Che atmosfera si respira nelle varie serie? Intendo... ogni serie come proprie prerogative ha di riuscire a evocare nel lettore degli stati d'animo unici. Ebbene per ogni serie (o almeno quelle più significative da questo punto di vista) quali sensazioni e quali stati d'animo vengono evocate?
Comincio io, anche per dare un esempio.
Sortilegio (che è il top, la mia preferita) : atmosfera malsana, di disagio e povertà sociale. Si ha sempre l'impressione che tutti tramino contro di te, e i pericoli sono ad ogni angolo.
Qualcuno dirà "Che banalità, tante serie sono accomunate da ciò..." e infatti avete ragione, il problema è che ho trovato faticoso descrivere le mie sensazioni a riguardo , perciò accorrete in mio aiuto, e poi fate lo stesso per le altre serie, grazie.

Bel topic, Cyrax.

Le atmosfere sono importanti e spesso non si comprende bene quale sia il motivo che rende un'atmosfera efficace rispetto ad un'altra.

Sortilegio risulta migliore di molte serie simili, anche della stessa Dimensione Avventura con la quale condivide regolamento e setting, proprio in virtù dell'atmosfera. Da un lato Jackson fa bene a concentrarsi sulla semplicità, sulla vita di tutti i giorni. Quanti momenti magici sono creati semplicemente riscrivendo situazioni familiari ad ogni lettore (la taverna di Kristatanti, la "Festa dei Giovani" a Birritanti, il Polipoide, la festa popolare a Kharé, i cacciatori che arrostiscono una bestia, lo gnomo mercante, la partita a "Fino a Dieci"), oppure giocando su rapporti sociali "di contesto" (il villaggio degli Elvin, i goblin nelle miniere, Jann la Minimite, gli Svinn, gli Elfi Neri (nei volumi 2-4), gli Orclin, i Centauri delle Baklands, Fenestra, i goblin delle Paludi, le Donne-Satiro, Javinne, i Samaritani di Schinn, Naggamanteh, il capitano Cartoum, Farren Whyde).

Non è epic/heroic fantasy; non si è in viaggio per massacrare mostri e procurarsi tesori. Anche se c'è il solito regno da salvare, non ci si comporta da eroi per scelta propria, ma per necessità o costrizione (la Manticora, lo Zombi, i Sette Serpenti, ecc...). Si deve sopravvivere alle avversità di questo mondo ostile e molto fisico, dove la magia in possesso dell'eroe è una notevole arma in più vista la scarsità di nemici magici (si provi a finire la serie da guerrieri; è ben più impegnativa).

A parte Sortilegio, la serie dove ho trovato l'atmosfera migliore è certamente Blood Sword, seguita da molti altri librogame di Dave Morris (Golden Dragon 2,4 e Realtà Virtuale 2,4,5,6).

Ma anche Guerrieri della Strada e Alla Corte di Re Artù possiedono solide ambientazioni, perfettamente riconoscibili e percepite mentre si gioca.

Che ne pensate dell'atmosfera di Guerrieri della Strada? Molto fatalistica/fine del mondo. Mi ha davvero emozionato, forse perché mi ha ricordato un mio pallino d'infanzia (ma anche odierno), cioè Kenshiro. Un mondo distrutto, alla deriva, mi ha sempre affascinato in quanto secondo me in un lontano futuro ciò possa davvero succedere. Prendete anche l'atmosfera di "L'ombra dello Scorpione", un libro di S. King in cui un virus letale uccide il 90% della popolazione della terra... è un po' diverso da GdS, ma mi affascina in egual modo: ci farei un librogame su questo tema.


Sulla fantascienza, forse solo i librogame di Asimov riescono a ricreare quel tipo di vita "galattica" che molti immaginano quando l'uomo potrà muoversi nello spazio a velocità "umane".. La serie Avventure Stellari nemmeno lo prenderei in considerazione, mentre non sottovaluterei il nostro librogame con Cleyus Hant.

Anch'io adoro gli scenari apocalittici, adoro Kenshiro, adoro i film/libri di zombi (di Romero soprattutto), in cui spesso la visuale è allargata allo scenario mondiale, con annessi e connessi al fatto che la società umana è alla totale deriva. Le atmosfere di GdS ricreano benissimo quel senso di decadenza e di disfatta! (Se, come me, amate gli zombi e gli scenari apocalittici, leggete "La Guerra Mondiale Degli Zombi", di Max Brooks, e poi mi direte...).
Come definireste invece le atmosfere di Skyfall? Anche queste mi affascinano molto: tecnologie di società ormai passate andate in disuso e ormai sconosciute per gli attuali abitatori del pianeta. Il tutto visto ovviamente con gli occhi di chi non può certo capire cosa siano quei macchinari, quel monitor, quel pannello comandi. Poi mi piace molto quando Tant ci mette nelle condizioni di dover usare scale, corde e quant'altro in cunicoli orizzontali o verticali che siano...

La serie che a mio avviso presenta l'atmosfera migliore è Fire*Wolf. Ricordo che quando lessi per la prima volta i quattro volumi rimasi a dir poco elettrizzato. Dal punto di vista narrativo sono semplicemente magnifici; peccato che le pecche del regolamento siano evidenti anche ai più ottusi...

Un'altra serie che vive soprattutto sull'atmosfera costruita sapientemente dagli autori, anche se di tutt'altra caratura ludica rispetto alla prima serie di Brennan, è Grecia Antica, un capolavoro di ambientazione e descrizione, reso ancora più efficace dal meccanismo delle profezie.

Da sempre adoro la parte di "Frankenstein" col Barone, specialmente la zona della città oltre il crinale cristallino.

E pensare che io ho un pessimo ricordo di Fire*Wolf... ma avevo 13 anni... pensate che riletto ora potrebbe piacermi di più? All'epoca prediligevo i Lg che sviluppavano di più il lato gioco, a discapito del lato libro. Ora accade un po' il contrario, ecco perchè non vedo l'ora di iniziare per la prima volta tutta la saga di Lupo Solitario!
On air: Silent Waters (Amorphis)

Fire*Wolf... i primi due libri avranno anche un po' di atmosfera, ma poi diventa tutto via via più assurdo e secondo me anche la bella scrittura diventa vuota e fine a se stessa. E' un'opera incoerente, che io non riesco a salvare perché nel complesso è veramente desolante ed inutile.

Skyfall non è male quando mescola tecnologia e fantasy; forse l'atmosfera è il tratto migliore de "La Piramide Nera", visto che l'impianto dell'avventura non è affatto esaltante. Però tutto sommato è poco e molti episodi sono classici fantasy, pur non essendo mai troppo male. E' assurdo, ma il volume con l'ambientazione migliore e il più gradevole da leggere è proprio quello con più errori: il 3.

Io ho sempre stravisto per Ninja...è davvero difficile descrivere la sensazione che ho provato le prime volte...esaltazione forse è la parola giusta.

Citazione:
E come non essere sempre d'accordo con chi ben parla di Ninja?!? Devo dire che in essi ogni volume però tende a creare stati d'animo diversi. Spesso il tema ricorrente del viaggio è predominante, ma mi piacciono le situazioni "d'alta corte" o di leader di guerra che si creano...