Cavolo, ieri sera l'hanno rifatto su La7 e mi sono emozionato come la prima volta che vidi questo film (sempre in tv).

Un film che narra la vera storia di Papillon (Henri Charriere, interpretato da un monumentale Steve McQueen), un uomo ingiustamente accusato di omicidio che è costretto a scontare la sua pena in una colonia francese nella Guiana Francese del Sud America. In questo luogo c'è uno dei penitenziari piu` duri del mondo dove il 50% dei detenuti muore durante il primo anno di pena. Papillon è un uomo che si sente libero nell'animo e nel corpo proprio come una farfalla (sul suo petto è tatuata appunto una farfalla, da cui il nome) ed egli fin dal primo giorno è sicuro di riuscire ad evadere da quel posto di morte.
Egli scoprirà a sue spese che la fuga non è affatto semplice, nonostante l'aiuto di un ricco falsario (che diventerà suo amico col tempo) chiamato Louis Degas (Dustin Hoffman). La corruzione è all'ordine del giorno, ma anche i tradimenti lo sono e la pena per chi tenta la fuga è a crescere, per ogni tentativo: la prima volta vengono aggiunti due anni alla pena da scontare in isolamento in una cella con poca luce, la seconda volta sono 5 anni e per la terza c'è la ghigliottina.


Momenti di grande cinema e tensione in un film del 1973 che precede un altro grande film di genere (Fuga da Alcatraz con Clint Eastwood) di 6 anni. E` probabile che molti spunti per il film di Siegel siano stati presi da Papillon.

Concludendo, un grande film con due grandi attori che merita di essere visto nonostante abbia piu` di 30 anni.
Mio voto personale: 8



EDIT: la locandina non era piu' disponibile

Mi piace molto Steve McQueen,proprio in questi giorni ho rivisto i Magnifici Sette(gran film e cast pazzesco) e per la prima volta ho potuto apprezzare Bullit,un film poliziesco non male.
Stupendo Papillon.
Stevie in questo film recita alla grande.
Il finale di Papillon è meraviglioso,uno dei più belli.
Non scorderei nemmeno l'interpretazione di Dustin Hoffmann.
Forse se si vuole muovere una critica ,si potrebbe dire che è molto lungo e un filino lento alla fine.
Un gran bel film.
Voto : 7,5

PS Fuga da Alcatraz con Clint Eastwood è un altro bel film,ma con una gamma di situazioni e concetti più limitate,è più d'azione(D.Siegel è il regista ,non a caso).
Non vedo moltissime cose in comune tra i due film.
Il mio gusto personale mi fà dare un 7 al film di Don Siegel,ma probabilmente Papillon meriterebbe più di mezzo punto di vantaggio,è senz'altro un film più completo,più ricco.

PAPILLON --- di Frank J.Schaffner

Scavare nel passato della cinematografia comporta qualche rischio, soprattutto se si investono dei soldi per vedere film datati. Ciò non significa che si debba desistere, ma solamente fidarsi dei suggerimenti ricevuti da persone attendibili. È quello che ho fatto io scegliendo di acquistare e visionare Papillon, che si è rivelato un investimento utile e significativo.

Il titolo del film è il nome del protagonista, il carcerato Papillon (Steve McQueen), condannato a scontare una pena apparentemente ingiusta nelle famigerate carceri dell Guyana francese. Tra lavori forzati, umiliazioni e severe punizioni, Papillon lega con il falsario Louis Dega (Dustin Hoffman), l’unico detenuto a possedere il denaro sufficiente per finanziare la sua evasione, ma proprio per questo bisognoso di protezione. Il fallimento del primo tentativo di evasione e i due anni passati in cella di isolamento non scoraggiano la natura indomita di Papillon, che prova ad organizzare un’altra fuga con i compagni Maturette (Robero Deman) e Clusiot (Woodrow Parfrey). Stavolta riesce addirittura a raggiungere l’Honduras, dove si rifugia per qualche tempo presso una pacifica tribù indigena. Appena abbandona il villaggio, Papillon è nuovamente tradito e rispedito in cella d’isolamento, per altri cinque anni. Il detenuto è infine inviato sull’Isola del Diavolo, un luogo dal quale è impossibile fuggire a causa della marea e dei pescecani; è la prigione perfetta, dove i carcerati sopravvivono coltivando la terra ed allevando animali, senza bisogno di sorveglianza. Papillon non desiste e trova il modo di fuggire dall’isola, conquistando finalmente la libertà.

L’ispirazione per Papillon è stata tratta dall’omonimo romanzo di Henri Charrière, che è essenzialmente un’autobiografia. Charrière trascorse quattordici anni nelle carceri della Guyana e tento otto volte l’evasione, prima di riassaporare la libertà. Con il suo aiuto, sono stati accuratamente ricostruiti gli ambienti e ricreata la dura routine delle tremende prigioni francesi, con il massimo dettaglio e la più completa fedeltà. Per questo motivo Papillon risulta un film credibile, nel quale nulla sembra finto od esagerato, perché è tutto confrontabile con l’esperienza diretta di un sopravvissuto.

Gli attori protagonisti danno veramente fondo a tutta la loro abilità, perché interpretano con naturalezza personaggi distanti dalla quotidianità, in particolare nell seconda metà del film, quando il carcere ha abbruttito profondamente sia Papillon che Dega. Steve McQueen è straordinario: anche se è sempre stato a suo agio nel ruolo del duro, in cella di isolamento dà prova di saper riempire le scene da solo con grande personalità. Hoffman è un eccellente comprimario, incaricato di interpretare l’uomo normale gettato in una prigione che sa piegare anche le indoli più riottose. Finché il denaro lo sostiene se la cava, ma quando deve seguire l’amico Papillon nella fuga rivela i suoi limiti fisici e psicologici. Una figura di grande realismo.

Nonostante i lunghi silenzi e la durata di 148 minuti, questo film non riesce ad annoiare perché ciascuna scena è carica di attese e sovente di tensione. La prospettiva di una terribile e sovrumana punizione spinge lo spettatore a parteggiare per Papillon, il quale con le sue reiterate evasioni si erge a simbolo della fuga da una crudele società organizzata, la quale non desidera rieducare i detenuti ma semplicemente vendicarsi. Per questo il fuggitivo trova sempre aiuto presso i derelitti e i selvaggi, laddove le persone “civili” lo tradiscono e ne approfittano per arricchirsi a sue spese. Un po’ monolitico come messaggio, ma niente affatto inaccettabile od incomprensibile.

Jerry Goldsmith compone delle musiche che sono poco più che un sottofondo, come era pratica comune in un certo tipo di cinematografia. Non per questo la loro presenza resta nascosta, anzi, la drammaticità di alcune scene è accentuata proprio dalla colonna sonora, basti pensare ai momenti conclusivi sull’Isola del Diavolo. Infine, per l’epoca è notevole l’impegno per girare scene in condizioni estreme, trasportando l’attrezzatura in luoghi effettivamente selvaggi e sperduti. Dall’autenticità degli ambienti e dei set ricostruiti dipende in buona parte la forza espressiva del film, che si mantiene costantemente su alti livelli. Una vicenda appassionante e un documentario allo steso tempo, Papillon è un’opera notevole che merita la massima attenzione.

Voto di gradimento: 9
Voto critico: *****

Wow, che recensione Gurgaz!!! Hai estrapolato l'anima del film e l'hai trasposta in questo tuo post. Sono contento che ti sia piaciuto e che siamo stati noi a farti venire l'idea di vederlo.
Complimenti ancora per le splendide parole :)

Grazie per i complimenti, Falco, ma grazie soprattutto per il suggerimento. E' impossibile vedere tutti i film meritevoli, perciò è il caso di fidarsi delle proposte. Gli utenti di questo forum non mi hanno mai deluso, quando si trattava di consigliare a proposito di cinema.

Mi rendo conto che non aver guardato granché la televisione mi ha impedito perfino di perdere per strada alcuni film, come questo, che magari avrei potuto conoscere ed apprezzare molto prima. E' anche vero che i film datati sono poco pubblicizzati ed occorre tanta attenzione per non farseli sfuggire. Per questo me li perdo regolarmente.

nonostante sia stato già citato, consiglio a chiunque abbia trovato piacevole il film di leggersi anche il libro omonimo.
sono due prodotti profondamente differenti e le diversità che ci sono depongono a sfavore del film, secondo me.
il film è comunque un prodotto hollywoodiano e risente di certe argomentazioni romanzesche, mentre il libro sembra molto più "realistico"(e vorrei vedere!) e meno "romanzesco".

la fine poi è completamente differente eheh.
o meglio la fine del film non è quella del romanzo, inoltre molti Personaggi sono diversi e fanno fini diverse.

buona lettura.

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