Frankenstein Junior - di Mel Brooks |
Oggetto: Frankenstein Junior - di Mel Brooks inviato da FalcoDellaRuna il 3/12/2007 1:02:11 Era tempo che desideravo rivedere questo che è ormai divenuto un classico. In realtà per me è stata come una vera prima visione, perché è passato talmente tanto tempo dall'ultima volta (avrò avuto 5-6 anni) che in mente avevo solo degli spezzoni con Igor o la creatura. Trovando il dvd ad una buona offerta (alla FNAC ) ho deciso di prenderlo e stamattina me lo sono ri-visto. Le impressioni avute dal film sono state ottime, anche ripensando al fatto che, pur essendo un film del 1974 (e quindi con tutte le possibilità di farlo a colori), Mel Brooks decise fermamente di farlo in bianco e nero. Mai scelta fu più azzeccata: credo che un film del genere, che faceva il verso ai vecchi "Frankenstein" e "La sposa di Frankenstein", doveva in qualche modo parodiare sullo stesso "piano" dei precedenti film. Il colore avrebbe rovinato l'atmosfera della lucubre Transilvania (paese in cui è ambientato il film) grazie al magnifico effetto di luci e ombre che solo con una modalità del genere sarebbe stato possibile (oltre ad avere un bravissimo artistic e set-designer). Ma di che parla Frankenstein Junior (titolo originale:Young Frankenstein)? Definire questo film come una "semplice parodia" sminuirebbe, e di molto, il lavoro fatto da Brooks. Egli ha fatto un film tutto suo, basandosi su un primo script di Gene Wilder (protagonista con il dottor Frederick Frankenstein, pronipote del celeberrimo Victor), ma modificandolo e plasmandolo come solo lui sa fare. Citando una frase di uno degli autori del "Making of" del DVD, si può dire senza ombra di dubbio che Quello che doveva essere la parodia di un "classico" della filmografia Horror è divenuto a sua volta un classico. La trama è presto detta: il pronipote di Victor Frankenstein è uno stimato dottore, un medico famoso per i suoi studi e ripudia ogni riferimento al suo nonno, tacciandolo come un pazzo e facendosi chiamare addirittura "FRANKENSTIN", per evitare di essere ricordato solo per quanto fatto dal nonno. Brooks non vuole perdere tempo e ci porta direttamente al fulcro del film (senza spiegare il motivo vero del cambiamento di idea del dottore), cioè in Transilvania, dove Frederick troverà il resto del fantastico cast, che renderà questo film veramente indimenticabile: Marty Feldman nei panni di Igor, il gobbo assistente del barone; Inga (Teri Garr), una tedesca molto avvenente che assisterà (in tutti i sensi) il dottore e la strana Frau Blücher (Cloris Leachman) che avrà un ruolo importante, in quanto assistente del precedente barone Victor; senza dimenticare Peter Boyle, che interpreta la Creatura. Il dottore naturalmente troverà i vecchi appunti del nonno e inizierà anche lui a voler effettuare l'esperimento, che però non gli riuscirà in modo perfetto (per colpa del maldestro Igor). Il film si concentra poi sulla Creatura e sul suo rapporto con il "padre" e la "città", che proprio non lo vuole accettare perché vede in lui il Mostro creato dal vecchio barone Victor. Senza svelarvi oltre, vi renderete conto voi stessi delle numerose gag e battute assolutamente ad effetto che si ritroveranno in ogni singola scena del film, a partire dal fantastico Igor, all'inaspettato Mostro che ne combinerà di tutti i colori, fino ad un inaspettato finale. In conclusione, vi cito una scena comica del film, sperando di non rivonarvi il piacere di gustare tutte le numerose altre gag del film [fonte wikipedia]: "Quando Frederick e Igor vanno nel cimitero a dissotterrare una salma appena seppellita, Frederick esclama «Che lavoro schifoso!». «Potrebbe essere peggio» replica Igor. «E come?» «Potrebbe piovere!». Immediatamente si scatena un temporale. Voto 7.5/10 |