BLADE RUNNER --- di Ridley Scott |
Oggetto: BLADE RUNNER --- di Ridley Scott inviato da Gurgaz il 4/8/2007 20:47:27 Stavolta mi cimento con uno dei titoli più influenti nella storia del cinema di fantascienza, in particolare del filone cyberpunk. Blade Runner è uno dei miei film preferiti, poiché sa unire all’azione e agli effetti scenici una costante forza dei sentimenti e scampoli di alta cinematografia. Per questa recensione farò riferimento alla versione “director’s cut” uscita in DVD, sotto certi aspetti molto diversa dall’originale. La monumentale sceneggiatura di Hampton Fancher e David Peches trae ispirazione da varie fonti, incluso un racconto di Philip K.Dick, per dare vita ad una vicenda ambigua e sofferta nella Los Angeles del 2019. La metropoli è divenuta un colossale groviglio di edifici scuri e decadenti, immersi nell’oscurità e perennemente sotto la pioggia. Rick Deckard (Harrison Ford) è un poliziotto specializzato in un servizio particolare: l’eliminazione dei cosiddetti “replicanti”, esseri umani generati artificialmente e potenziati nelle loro facoltà per realizzare la conquista dello spazio. Spesso capita che i replicanti sfuggano al controllo e si rivoltino contro i creatori; proprio per questo esistono i detective blade runner come Deckard. Il suo capo Bryant (M.Emmet Walsh) gli affida un caso assai delicato: ben quattro “lavori in pelle” sono rientrati sulla Terra e vanno fermati. I replicanti paiono voler ritrovare l’uomo che ha disegnato la loro mente, ossia Eldon Tyrell (Joe Turkel), leader della facoltosa industria di produzione dei replicanti. Capeggiati dal possente Roy Batty (Rutger Hauer) e grazie alla tenera Pris (Daryl Hannah) che commuove l’ingenuo J.F. Sebastian (William Sanderson), i replicanti riescono a raggiungere Tyrell, solo per scoprire che la loro limitata vita non può essere prolungata. C’è tempo per un ultimo angosciante scontro tra Roy e Deckard. Lungo tutto il film si articolat una storia parallela, che vede Deckard e la replicante Rachael (Sean Young) innamorarsi l’uno dell’altra. La “director’s cut” aggiunge uno strano particolare: Deckard ricorda di aver visto un unicorno (creatura di fantasia) e per questo potrebbe egli stesso essere un replicante. Questo sterile riassunto non rende giustizia alla profondità di una trama sviluppata nei minimi dettagli e senza fretta. Blade Runner si contraddistingue per un ritmo globalmente basso, con lunghi momenti di silenzio, scene prolungate, dialoghi fermi e pacati. La tensione cresce verso il finale e lo stesso avviene per l’azione. Il copione contiene dialoghi e riflessioni di notevole intensità, soprattutto dal punto di vista etico, per cui il film acquista un senso più profondo di quello che la cornice sci-fi lascerebbe presagire. Il cast è impeccabile nella recitazione e non poteva essere selezionato in modo migliore. Tutti gli attori sono appropriati al ruolo, dai divi H.Ford e R.Hauer al personaggio secondario di Edward J.Olmos (il poliziotto Gaff). È un autentico piacere vedere e rivedere questo film, onde apprezzare i dettagli della storia e delle scenografie. Il DVD rimasterizzato offre luci e colori decisamente vivi e rivela effetti visivi impressionanti per l’epoca. La nuova versione toglie la voce narrante di Deckard per far parlare le immagini, sufficienti di per sé, ed elimina il celebre lieto fine. Le musiche non si possono non notare e sono uno dei lavori più memorabili di Vangelis. L’atmosfera si costruisce sulle note dei sintetizzatori, ma c’è anche spazio per qualche eccellente inserto di musica datata, che contribuisce a creare l’impressione di squilibrio tecnologico essenziale per il cyberpunk. Ne scaturisce una Los Angeles buia e fatta di lugubri palazzi, alcuni dei quali vecchie topaie con appartamenti rimodernati, altri immensi complessi ultramoderni; da una parte le macchine volano nel cielo, dall’altra i cinesi preparano il sushi da mangiare al bancone, dopo la lunga attesa per trovare un posto. Se un buon film dà ogni volta la stessa soddisfazione, Blade Runner offre ogni volta emozioni nuove, come avviene per i veri capolavori del cinema. Le ripetute visioni mettono in luce particolari precedentemente sfuggiti e danno nuove sfaccettature alle tematiche morali. Stupenda e commovente la tragedia finale del replicante Roy: egli si è dimostrato migliore non solo perché più forte, bensì perché ha compiuto un gesto “umano” a lui negato dagli stessi uomini. Dopo aver salvato la vita a Deckard soccombe portando con sé un meraviglioso ed impareggiabile bagaglio di esperienze e ricordi. Un film unico per intensità emotiva, sapientemente scritto e recitato, molto originale in tutte le tematiche trattate e ancora in salute per quanto riguarda grafica, scenografie e colonna sonora. Blade Runner è un classico con cui tutta la fantascienza al cinema dovrebbe confrontarsi, invece di cercare rifugio in vuoti effetti speciali. Voto di gradimento: 10 Voto critico: ***** |