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Cloverfield - di Matt Reeves |
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Supremo Maestro
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Devo ammettere che ho "scoperto" l'esistenza di questo film non più di 15 giorni fa, il che significa che in me non si è formato quel fenomeno chiamato "Hype" che precede l'uscita di un nuovo film.
In fondo è stato un bene, perché dopo aver visto il trailer mi è venuta voglia di vedere il film . Comunque sono appena tornato dalla visione della pellicola e mi accingo a parlarvene. Primo punto: la tecnica. Il film è girato interamente con una videocamera amatoriale in prima persona: quindi se avete visto The Blair Witch Project sapete di cosa si tratta. Ci saranno scene concitate in cui si riuscirà a vedere ben poco per il movimento e la corsa, ma altre saranno ben girate e con una fotografia ottima soprattutto per gli scenari; ovviamente l'intento del regista era proprio quello di trasmettere l'emozione del/dei protagonisti, introducendo ansia e paura anche in questo modo. Secondo punto: la trama [ATTENZIONE - Possibili SPOILER]. Anche guardando il trailer si evince abbastanza facilmente di cosa si tratti: un gruppo di ragazzi si ritrova ad una festa per salutare un amico che sta per partire per il giappone (Robert) per motivi di lavoro. Uno di loro si ritrova con una telecamera a riprendere il tutto, quando inaspettatamente un enorme botto segna l'inizio del vero e proprio film: qualcosa è successo nel centro di Manhattan, e quel che inizialmente sembrava un terremoto in realtà è *qualcos'altro*, un qualcosa in grado di distruggere palazzi e decapitare la Statua della Libertà: gli indizi vengono appresi dallo spettatore nello stesso modo dei protagonisti, cioè a mano a mano, fino alla rivelazione finale che non dà risposte, ma probabilmente nuove domande... Da quel momento in poi ci sono alternanze di scene spettacolari viste quasi di soppiatto o per caso, che lasciano vedere e non vedere, tenendo sulle spine in modo egregio, con scene di smarrimento, paura e depressione dei protagonisti (cosa che accadeva in modo prevalente in The Blair Witch Project). Dal punto di vista dell'emozione il film mi ha preso moltissimo, ci sono alcune scene che mi sono piaciute in particolar modo e fanno parte di entrambe le situazioni sopra dette. La scena più bella è secondo me all'interno della metropolitana, dove i 4 protagonisti si ritrovano in uno stato di abbandono psico-emotivo: luci azzurre con un silenzio quasi surreale tra loro che non sanno cosa dirsi dopo aver visto la morte in faccia più volte; dall'esterno si sente il clamore di una battaglia di cui loro non sanno nulla e non c'entrano nulla... devo dire che, da fan del videogioco Half-life, questa scena è quella che più mi ha ricordato quel capolavoro e questo non può essere che un pregio (magari era una cosa voluta, non saprei). In conclusione, un film che ovviamente fa scalpore perché (forse, ma la mia cultura cinematografica non è così ampia) per la prima volta viene fatto un film di tipologia "mass-destruction" dove però non c'è un antefatto, non c'è la classica storia dello scienziato che scopre qualcosa e non viene ascoltato e poi c'è la distruzione, incentrando la visione su quanto è fico l'esercito americano che ora gli fa il culo o che comunque dia quel senso di "onnipotenza" visuale allo spettatore nel guardare il film. In "cloverfield" niente di tutto questo: dei ragazzi si trovano sul posto nel momento sbagliato e fanno di tutto per salvare sè stessi e i loro amici. Forse l'unico appunto che si può fare al film è la leggera forzatura proprio in questo secondo aspetto "eroico" che però è in parte giustificato dal fatto che la situazione non consente di ragionare in modo chiaro e che aiuta in parte anche a dare una svolta più drammatica al film. Ok, ho scritto "in conclusione 10 righe fa" quindi devo dare un giudizio (considerate che l'ho visto da poco, quindi sarà sicuramente un po' poco lucido ) finale: gli dò un 8.5 che diventa 8 proprio per quelle parti del film che non mi sono piaciute e che ho trovato un po' forzate. Per il resto, consiglio di vederlo sicuramente. Voto finale 8/10.
Inviato il: 2/2/2008 0:02
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15/9/2006 21:25 Da Povoletto (UD)
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Mmh... a me il trailer non aveva fatto venire alcuna voglia di vedere Cloverfield. Di solito ho l'allergia per i film apocalittici, al di là della storia dell'esercito americano che tu hai ben evidenziato. Purtroppo i film di questo genere mi hanno stancato molto tempo fa, perché mi annoia vedere la distruzione del mondo conosciuto. Non lo trovo uno spettacolo inquietante, né disturbante, né utile ad insegnare qualcosa.
Ad ogni modo ci penserò se questo film uscirà in DVD a noleggio, in seguito alla tua positiva recensione.
Inviato il: 2/2/2008 22:22
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Di idee morali non ce ne son più, oggi; e quel ch’è peggio, pare che non ne siano mai esistite. Sono scomparse, inghiottite sin nei loro più piccoli significati... Da L'adolescente di F.Dostoevskij |
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Io ti consiglio di vederlo al cinema comunque, non farti ingannare dal "genere" apocalittico... questa è una storia ben diversa dai vari Godzilla, King Kong, Indipendence Day e via discorrendo. Certo, c'è la componente della distruzione, ma secondo me è messa in secondo piano, focalizzandosi più sul rapporto tra questi amici, mettendo in luce le loro paure, piuttosto che schiaffare davanti a tutti l'eroe che salva il mondo in modo assurdo. Poi, ovviamente, de gustibus, ma io in genere, se posso, preferisco vedere il film sul grande schermo, è proprio un altro feeling. P.S. leggendo qua e là opinioni su Newsgroup (it.arti.cinema) e su imdb.com (voto 8/10 di media anche lì), sembra che sia piaciuto abbastanza.
Inviato il: 2/2/2008 22:43
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Re: Cloverfield - di Matt Reeves |
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Si, ok, ma la domanda sorge spontanea: cos'è che mozza la testa alla Statua della Libertà? Terroristi? Alieni? Cosa? Non resisto più! Dimmelo!
Inviato il: 3/2/2008 11:18
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Il Sonno Della Ragione Genera Mostri (Francisco Goya) |
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Vatti a vedere il film e lo saprai
Inviato il: 3/2/2008 18:21
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Ho appena letto una recensione su it.arti.cinema del film in oggetto, e mi sembra molto interessante.
Vi rimando al link su google groups:Recensione Cloverfield
Inviato il: 4/2/2008 14:01
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Ho visto il film, ma non mi è piaciuto...anzi mi ha fatto vomitare hihih
Primo perchè i personaggi erano di una banalità tale che se i tipici ragazzi americani sono come quelli, allora la mediocrità ci sguazza negli United States. In secondo luogo quella telecamera è simpatica come un oggetto contundente nel basso ventre. In terzo luogo, beh direi che è proprio un film patetico. Se fossi stato il regista avrei tenuto la telecamerina per i primi minuti e poi inquadrature decenti. C'è una parte che mi è piaciuta e che è molto attuale: quando iniziano i primi casini in città e si vedono cose infuocate sfrecciare contro i palazzi e i nuvoloni di polvere, ti senti come in trappola e nei panni di quei disperati. In quel momento ti metti a pensare come loro e tichiedi: "Un attentato terroristico?". Infatti molte di quelle scene di caos evocano il panico della caduta delle Torri Gemelle ma tutto in grande stile. Poi invece sai che cos'è veramente e a me un pò ha deluso. Inoltre solo in quella scena mi sono identificato nei personaggi, perchè nelle altre sarei voluto essere il mostro in questione per farli fuori. Comunque per Falco e per chi avesse visto il film, ho una chicca da segnalare (per cui se non avete visto il film, questo è un gran spoiler). http://www.badtaste.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2939&Itemid=30 Dimmi se la sapevi di già.
Inviato il: 6/2/2008 13:26
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Cosa avevano di banale? Il fatto di essere spaventati di fronte a qualcosa? Non capisco. Citazione:
E che argomentazione è questa? Forse intendi dire che ti ha dato fastidio il fatto che la telecamera in certe situazioni si muovesse troppo? In tal caso, beh, è normale se si vuole più realismo, visto che l'obiettivo era proprio questo fin dal principio. Citazione:
Ancora senza dire il motivo. Penso che puoi fare meglio di dire:"mi ha fatto vomitare o è patetico". Dai. Citazione:
Perché? Ma hai notato la fotografia del film? è pazzesca per quanto è fatta bene. Citazione:
E perché ti ha deluso il fatto che non fosse un attacco terroristico? Comunque la scena che dici ovviamente è un richiamo al dramma dell'11 settembre, e mi sembra assolutamente in linea con il filmato in oggetto. Citazione:
Non mi sembra che poi sia finita diveramente... Citazione:
Sì, tra l'altro io sono rimasto anche dopo i titoli di coda e per caso ho sentito la frase in inglese. P.S. Hai letto la recensione che ho postato di un link al Newsgroup it.arti.cinema?
Inviato il: 6/2/2008 14:34
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Guardiano
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Va bhe io ho solo detto la mia, non ho detto che sei nador perchè a te piace, però visto che sembra che non ho dato motivazioni, mi spiegherò nel dettaglio:
1) per me una telecamera che va in verticale, orizzontale, si muove quì e là non è niente di geniale ed è anzi fastidiosa da guardare. Poi alcune inquadrature possono risultare INTERESSANTI (come alcuni critici hanno scritto). E' un pò come nell'arte figurativa. Un pittore che mi affresca la cappella sistina e uno che mi dipinge un quadrato rosso e ci mette una cornice intorno non sono sullo stesso piano. Saranno stili diversi e non si possono paragonare fra di loro però: uno che per fare un'opera d'arte ci mette il suo intelletto al limite dello sforzo e ci perde mesi e ci mette passione, non è come uno che ci mette due giorni anche se lo fa con passione. Non credo sia giusto elogiare al pari uno che si fa in quattro con uno che ci mette due ore a fare un'opera innovativa e pertanto eccezzionale. Così l'altro ieri mi guardavo "c'era una volta il west": delle inquadrature incredibili; i momenti iniziali dove c'è il silenzio e la mosca fastidiosa e gli odori che ti pare di sentire e sei, si, laggiù in quel deserto... Era un'altra cosa, ma ci saranno sempre quelli che diranno: E' un genere diverso non li puoi paragonare". Io paragono lo sforzo di un regista e quello di un altro. 2) I personaggi sono banali per i seguenti motivi: a) Non hanno spessore, sono piatti, non ti dicono niente. b) Nessuno sano di mente si metterebbe a filmare e tenersi una telecamera in una situazione del genere: per cui tutto il film non regge. Di sicuro la vita vale per tutti più di un bisogno di fare cronaca spicciola. c) Le motivazioni che spingono la ragazza a chiamare proprio l'ex e le motivazioni che spingono il ragazzo ad andarla a salvare in quel contesto non reggono. Se fosse successo il contrario invece sarebbe stato più plausibile (cioè che ognuno fa per sè). L'eroismo è raro, è come quei casi attuali in cui alcune povere ragazze vengono assalite e qualche passante vede la situazione ma scappa ignibilmente senza far qualcosa. d) Il tipo con la telecamera non è che lo stereotipo del ragazzo sfigato,insicuro, infatuato di una ragazza inabbordabile che lo ritiene semo. Per altro innamorato cotto di lei (ma l'ha vista tipo 1 o 2 volte in tutta la sua vita: quindi o ci fa dentro o è ancora più stereotipato) e) La ragazza che lo ritiene semo è un altro stereotipo della f*ga inversa col muso lungo perenne e che nel momento magico fa qualcosa per il perenne sfigato. Insomma non si capisce quali principi muovano quei ragazzi in un'azione così eroica e improbabile. Forse tutto sarebbe stato più bello se non si fosse capito se c'era un mostro o o un attentato terroristico ecc... In quel caso ci sarebbe stato il panico per tutto il film, ti saresti continuamente chiesto perchè sta succedendo tutto, e l'avrei trovato geniale. Va bhe, VOTO DI GRADIMENTO: 5
Inviato il: 6/2/2008 18:08
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Re: Cloverfield - di Matt Reeves |
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Citazione:
Certo che hai detto la tua, ma mi interessava sapere il motivo per poter fare una discussione interessante. Citazione:
Non so, io non ci ho trovato nulla di così obbrobbrioso nella telecamera, anzi, in quei momenti mi ha fatto salire molto di più l'ansia e l'adrenalina e la paura. Il paragone sull'arte secondo me non regge: è come dire che Picasso fa schifo perché è tutto strano oppure dire che siccome un artista ci mette 30 anni a fare un singolo quadro allora quello è migliore di chi ci mette 2 notti in un impeto di arte (art attack? ). Citazione:
Non metto in dubbio che i registi sappiano cosa fare o non fare vedere, ma succede la stessa cosa in Cloverfield. Anche qui c'è un regista e lui sa esattamente cosa vuole far vedere o non vedere. Tu pensi che lo sforzo fatto da Reeves sia minore di quello del regista di "c'era una volta il west"? io credo che siano sullo stesso livello. Citazione:
Su questo posso anche darti ragione in parte forse solo sulla ragazza che viene morsa (probabilmente la meno "reale" dei 4), ma secondo me ci stanno bene inseriti in quel contesto. Citazione:
Ehy ok il realismo, ma stiamo sempre parlando di film, cioè finzione. Probabilmente il 99% delle persone se ne sarebbe infischiato di riprendere la situazione, mentre sono sicuro che, sopratuttto nella società moderna , ne trovi di gente che lo farebbe eccome (pensa ad esempio alla scena in cui anziché andare a prendere delle pistole, come in qualsiasi altro film in una situazione del genere, lui cerca la batteria del cellulare perché *doveva* sentire la voce della sua amata). Prova solo a ripensare all'11 settembre. Si è addirittura riusciti a riprendere il "primo attacco" quando nessuno (forse Bush sapeva, ma è OT) ne sapeva nulla. E non mi sbaglio se dico che ci sono riprese anche a Ground Zero nel momento della caduta delle torri gemelle? Quindi dire che non ci troviamo proprio nell'irrealtà. Citazione:
Beh, non ci vedo nulla di male a chiamare la persona amata (perché questo si evince anche dai bellissimi inframezzi del nastro registrato "sotto" (altra cosa molto realistica: quando si stoppa il video e poi si riparte non parte mai dal punto esatto, ma un po' più avanti). Io dico questo: Cloverfield è una storia d'amore più di qualsiasi altra storia raccontata in altro modo. Certo, il contesto e il modo è diverso, ma alla fine il filo conduttore, con il "ti amo" finale, è secondo me sintesi di questa love-story. Citazione:
Certo, è raro. Anche secondo me forse è leggermente forzato ma altresì plausibile, considerando le condizioni di non lucidità degli stessi nel seguire colui che invece ha le idee chiare (anche se non razionali, ma accecate dal sentimento). Citazione:
Ed è proprio da uno stereotipo come questo che ti puoi aspettare quell'1% di persone che filmerebbero la tragedia. Quindi secondo me è azzeccato. Citazione:
Sì, secondo me è un personaggio quasi avulso alla vicenda, probabilmente l'unico "sacrificabile" a metà film e per darci qualche ulteriore indizio sugli effetti devastanti del mostro e dei suoi parassiti. Probabilmente poteva non esserci, ma la sua presenza non reca così tanto fastidio. Citazione:
Non vedo cosa ci sia di sbagliato nello scoprire qualcosa in più verso la fine del film. C'è gente che non si è accontentata nemmeno di questo, lamentandosi del fatto che non sia stata spiegata l'origine del mostro, chi era chi non era, che fosse successo prima dopo e durante e tante altre cose. Addirittura c'è gente che ha scritto commenti sul film (addirittura l'ho letto su un giornale, ti giuro) dicendo che era impossibile che la telecamera durasse 7 ore. Ora, io capisco che all'ignoranza non c'è mai limite, ma come si fa a dire una cosa così, che non sta nè in cielo nè in terra? E' ovvio che la telecamera duri esattamente il tempo del filmato, cioè quell'ora e mezza, visto che il film non è continuativo e da un passaggio all'altro ci sono strappi di tempo in cui *ovviamente* la telecamera viene spenta e poi riaccesa (e questo spiega anche gli spezzoni del nastro precedente). Citazione:
Vabbeh, de gustibus non disputandum est.
Inviato il: 6/2/2008 21:02
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