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STRANGE DAYS --- di Kathryn Bigelow |
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15/9/2006 21:25 Da Povoletto (UD)
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Gli Anni Novanta sono stati un periodo di stasi cinematografica. Sembrava un momento di tranquilla attesa, destinato a concludersi con l’avvento degli effetti speciali di nuova generazione. Il film The Matrix è il giro di boa: da lì in avanti sarà possibile visualizzare qualunque cosa con sufficiente realismo da lasciare a bocca apert. In mezzo a tante inutili commedie e agli ultimi grandi colossal in costume, qualche regista fuori dal coro ha provato ancora di raccontare belle storie, di costruire ambientazioni, di raffigurare personaggi a tutto tondo e di inventare qualcosa di originale.
Se il cinema stava fermo, il mondo continuava a correre ed a cambiare. Strange Days è un film del 1995 e tenta di immaginare il vicino futuro, in particolare i giorni che precedono l’avvento del nuovo millennio. Lenny Nero (Ralph Fiennes) è il “magic man” della droga del futuro, commerciante di pensieri e sensazioni altrui. Si immagina infatti che sia possibile registrare su un supporto digitale (CD) quel che una persona prova a livello fisico ed emotivo, per poi riprodurlo tale e quale nel cervello di un altro individuo. Una simile tecnologia ha dato vita ad un florido mercato nero, dove si può vendere di tutto: ricordi, registrazioni di eventi fuori dall’ordinario, materiale pornografico “interattivo”. Nero è uno dei principali distributori di questi prodotti, ma la sua vita è un disastro. La fidanzata Faith (Juliette Lewis) lo ha abbandonato per seguire il successo, impersonato dal subdolo magnate della musica Philo Gant (Michael Wilcott). Pochi giorni prima del 31 dicembre 1999 Lenny è contattato da una prostituta, Iris (Brigitte Bako), che chiede il suo aiuto. In seguito la ragazza è brutalmente assassinata ma riesce a lasciare un indizio importante che conduce Nero a scoprire una sconcertante verità. Assieme all’intraprendente tassista Mace (Angela Bassett) e all’amico poliziotto Max (Tom Sizemore) Lenny Nero si muove in una Los Angeles vagamente cyberpunk, tutta crimine e night club; il suo scopo è sottrarre Faith dalle grinfie di Gant e fare luce su un’inspiegabile catena di omicidi. Ma non tutto è quello che sembra e la parte finale del film riserva numerose sorprese. C’è lo zampino di James Cameron in questa sceneggiatura moderna e ben congegnata. Strange Days dura oltre due ore ma non concede un attimo di riposo. La scena è sempre occupata da qualcosa di profondamente interessante, sia esso una rivelazione inattesa o l’ennesima sequenza di sensazioni altrui registrate. L’espediente tecnologico è sfruttato al 100% e consente di costruire una trama senza falle e sbavature, passando dall’investigazione all’azione con grande disinvoltura. La ricostruzione dell’ipotetica Los Angeles del 1999 si concentra sulla vita notturna e sul vertiginoso aumento del crimine. Le strade sono teatro di continui scontri e tafferugli, che culminano nei disordini della notte di capodanno. R.Fiennes è un protagonista carismatico e conferisce a Nero tratti inconfondibili; A.Bassett interpreta un personaggio tenace e determinato con grande umanità; J.Lewis si cala alla perfezione nei (succinti) panni della donna fatale che non riesce a scegliere tra l’opportunismo e l’amore. Questi gli attori principali e le colonne su cui posa la trama, tuttavia ogni altro personaggio o comparsa è sufficientemente curato da restare impresso nella memoria. Il casting è stato condotto con gran giudizio ed il lavoro degli interpreti è sorretto da un copione eccellente. La ripresa non è particolarmente innovativa nelle scene, tuttavia le sequenza in prima persona sono così dinamiche da togliere il fiato. La moltitudine di persone coinvolta per girare gli esterni e gli interni dei locali è impressionante e suggerisce che Strange Days non è precisamente un film a basso budget. Però sono soldi ben spesi ed il risultato è pregevole, perché riesce sia a divertire sia a porre qualche quesito sul futuro, sul possibile sviluppo e degenerazione delle tecnologie. La colonna sonora di Graeme Revell è perfettamente integrata con le scene e si mescola con la musica che nel 1995 era all’avanguardia (prevalentemente rap, elettronica e grunge). Gli Anni Novanta non hanno lasciato granché, ma nel dimenticatoio ci sono film che vanno riscoperti e pubblicizzati, come questo. Kathryn Bigelow e James Cameron hanno saputo unire illusioni cyberpunk con azione, investigazione, thriller e sensualità. Un bel lavoro non convenzionale che mi sento di consigliare a tutti coloro che apprezzano l’originalità e i film che sanno essere dinamici senza essere chiassosi. Voto di gradimento: 9 Voto critico: ****
Inviato il: 14/7/2008 20:08
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Re: STRANGE DAYS --- di Kathryn Bigelow |
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Guest_
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Ciao Gurg,
spiacente ma a me il film non è piaciuto. Niente da dire dal punto di vista tecnico, la recitazione e la fotografia sono ottimi, infatti il mio è solo un giudizio estetico: in pratica è un film ambientato in un futuro molto vicino alla realtà di tutti i giorni, ed è proprio qui che casca l'asino. Trovo assai meglio un futuro oltre ogni immaginazione, anche un po' onirico, che un'ambietazione lucida e realistica come quella di Strange Days. Comunque la tua attenta recensione mi ha fatto venir voglia di rivederlo, saranno anni che non lo faccio, così potrò finalmente tirar fuori il DVD e fargli prendere un po' d'aria. saluti
Inviato il: 25/7/2008 19:20
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Re: STRANGE DAYS --- di Kathryn Bigelow |
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Precettore Superiore
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15/9/2006 21:25 Da Povoletto (UD)
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Succede.
A me invece piace vedere i film di qualche tempo fa, che immaginavano il futuro in un certo modo e pensare al motivo per cui non si è realizzato come si ipotizzava. Io per trovare il DVD di Strange Days ho impiegato circa 2 anni di ricerche in vari negozi. Tu lo hai nel cassetto da anni?
Inviato il: 26/7/2008 14:10
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Di idee morali non ce ne son più, oggi; e quel ch’è peggio, pare che non ne siano mai esistite. Sono scomparse, inghiottite sin nei loro più piccoli significati... Da L'adolescente di F.Dostoevskij |
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Re: STRANGE DAYS --- di Kathryn Bigelow |
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Guest_
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Eheh,
intendevo che il film non lo vedo da molto tempo, comunque l'acquisto del DVD invece è + recente, ce l'avrò da un paio di anni, l'ho trovato in un Blockbuster della mia città. Anche a me piace tutta la fantascienza, anche quella di una volta, piena di robot che sembrano delle corazze da palombari o di città in bottiglia. Un'altro film con un'ambientazione fantascientifica "sprecata" (ovviamente secondo i miei gusti) è' Atmosfera Zero. Secondo me farlo in una miniera sulla Terra, ad esempio, sarebbe stato uguale. Saluti
Inviato il: 27/7/2008 20:00
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