Apro un thread per commentare questa serie, le recensioni già scritte da EGO e quelle che, a breve, inserirò.

Mi pare che Skyfall non sia tra gli argomenti di discussione prediletti, anzi, sembra una delle serie "storiche" più neglette, vuoi per il fatto che la EL ce l'ha presentata tardi, vuoi perché contiene tratti ed elementi che non la rendono così entusiasmante.

Vi annuncio fin da subito che la penso molto diversamente da EGO, soprattutto sui volumi 2 e 4 della serie. La Piramide Nera è stata una profonda delusione, perché non ho apprezzato per nulla il metodo pedestre con cui è stato strutturato il dungeon. Una serie di incroci dove ogni volta l'autore si dilunga in descrizioni (inutili) di dimensioni, curve, direzioni, tutto inutile e nauseante, quando bastava utilizzare i basilari concetti di Nord, Sud, Est e Ovest, come Brennan ben sa. La difficoltà di questo sotterraneo, infatti, sta solo nel fatto che ad ogni trivio o quadrivio non si riesce a capire subito come è posizionato l'incrocio. Quello che accade nelle profondità della Piramide è affascinante e divertente, ma non lava via il ricordo di quel dungeon assurdo che gli sta sopra, fatto solo di incroci e stupide trappole.

Il Giardino della Follia, pur con le sue punizioni e con i singolari vicoli ciechi, mi è sembrato un'avventura più bilanciata e godibile. Forse la mia fortuna è stata imbroccare subito la strada corretta, evitando di essere catturato e tutta la manfrina che ne segue. Ciò non toglie che mi sono dimenticato quella stupida formalità dell'immagine del Duca Rupert... che è un imbroglio bello e buono visto quello che ti dice quello s*****o del principe Eldrindell all'inizio. Comunque è affascinante, perché sei mandato a svolgere una missione da gente che ti sta manipolando (provate a tornare a mani vuote ed avrete una diversa impressione di chi vi ha assoldato) e che non te la racconta giusta. E' un dungeon assurdo con un paio di situazioni strane da risolvere, alcune delle quali del tutto inaspettate: i Wyvern, la stanza con il mostro tripode, il guerriero fantasma (che sono stato fortunato a sconfiggere senza grossi danni). Boh, non sarà eccezionale, ma non l'ho trovato né poco ispirato, né noioso. Ha qualche gratuito budello di paragrafi alla Steve Jackson, ma secondo me è accettabile come rischio, al contrario delle stanze-trappola della Piramide Nera che trasformano un luogo potenzialmente coerente in un labirinto senza senso.

Infine, una sonora bocciatura alle monete!!! Ho dovuto perfino spostare il divano del salotto (rivelando una quantità di polvere impressionante) perchè una di quelle è rotolata sotto. Un sistema praticissimo (per perdere le staffe)!

He he, che ci vuoi fare? Sono state tra le prime recensioni che ho scritto, ed era la prima volta che giocavo Skyfall onestamente; dopo più di dieci anni ho affrontato un labirinto che mi aveva sempre battuto per manifesto eccesso di complessità, e l'ho ricostruito pian piano, pezzo dopo pezzo, finché non l'ho avuta vinta. Devo dire che è stato persin più soddisfacente della mappatura del Regno dell'Orrore, e per me comprendere la struttura della Piramide è il vero divertimento del libro; il resto ha ben poco significato, e contiene anzi parecchi bug. Forse ho ecceduto coi voti, ma la soddisfazione del dopo-vittoria era qualcosa di formidabile Oltretutto credo che Tant abbia fatto bene a usare quel tipo di descrizioni: innanzitutto il protagonista non ha modo di conoscere i punti cardinali nella Piramide, e poi se li avesse indicati sarebbe stato tutto molto più facile; anche capire esattamente la tua posizione in riguardo alle indicazioni fornite fa parte della sfida.

Non so come tu possa trovare affascinante il Giardino, invece: contiene una serie esagerata di loop e colli di bottiglia e perde decine di paragrafi nell'impostazione di enigmi come la serra e i Wyvern, in più la maggior parte dei nemici sono fortissimi e c'è quel combattimento idiota in cui hai la Sorpresa contro e non puoi permetterti di sucire nemmeno una ferita... poi c'è la faccenda della cameriera... lo trovo un libro davvero ben poco ispirato, e usa troppi paragrafi per quello che propone. Ma forse a te piace perché ha una struttura abbastanza simile alla Casa Infernale? E' impossibile giocare al Giardino e non pensare a Steve

Per le monete, io conoscevo bene le difficoltà del sistema e ho speso qualche minuto a fabbricarmi quegli utilissimi dadi con le T e le C; li conservo ancora, snelliscono le procedure di gioco in modo spettacolare

Speriamo che in seguito alle tue recensioni possa nascere qualche discussione su Skyfall, anche se mi pare di capire che sia una serie poco diffusa e poco giocata (vedi Federico che ha mollato il volume 2 ancor prima di entrare nella Piramide )Citazione:

Beh, ho pensato anche io le stesse cose che hai detto tu, cioè che nella Piramide l'autore abbia giocato volutamente sul testo per simulare la perdita di orientamento del giocatore. Certo ci riesce bene, ma un conto è simulare e un altro è divertire. Carina invece l'idea delle tuniche da indossare, anche se io sono stato sveglio e ho capito subito come fare. Meno ovvio, invece, capire che il protagonista è un uomo se il giocatore lo è, mentre è una donna se il LG è giocato da una ragazza!!!!! Con trucchetti del genere c'è poco da lamentarsi se le donne non restano affascinate dai librogame...

Comunque sul fatto delle prime recensioni scritte, non si nota particolarmente. Mi sembra una disamina corretta e ciò che differisce è, al solito, la percezione individuale del gioco. A me perdere tempo a capire che cosa sta a destra e a sinistra del corridoio dal quale vengo fa rabbrividire e mi dà poca soddisfazione, al contrario di un dungeon della follia come il Giardino. Comunque credo non sia poi troppo difficile trovare la strada giusta e che certi loop mortali possano essere evitati senza neppure accorgersi (poi sono andato a leggermeli e mi sono fatto grasse risate, soprattutto quello delle piante carnivore e dei ratti). L'unico combattimento che mi è parso strettamente necessario per proseguire e quasi inevitabile è quello con la pianta tripode, ma poi ho scoperto che potevi stancarla facendola correre in giro per la stanza. Poi c'è la stanza col pavimento ad alta tensione (col suo errore di continuità), la serra con le piante "rivali", i già citati Wyvern. W' assurdo, ma ho capito subito come oltrepassarli senza che mi attaccassero, scoprendo anche un errore di continuità... il pane quotidiano di questa serie.

Neppure il primo mi ha stimolato granché, sebbene sia struttualmente più coerente degli altri. Alla fine trovavo la questione del tempo insopportabile, seppur realistica ("per esplorare questa sezione hai impiegato 13 ore" ) e l'esplorazione delle paludi non ha portato a grosse scoperte. In realtà al secondo tentativo sono già passato davanti al luogo conclusivo dell'avventura, ma sono passato oltre perché volevo esplorare la palude palmo a palme. Peccato che non ci sia nulla di interessante da trovare, a parte acque putride e qualche strampalata creatura.

Però l'ambientazione di Skyfall mi piace: ha tratti abbastanza unici, con la presenza di residui di tecnologia, la cui oridine non è troppo chiara, e di creature classiche "rivisitate".

Non aggiungerà assolutamente nulla alla discussione, ma la Piramide Nera ha me ha annoiato a morte. Ho tentato svariate volte di venire a capo del dedalo al suo interno, e mi sono sempre stancato prima di raggiungere la fine. Libro, dunque, mai terminato, ergo opinione parziale, ma quel che ricordo è d'una barbosità imbarazzante (anche se l'ambientazione fuori dalla Piramide sembrava discretamente costruita).

Skyfall è una serie terribilmente ambigua, forse è per questo che molti la snobbano.
Tutti e quattro i volumi hanno un'ambientazione soddisfacente, nel caso del 2 e del 3 a mio avviso addirittura eccellente, ma non tutti riescono a colpire come sistema di gioco. A suo tempo Skyfall 3 fu il mio primo librogame, e mi colpì in modo assolutamente positivo; non per nulla, l'ho recensito positivamente, nonostante gli errori di editing, che a volte sono fin troppo fastidiosi.
Il 2 è a mio avviso troppo complicato: non credo che lo stile di scrittura di Tant, che si ostina a descrivere sempre in modo "neutro" gli ambienti, in modo tale che sia possibile seguire percorsi liberi senza (se il tutto funziona bene, ovviamente, e nel 3 non sempre tutto funziona a dovere), si adatti ad un dungeon complicato come la Piramide Nera. Ma non si può ritenersi un vero appassionato di librigame senza aver almeno provato quel volume!

Credo che i primi 2 numeri e gli ultimi 2 formino due nuclei distinti della serie. I primi offrono sicuramente l'impianto più originale, ma dire che è divertente è tutt'altra questione. Il 3 e il 4, invece, giocano più sulla storia e sull'azione, assumendo un'impostazione più classica. Li trovo più adeguati ai miei gusti e sono tentato di preferirli nonostante i bug.

Comunque il terzo non ne ha poi così tanti come dite voi, a parte il fatto di perdersi la parte con la Mazza di Fedusar se si va direttamente al ponte sul Pola. Però questo non pregiudica la possibilità di terminare il librogame, mica è indispensabile la mazza per sconfiggere i Vretch, anzi, non averla rende il combattimento entusiasmante. Poi c'è quello, divertente, dell'Urna che compare anche se si uccide lo spettro nano con la Mazza. Io non l'avevo visto perché sono arrivato alla miniera con il Corno e l'Urna, ma senza la Mazza.

La storiella della "Valle Ostile", degli Elementali e dei nani spettrali non mi è dispiaciuta affatto. Ah, si noti che per la prima volta in un librogame EL abbiamo la traduzione corretta di "Elemental", laddove in altre serie contemporanee si proponevano bestialità come "Fuoco degli Elementi", "Elemento Acqua" e via dicendo...

Citazione:
Niente da fare, sei un fan delle morti istantanee Quand'è che giochi a Crypt of the Sorcerer e ci dici se ti piace?


Citazione:
Mah, personalmente quando l'ho affrontato, il combattimento coi Vretch si è svolto in un modo che sembrava implicare "ze tu non fieni in miniera kon Mazza ti Feduzar noi ti apriamo in due setere, ja?" Non ricordo i dettagli, ma i casi sono due: o non ne ho ucciso nemmeno uno, oppure quando ho fatto fuori il primo ero ridotto così male che il secondo non sono più riuscito a toccarlo prima che mi ammazzasse. Non mi parve, insomma, un combattimento proprio fattibile, a meno di non barare a lanciare la moneta.
Il bug della Mazza con gli spettri effettivamente non è facilissimo da trovare, per un discorso analogo: prima che riesci a togliere tutta la Vitalità allo spettro, il cavallo ha tutto il tempo di campare.


Citazione:
Uuuuhuhu, è vero, il Fuoco degli Elementi del Tempio di Fiamma. Uno dei tanti esempi che ti fanno domandare per quale motivo Laura Pelaschiar facesse il lavoro di traduttrice
C'è da dire che Skyfall è una serie piuttosto ben tradotta, in confronto alla media

Citazione:

I Vretch hanno una Destrezza di 13 (normale per la serie) e una Vitalità di 8 (bassa). Fanno solo 2 punti di Danno, come il nostro personaggio. Se hai ancora Fortuna a disposizione, come è molto probabile, è possibile vincere il combattimento (salvo grossa scalogna con le monete). Ricordo che c'è stato un round in cui ho tirato 4 teste e i Vretch rispettivamente 1 e 2, per cui ho potuto ferirli entrambi (3 punti di danno a testa, usando la Fortuna). Se avessi avuto la Mazza li avrei stesi troppo presto, senza divertimento.

Invece ci sono avversari assai agguerriti, come l'Orco e il Troll del nr.2 (entrambi evitabili) o gli Ippogrifi del nr.1 (combattimento impossibile, che mi ha fatto imprecare a non finire quando mi ci sono imbattuto per puro caso).

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Non perdete di vista quelle di EGO per Fighting Fantasy!

(io le leggerò domani, adesso è tardi)

Citazione:

molto interessanti, complimenti.