Dopo la gara il tedesco abbraccia tutti, conforta i meccanici
E ricorda l'incredibile rimonta di 25 punti nella classifica piloti

Schumi: "Mondiale finito,
per quello costruttori vedremo"
Montezemolo: "Il nostro mondiale finirà all'ultimo metro"




Ride, parla italiano, conforta tutti: Schumacher dopo il clamoroso Ko si dimostra un grande sportivo. "La nostra è una squadra grande - spiega il tedesco - qui ci sono i migliori tecnici e meccanici che conosco. Le gare sono così, vinciamo insieme e perdiamo insieme. Oggi ci abbiamo provato tutti a vincere ma è andata così: questa è la Formula 1. In tutti i casi - continua Schumacher - credo che dobbiamo essere molto orgogliosi per il lavoro che abbiamo fatto. In Canada eravamo 25 punti indietro rispetto ad Alonso, ma mai nessuno credeva che saremmo potuti tornare in campionato, eppure lo abbiamo fatto.

Ora siamo 9 punti indietro nel campionato costruttori. Il campionato piloti per me è finito, ma vogliamo correre ancora per quello costruttori. Quella di oggi - ha concluso Schumi - per me non è una grande delusione: questa è la vita, questa è la gara. Prima combattiamo per il campionato costruttori, poi per quello piloti. Ma non voglio pensare a una gara che io devo vincere e l'altro non deve arrivare. Così non mi piace correre, non è nel mio spirito".

Da Modena il presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo cerca di rimotivarlo. "Il nostro mondiale finirà all' ultimo metro del Gran Premio del Brasile. Certo, sono molto dispiaciuto per quello che è successo. Mi dispiace in modo particolare per Michael, che stava facendo ancora una volta una gara perfetta dimostrando di essere il migliore, oltre che un uomo straordinario. Mi dispiace molto anche per la squadra, che non aveva sbagliato nulla".

"Ad inizio stagione - ha ricordato Montezemolo - avevo detto che volevo una Ferrari protagonista, e la straordinaria rimonta di questi mesi che ha visto impegnati in modo esemplare tutti i nostri uomini, di cui sono orgoglioso, e i nostri partner, purtroppo oggi ha avuto una battuta d' arresto, che ci ha fortemente penalizzati".

Fernando Alonso dal suo canto non è riuscito a controllare la sua felicità dopo che ha passato per primo il traguardo del GP del Giappone che per lui vale al 99% la riconquista del titolo iridato. "Ad inizio gara - spiega lo spagnolo - avevamo bisogno di un pò di riscaldamento. Ho fatto anche qualche piccolo errore, poi però siamo stati più competitivi, ho preso qualche rischio, ho cercato di accelerare e di sorpassare le vetture che mi precedevano. Difficile prevedere poi quello che è accaduto. Con questo colpo di fortuna per noi di sfortuna per la Ferrari.

All'inizio sono uscito un po' fuori pista quando ero dietro Ralf ma ho recuperato perchè ero più veloce della Toyota", prosegue Alonso. "Con Michael il gap era sempre lo stesso, ho pensato di poter vincere la gara e da quel momento in poi era auspicabile provarci". "Era difficile pensare ad un problema meccanico per la Ferrari. Noi abbiamo avuto problemi nelle ultime due- tre gare. Ci serviva questo momento fortunato dopo tanta sfortuna. E' stata una iniezione di fiducia ed energia per la prossima gara in Brasile".

Al settimo cielo anche Flavio Briatore: "Abbiamo fatto una grande gara, ma anche loro. Oggi c'è stata una grande battaglia tra Alonso e Michael. La Ferrari ha fatto una grande gara. Non c'è niente di definitivo. Oggi abbiamo vinto noi, in Brasile potrebbe capitare a loro".

Duramente provato invece Giancarlo Fisichella, stravolto per l'improvvisa morte del suo migliore amico: "Dedico questa vittoria a lui - spiega il pilota romano - un terzo posto per il quale ho dato il massimo. Ma non serve a nulla, noi siamo qui e lui non c'è più. Mi sembra impossibile e pazzesco".

(8 ottobre 2006)

La formula 1 è solo + motori, l'abilità del pilota conta pochissimo. Preferisco il motogp.. -.-

non sempre. Anche un buon pilota fa la sua parte.