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Re: Domanda 'esistenziale'
Tutore
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Offline
Visito così poco questa sezione del forum che ignoravo di questa discussione

Naturalmente ogni forum ha le sue persone, le sue regole e i suoi argomenti, quindi mi pare normalissimo adottare atteggiamenti diversi in ciascuno. Mi sembra anche normale che un gruppo in cui l'utenza è limitata, praticamente tutti gli utenti sono maggiorenni, e l'argomento è di nicchia, sia un gruppo in cui è difficile far nascere divergenze insanabili e/o flame selvaggi. Forum popolati da tredicenni che si strappano i capelli per la boyband del mese sono covi di feccia per definizione, a confronto Mos Eisley gli fa una pippa

Nessuno è al sicuro, comunque, visto che si può litigare per qualsiasi cosa. E anche comunità che procedono affiatate per diversi anni, al minimo cambiare degli equilibri, all'arrivo di nuove condizioni o di nuovi argomenti, si trasformano da piccole oasi di pace a bolge invivibili. Per anni ho frequentato un certo forum dove sembrava che si fosse tutti amici, poi nell'ultimo anno e mezzo i toni sono cambiati: pian piano il dialogo è scomparso e ci si è ridotti a urlarsi sentenze inappellabili l'uno contro l'altro. Solo idee fisse, immutabili, e nessun tentativo di costruire, ma solo di criticare o distruggere opinioni "diverse". Infatti io ho smesso di postarci dopo aver ricevuto diverse rispostacce - eccessive, sgarbate e scritte senza usare un minimo di cervello - e dopo aver letto interventi aberranti. Una moderazione sregolata, e incapace di adattarsi al cambiamento degli animi, ci ha messo del suo. Questo per ribadire che anche il migliore dei gruppi può crollare per una serie di piccole sciocchezze che diventano però atteggiamenti inveterati e deleteri, a cui sembra difficile rinunciare senza in qualche modo perdere la propria "posizione". Il problema è che poi è fin troppo facile farsi trascinare e contaminare dall'atteggiamento imperante, e cascare nella stessa trappola.

Particolarmente dannoso per qualsiasi discussione - e, purtroppo, assai diffuso sul Web e per colpa di esso - è l'atteggiamento cosiddetto "splendido", quel distacco sarcastico e molto cool con cui si ribatte, appunto "splendidamente", ad affermazioni altrui bollandole implicitamente (ma mai esplicitamente: non sarebbe splendido) come cazzate, e dichiarando la propria superiorità in virtù del tono pacato, del taglio arguto del discorso e dell'uso di tante belle parole. Queste ultime, di cui il technobabble è solo una branca, sono un altro male che il Web ha diffuso rapidamente, laddove prima era limitato agli articoli di certi giornalisti altezzosi e alle righe più o meno piccole della burocrazia italiana. La parlata forumistica e internettiana media, tra cui rientrano molte mie recensioni, è un capolavoro di perifrasi, infiorettamenti, tecnicismi, complicazioni inutili, e porta solo ad appesantire il testo e a rendere difficile la comunicazione. Non riesco a capire perché, anche nei post più terra-terra, ci debba essere questo fiorire di "in quanto", "tale", "quest'ultimo", "succitato", "quantomeno", ecc. Non dico di parlare come si mangia, ma perché scrivere "Anch'io ribadisco il parere fin qui espresso dai più" se si può scrivere "Concordo con chi dice che..."?

In quanto a comunità competitive dove esistono classifiche, me ne tengo ben lontano. La collusione tra i "primi" mi fa già troppo schifo a sentirne parlare e a leggerla sui giornali; inutile schiantarsi il fegato costruendosi un meritato successo in un gioco e poi vedendosi ostacolare da chi non ammette che qualcuno è in grado di fare di meglio. La competizione può piacermi solo in ambito limitato, dove c'è poco o nulla da perdere e non si rischia di guastare rapporti. Nel momento in cui c'è qualcosa in gioco, prima o poi la disonestà è inevitabile, e io non posso tollerarla, mi fa un male praticamente fisico.

In conclusione, devo dire che negli ultimi tempi sono molto deluso da Internet, perché mi rendo fin troppo bene conto che ha permesso a molti stupidi di avere una voce e un seguito, quando prima erano fortunatamente relegati al bancone del bar e osservati e ascoltati scuotendo la testa. Il Web è un grande strumento, ma come ogni cosa accessibile a troppi, viene spesso usato male, anzi malissimo. Io sono schifato dal fatto che così tanti usino la tastiera solo per dare aria ad idee marce, o per compiere truffe; e sono sbalordito dall'irrisolvibile enigma di giovani irrefrenabili che, partecipando a duemila comunità online e passando la giornata a comunicare via tastiera, non si concedono il piacere di scrivere correttamente. Cioè, già che passi ore e ore ogni giorno a scrivere, possibile che hai talmente tante cose da dire che non puoi perdere quei pochi minuti che servono a rendere in lingua italiana corrente quello che scrivi? Inconcepibile, e imperdonabile.

Inviato il: 15/3/2009 22:51
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Re: Domanda 'esistenziale'
Maestro
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EGO ha scritto:

Particolarmente dannoso per qualsiasi discussione - e, purtroppo, assai diffuso sul Web e per colpa di esso - è l'atteggiamento cosiddetto "splendido", quel distacco sarcastico e molto cool con cui si ribatte, appunto "splendidamente", ad affermazioni altrui bollandole implicitamente (ma mai esplicitamente: non sarebbe splendido) come cazzate, e dichiarando la propria superiorità in virtù del tono pacato, del taglio arguto del discorso e dell'uso di tante belle parole. Queste ultime, di cui il technobabble è solo una branca, sono un altro male che il Web ha diffuso rapidamente, laddove prima era limitato agli articoli di certi giornalisti altezzosi e alle righe più o meno piccole della burocrazia italiana.


(Aspetta, com'è che dicono i ragazzini? ...Ah, si!)

QUOTO!!!!!1!1!111!ONEONE11!!1 ( )

Nei forum anglofoni è un mezzo delirio, ma anche in Italia l'atteggiamento che hai sapientemente descritto sta prendendo tragicamente piede. Sinceramente non so cosa sia peggio incontrare, se lo splendido o l'urlatore (CUELLO K SKRV TT KS' AI CAPITO NOOOO??????????).
E' anche vero però che sul web, non potendo sentire il tono di voce nè vedere il volto di chi ci parla, è più complicato comunicare, ed i fraintendimenti sono piuttosto frequenti. Per dire, l'altro giorno ho pensato che proprio EGO stesse facendo lo splendido con me nel thread dedicato ad Oltre l'Incubo, e ci son rimasto un po' male. Poi ho pensato che frequenta troppo i maledetti yankee, e le cose si son sistemate. ( just kidding )

Poi vabbè, ci sono i casi clinici, tipo i fan di 'Amici' di Maria De Filippi o di Marco Carta, che paiono essere provvisti un sofisticatissimo sistema d'allarme che li avverte se in una qualsiasi parte del globo qualcuno osa parlare del loro idolo. Basta scrivere "Marco Carta è..." che subito si fiondano in metà di mille, aggredendo verbalmente chiunque, sbraitando, minacciando, insultando, il tutto in maniera coloratissima, esagitata ed - ovviamente - sgrammaticata.

Ciò che più mi ha preoccupato, tuttavia, non sono tanto i teenager, che si spera sempre possano maturare, bensì l'esistenza di quarantenni o cinquantenni che scrivono come loro, che si esprimono come loro, che *ragionano* come loro. Li leggi sui forum, sui siti, in ogni dove, e non riesci a capire la differenza. Pensare che siano ovunque intorno a me, che quel pazzo farneticante sul forum potrebbe essere il mio panettiere, il mio bancario o quello che mi fa il colloquio di lavoro, mah... mi lascia un pesante senso di vuoto.
Internet a lungo andare si sta rivelando una grossa occasione sprecata, e per me rischia seriamente di rimanere il libero ricettacolo d'ogni frustrazione umana, in cui si può insultare qualsiasi cosa ed umiliare chiunque, il tutto senza conseguenze.

Inviato il: 16/3/2009 8:58
_________________
Il Sonno Della Ragione Genera Mostri (Francisco Goya)
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