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1 Utenti anonimi
Re: LE IENE (RESERVOIR DOGS) – di Quentin Tarantino |
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Iniziato
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27/9/2006 12:18 Da Saxuolo
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E' un gran bel film d'"azione" basato quasi interamente sui dialoghi...e con poca azione.
Quanti altri ne esistono? Solo il genio di Tarantino poteva partorire un film così. Voto: 9
Inviato il: 22/11/2006 19:15
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Re: LE IENE (RESERVOIR DOGS) – di Quentin Tarantino |
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Accolito
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9/11/2006 19:26 Da Roma
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"Le Iene" è una delle prime opere "pulp" del genere cinematografico. La cornice del film in Tarantino conta probabilmente più della trama stessa. Solo i primi film (imperdibili) dei fratelli Coen hanno lo stesso effetto "comicamente sbilanciante". Ma in questo film c'è più quotidianità, c'è più "umanità grezza". "Le Iene", in fondo, parla di una semplice rapina ma è il modo di raccontare la vicenda che stupì pubblico e critica. La rapina in sè non si vede mai, se non in qualche sparuto flash-back, ma è lo sfondo umano, grottesco e al tempo stesso demenziale che fa da sottofondo alle vicende "professionali" dei membri della banda che rendono il film un gioiello! Ricordiamoci l'inizio del film che è già in se un pezzo da antologia. Uomini vestiti di scuro che parlano attorno ad un tavolo di Madonna, di questa o quella canzone e della giustezza dell'elargire mance alle cameriere. I loro discorsi prendono una piega umanissima nel loro procedere ma proprio per questo suonano assurdi e paradossali. Mai un film drammatico era stato raccontato col colore e l'ironia di un branco di sempliciotti dediti al chiacchiericcio da bar. Non ci sono duri romantici, tranne forse Harvey Keitel che è il protagonista e che in quanto tale serve più che altro per fare da cartina di tornasole all'immagine allucinata degli altri criminali e psicopatici vari(Michael Madsen) mentre il sangue scorre a fiumi e ci sono momenti in cui davvero si rimane allucinati per il dolore, la paura e le sensazioni provate dai protagonisti! Tuttavia l'ironia e la profonda "quotidianità" dei personaggi riescono a rendere l'odissea criminale del film persino divertente ed è qui l'abilità del regista e creatore!
Voto personale: 8
Inviato il: 25/11/2006 12:23
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Re: LE IENE (RESERVOIR DOGS) – di Quentin Tarantino |
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Precettore Superiore
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15/9/2006 21:25 Da Povoletto (UD)
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Già. Penso che ciò che attira maggiormente nel film sia proprio la dimensione della quotidianità. Gli attori sono così affiatati tra loro che paiono persone autentiche e non personaggi stilizzati. Come tu dici, il discorso iniziale ha qualcosa di fenomenale. Le loro relazioni umane sono perfettamente normali ed è il contesto che è particolare.
Negli altri film di Tarantino questa dimensione non c'è, salvo forse in Jackie Brown, che devo rivedermi per bene, perché non lo ricordo nei dettagli. Pulp Fiction e soprattutto Kill Bill tendono ad uscire dal quotidiano per entrare in un mondo a parte. Se ci pensi, la famosa scena del ballo della coppia Thurman-Travolta ha un effetto particolare proprio perché i personaggi sono fuori dell'ordinario (la moglie del boss e il pupillo del boss). L'ultimo film è una specie di fumetto-collage delle varie passioni del regista (telefilm giapponesi, anime, western, arti marziali e influenze pop, come al solito). Solo in Le Iene, però, si ha la sensazione che il mondo criminale dipinto da Tarantino abbia qualcosa in comune con la vita di tutti i giorni, anche se nel complesso è finto e stilizzato. Come ho detto, non è il mio preferito del regista, ma devo riconoscere che per essere un esordio ha originalità da vendere ed una caterva di buone idee.
Inviato il: 25/11/2006 19:53
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Di idee morali non ce ne son più, oggi; e quel ch’è peggio, pare che non ne siano mai esistite. Sono scomparse, inghiottite sin nei loro più piccoli significati... Da L'adolescente di F.Dostoevskij |
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