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Re: Via la siae

Oggetto: Re: Via la siae
inviato da Xion_Aritel il 3/5/2007 17:22:20

Citazione:

FranzLiszt ha scritto:
Ok
Mi sembra che la discussione sia divagata parecchio.
Il nocciolo della questione era:
"E' giusto che l'onorata società (la siae, non la yakuza) guadagni sulle spalle delle immondizie varie che spopolano le classifiche e che un vero professionista (sto parlando di persone che si sono fatte il culo per 10 anni in conservatorio) che scrive musica si ritrova come un reietto senza valore? Non sarebbe meglio liberarsi di questa sanguisuga attaccata solo al business, la quale ignora anche la vera arte (mandando avanti la pseudo-arte, ovvero, la non-arte)?"


Mi sembra anche che le idee di base siano abbastanza diverse, da persona a persona.
Per me, ad esempio, la Siae è molto simile alla Yakuza, con comportamenti simil-mafiosi.
E se guadagna alle spalle delle immondizie varie poco mi importa, dato che delle immondizie me ne cale zero e lo stesso dei loro introiti.
Il vero professionista non è necessariamente quello che si è fatto il culo dieci anni in conservatorio, te lo dice un che in conservatorio c'è stato 7 anni (per il diploma di flauto traverso) e che c'è nuovamente dentro per Didattica Musicale.
Professionista è chiunque possa fare seriamente il proprio lavoro.
E se il suo lavoro è intrattenere più persone possibile, beh, niente da dire, ci riesce meglio Vasco di tanti altri artisti "più elevati".

Questo per dire che possiamo, secondo me, smettere di parlare di "immondizia", anzi, a parer mio dovremmo farlo prima possibile, nel rispetto dei gusti e del lavoro di tutti.

Tolta, dunque, la considerazione sull'aspetto qualitativo (che in ambito di sfruttamento, comunque, non mi sembra che c'entri niente), la domanda può essere formulata così: "E' giusto che esista un ente preposto alla tutela dei diritti d'autore che, però, abusa del potere concessogli sfruttando il lavoro altrui (di qualità o no), venendo spesso meno al proprio compito e sfavorendo, in generale, il mondo che dovrebbe favorire?"
Per me è questa la domanda corretta.
La risposta credo possa darla chiunque.
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