anni Ottanta. Se mai è stato trasmesso in televisione, ciò deve essere accaduto in piena notte, perché il film non è per tutta la famiglia, nonostante il bollino verde che campeggia sulla custodia. Secondo me una perla dimenticata, o forse ignorata perché considerata troppo verace nel dipingere la grossolanità dell’uomo medioevale, così come nel raccontare la maturazione sessuale di una giovane donna. Eppure non c’è solo questo da vedere, ma c’è anche una trama intrigante ed ottimamente gestita. Voto di gradimento: 9 Voto critico: **** |